L’inizio della campagna di vaccinazione contro il coronavirus ha spinto l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia italiana del farmaco a creare nei loro siti una sezione ad hoc per fare chiarezza e smontare, punto per punto, le fake news su rischi ed efficacia dei vaccini. L’Iss in particolare sta continuando ad aggiornare le sue Faq (le domande più frequenti) per informare i cittadini sul vaccino anti-Covid. Eccole:
Il vaccino può causare il Covid? – Quello attualmente in uso in Italia usa la tecnologia a mRNA: induce l’immunità fornendo a cellule umane esclusivamente le istruzioni per produrre un frammento del virus, la proteina Spike, che indurrà la produzione di anticorpi specifici verso il virus Sars-CoV-2. Con questo vaccino, quindi, non viene somministrato alcun virus, né vivo né attenuato, e la sola proteina Spike non può causare infezione o malattia. Un’ eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione, può essere causata solo da una infezione naturale del virus, contratta indipendentemente dal vaccino.
Il vaccino contro il Sars-CoV-2 è rischioso per i celiaci? – Non ci sono evidenze scientifiche che suggeriscano che le persone affette da celiachia abbiano un rischio superiore alla popolazione generale, di sviluppare effetti indesiderati in seguito alla somministrazione del vaccino. Pertanto, si raccomanda che le persone affette da celiachia seguano le indicazioni delle Autorità di Sanità Pubblica rivolte alla popolazione generale, riguardo alla vaccinazione contro il Sars-CoV-2.
Se sto allattando posso vaccinarmi contro il Sars-CoV-2? – Non sono disponibili dati specifici sulla sicurezza dei vaccini Covid-19 durante l’allattamento al seno, né sugli effetti dei vaccini a mRna sul bambino allattato o sulla produzione/secrezione del latte materno. Secondo quanto indicato nella scheda tecnica del vaccino Comirnaty, non è noto se questo sia escreto nel latte materno. In generale, l’uso del vaccino durante l’allattamento dovrebbe essere deciso dopo aver considerato i benefici e i rischi. Secondo i Centers for Disease Control, le donne che allattano al seno e fanno parte di un gruppo a cui è stato consigliato di ricevere un vaccino Covid-19 (ad esempio gli operatori sanitari) possono scegliere di essere vaccinate. L’ American College degli Ostetrici e Ginecologi ritiene che non sia necessario evitare di iniziare o interrompere l’allattamento al seno nelle donne che ricevono un vaccino Covid-19. Infine, secondo il documento “Covid-19: consenso inter-societario su allattamento e vaccinazione”, la vaccinazione Covid-19 attualmente va giudicata come compatibile con l’allattamento.
Che prove ci sono della loro sicurezza, visto che sono stati approvati così velocemente? – I test richiesti dalle autorità ed effettuati sui candidati vaccini contro il Sars-Cov-2 sono gli stessi di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. In Europa si è riusciti a velocizzare l’iter grazie alle maggiori risorse a disposizione e adottando un sistema di revisione della documentazione particolare, che prevede di esaminare i risultati delle varie fasi della sperimentazione man mano che arrivano e non ‘in blocco’ alla fine. Nel caso del vaccino Pfizer i test sono stati effettuati su 44mila persone in diversi paesi del mondo.
Una volta fatto il vaccino posso tornare alla vita di prima della pandemia? – Le osservazioni fatte nei test finora hanno dimostrato che la protezione dura alcuni mesi, mentre bisognerà aspettare periodi di osservazione più lunghi per capire se una vaccinazione sarà sufficiente per più anni o servirà ripeterla. Non è ancora chiaro, ma sono in corso studi in merito, se il vaccino protegge solo dalla malattia o impedisce anche l’infezione. Almeno in un primo momento anche chi è vaccinato dovrebbe mantenere alcune misure di protezione.
Dopo quanto sono protetto una volta vaccinato? – L’efficacia del 95% riscontrata dagli studi clinici si riferisce a una settimana dopo la seconda dose. Il massimo della protezione si ha, quindi, dopo questo periodo. Sebbene anche dopo la prima dose è verosimile che ci sia una certa protezione dal virus, questa non è immediata dopo l’inoculazione del vaccino, ma si sviluppa progressivamente dopo almeno 7-14 giorni dall’iniezione. La seconda dose del vaccino, effettuata ad almeno 21 giorni dalla prima dose, ha il compito di rinforzarla e renderla più prolungata.
Quali sono gli effetti collaterali? – Come tutti i vaccini anche quelli contro il Sars-Cov-2 possono dare effetti indesiderati. Nel corso della sperimentazione sono state riscontrate le reazioni comuni, già viste in altre vaccinazioni. In tutti i paesi che hanno adottato il vaccino, Italia compresa, c’è comunque un sistema di sorveglianza che raccoglie le segnalazioni.