Con questi numeri, elaborati da Tecnè per Quarta Repubblica che ha calcolato la differenza nei consensi rispetto a un anno fa, considerando anche il 10,4% di Forza Italia la coalizione di centrodestra vale il 50,4%. Mentre un'intesa Pd-M5s-Sinistra si ferma al 37,3%
Nonostante il crollo nei consensi iniziato dopo l’uscita dal governo giallo-verde, se l’attuale crisi all’interno della maggioranza dovesse portare al voto, a beneficiarne maggiormente sarebbe comunque la Lega di Matteo Salvini. Secondo gli ultimi sondaggi elaborati da Tecnè per Quarta Repubblica, che ha calcolato la differenza di popolarità rispetto a un anno fa, il Carroccio si conferma primo partito a livello nazionale con il 23,2% dei consensi, con la distanza dal Pd che, però, si è nettamente assottigliata rispetto al gennaio 2020, con i Dem che oggi hanno superato la soglia del 20%, attestandosi al 20,1%.
In una situazione del genere e in caso di voto anticipato dovuto alla definitiva rottura tra Italia Viva e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad ottenere almeno il 50% dei voti sarebbe però solo la coalizione di centrodestra. Il tracollo leghista (-8,5% rispetto all’anno passato), verrebbe compensato dall’ascesa di Fratelli d’Italia e dal recupero di consensi di Forza Italia. La formazione di Giorgia Meloni può infatti contare su una base di consensi che vale il 16,8% (+6% rispetto a un anno fa), mentre il partito di Silvio Berlusconi è oltre la soglia del 10%, al 10,4% (+2,4% in 365 giorni). Insieme, le forze di centrodestra valgono quindi il 50,4%.
Guardando a una possibile intesa a sinistra, invece, il Pd si conferma seconda forza con il 20,1% (+0,8%), mentre il Movimento 5 Stelle è fermo al 14%, facendo registrare un -1,5% rispetto a un anno fa. Se si escludono Italia Viva (al 2,9% con un -0,8%) e Azione (al 3,2% con un +0,9%) da un possibile accordo per formare una maggioranza, al 34,1% di Pd e M5s si può aggiungere solo il 3,2% (+0,5%) della Sinistra, per un totale che non supererebbe il 37,3%.