Per gli esperti è il segno di un evento destinato a diventare catastrofico, causato dai monsoni, dalla cattiva gestione dei rifiuti, oltre che dalla crisi globale dell’inquinamento marino
La plastica invade le paradisiache spiagge di Bali. Le autorità stanno lottando per provare ad arginare la marea di spazzatura che continua a riversarsi sulla battigia di Kuta, Legian e Seminyak, dove sono già state raccolte circa 90 tonnellate di rifiuti. “Ma la plastica continua ad arrivare”, avvisano le autorità. Come riferisce il sito del Guardian, a spingere i rifiuti sono i monsoni e la grande quantità è il segno di un evento destinato a diventare catastrofico, causato dalla cattiva gestione dei rifiuti oltre che dalla crisi globale dell’inquinamento marino.
Denise Hardesty, una delle principali ricercatrici presso l’agenzia scientifica australiana CSIRO ed esperta di inquinamento globale da plastica, ha spiegato che la situazione peggiora ogni anno e la quantità di plastica in arrivo sulle spiagge è “enorme”. Non si tratta di “un fenomeno nuovo, accade ogni anno – ha spiegato – ed è cresciuto nell’ultimo decennio”. I rifiuti sulle spiagge aumentano in linea con l’aumento globale della produzione di plastica.
“Abbiamo lavorato molto duramente per ripulire le spiagge, tuttavia la spazzatura continua ad arrivare”, ha detto Wayan Puja, dell’agenzia per l’ambiente e i servizi igienico-sanitari della zona di Badung. Il governo indonesiano, già nell’aprile 2020, aveva lanciato una strategia nazionale per combattere la “crisi dei rifiuti di plastica” che sta colpendo l’ambiente marino e l’economia del Paese.
(Immagine d’archivio)