Domenica 27 dicembre il nostro Paese ha avuto le prime 9.750 dosi, dal 30 dicembre al 1 gennaio ne sono state consegnate altre 469.950: a Trento (54,8%), nel Lazio e poi in Veneto, Toscana e Basilicata la migliore percentuale di dosi utilizzare rispetto a quelle ricevute
Dal 27 dicembre alla mezzanotte tra il 3 e il 4 gennaio sono state somministrate in Italia 118.554 dosi di vaccino, 65.515 delle quali a donne, 43.939 ad uomini. È questa la situazione a una settimana dal via libera alla campagna di vaccinazione anti-Covid: domenica 27 dicembre il nostro Paese ha ricevuto le prime 9.750 dosi, dal 30 dicembre al 1 gennaio ne sono state consegnate 469.950 ( in totale sono 479.700). Ora le consegne dovrebbe procedere al ritmo di circa 470mila dosi a settimana. Nel confronto con il resto dell’Unione europea, dove allo stesso modo le prime vaccinazioni sono cominciate una settimana, solo la Germania ha somministrato più dosi. I numeri di Our World in Data, il portale dell’Università di Oxford, dicono che al 3 gennaio l’Italia è il settimo Paese al mondo per vaccinazioni effettuate, davanti anche al Canada. Nelle prime posizioni ci sono nell’ordine Cina, Stati Uniti, Israele, Regno Unito e Russia, tutti Stati dove i farmaci anti-Covid hanno ricevuto l’autorizzazione molto prima rispetto al via libera dell’Ema.
All’interno dell’Unione europea solo Berlino quindi fa meglio di Roma: i tedeschi hanno già somministrato 238.809 dosi. In Italia il Lazio si aggiudica la prima posizione per il numero di somministrazioni effettuate, più di 22mila, seguita da Veneto (15mila), Piemonte (12mila), Sicilia, Campania e Toscana sopra i 10mila. Nel rapporto tra dosi consegnate e vaccinazioni effettuate chi fa meglio è la Provincia di Trento (54,8%), seguita sempre dal Lazio e poi da Veneto, Toscana e Basilicata. Le Regioni peggiori per percentuale di dosi utilizzate sono Valle d’Aosta, Lombardia, Calabria, Sardegna e Molise.