Il policlinico San Matteo di Pavia e gli altri presidi sanitari della provincia hanno fatto sapere di aver ricevuto uno stock da qualche centinaio di dispositivi da 5ml anziché da 1ml, quindi troppo grandi per il prelievo del siero Pfizer. In realtà sono pensate per la diluizione, come si legge nei chiarimenti dell'Aifa sul farmaco. Da ieri, fanno sapere fonti di Arcuri al Fatto.it, sono state inviate negli ospedali solo le siringhe da 1. Lega e Iv all'attacco
Diversi ospedali in Piemonte, Liguria, Lombardia e ora anche in Umbria segnalano che nei giorni scorsi sono arrivate da Roma delle siringhe ritenute non idonee alla somministrazione del vaccino Pfizer. Si tratta di dispositivi da 5ml anziché da 1ml, quindi troppo grandi per il prelievo preciso del siero, dal momento che una dose equivale a 0,3ml. Il policlinico San Matteo di Pavia e gli altri presidi della provincia hanno fatto sapere di aver ricevuto uno stock da qualche centinaio di siringhe e di averle sostituite con quelle normalmente in dotazione negli ospedali. Quelle da 5ml però non andranno sprecate: “Saranno tenute lo stesso e le utilizzeremo per fare altro”, spiegano dall’Asst di Pavia. È accaduto lo stesso a Milano, come ha confermato il virologo Fabrizio Pregliasco: “Con quelle siringhe si rischia di sprecare un po’ di liquido“, ha spiegato a Tagadà su La7, perché “rendono più difficile prelevare la giusta quantità del farmaco”.
In effetti, stando alle indicazioni fornite da Pfizer-Biontech, solo le siringhe da 1ml sono indicate per l’iniezione. Quelle da 3 e 5ml, però, non sono inutili: come si legge nei chiarimenti dell’Aifa possono essere usate per prelevare il liquido di diluizione ed iniettarlo nel flaconcino multidose di Pfizer. Il commissario Arcuri ha acquistato complessivamente un miliardo e mezzo di siringhe di vario tipo per far fronte alla campagna di vaccinazione di massa. Come si legge sul sito del governo, il primo lotto comprende quelle da 1ml, di cui 7 milioni sono già state consegnate a fine dicembre. Il secondo lotto riguarda quelle per la “diluizione” da 2, 3 e 5ml, mentre il terzo lotto quelle da 10. L’obiettivo è quello di avere a disposizione dei dispositivi di diverse dimensioni per poterli adattare alle peculiarità di ciascun vaccino Covid. Alcune siringhe hanno anche delle caratteristiche peculiari, come le luer lock, cioè “di precisione”. Sono il modello consigliato dall’Aifa per ottenere quante più dosi possibili da ogni flaconcino Pfizer: inizialmente sembrava che ogni boccetta contenesse 5 dosi, ma grazie alle luer lock è possibile non disperdere neanche una goccia del farmaco e arrivare fino a 6.
Nessun errore nella fornitura, quindi. L’ipotesi è che invece alcuni ospedali nei primi giorni di campagna di vaccinazione abbiano ricevuto solo quelle da 5ml e non le altre. Fonti vicine al commissario all’Emergenza fanno sapere a Ilfattoquotidiano.it che, a partire da ieri, sono state inviate negli ospedali solo siringhe da 1ml. Lo conferma il direttore generale del Policlinico San Matteo di Pavia, Carlo Nicora. “Nel primo kit, arrivato mercoledì 30 dicembre, erano presenti le siringhe da 5 ml e quelle da 3 ml, mentre mancavano quelle da 1 ml, necessarie per inocularlo. La consegna di oggi invece – ha aggiunto – è stata regolare: erano comprese anche le siringhe da 1 ml”. I partiti di opposizione però sono partiti all’attacco del governo. Il governatore ligure Giovanni Toti ha accusato Palazzo Chigi di aver fatto “pasticci sulle siringhe“. E subito si sono accodati la Lega, Fratelli d’Italia e pure Italia viva. “Chiediamo chiarezza sulle siringhe, perché alcune regioni lamentano l’arrivo di materiale sbagliato“, si legge in una nota di Raffaella Paita. “Il commissario chiarisca se è vero o no”.