Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, non sarà estradato negli Stati Uniti, dove dovrebbe subire un processo per spionaggio e pubblicazione di segreti di stato sul web. Il giudice distrettuale londinese, Vanessa Baraitser, ha bloccato l’estradizione perché il soggetto è fragile ed è a rischio suicidio. Al termine della sentenza, l’editor-in-chief di WikiLeaks, Kristinn Hrafnsson, e una folla di sostenitori hanno esultato per la bella notizia fuori dalla corte di Old Bailey nel centro di Londra.