Il ballerino si prepara a tornare alla conduzione di "Stasera tutto è possibile" su RaiDue e si è raccontato al Corriere della Sera
Stefano De Martino si è raccontato al Corriere della Sera e lo ha fatto in modo diretto. A partire dall’adolescenza: “Sono cresciuto negli anni Novanta a Torre Annunziata, in una realtà violenta, fatta di guerre tra clan, di spaccio all’aria aperta. In quei posti si cresce velocemente”. Il ballerino che torna su Rai Due alla conduzione di “Stasera tutto è possibile” ha spiegato che il palazzo dove viveva “non aveva né portone né citofono, ci si chiamava con un fischio… ma per via di quell’accesso libero spesso trovavo tra una rampa di scale e l’altra siringhe, lacci emostatici… mia madre non poteva nasconderlo: ha dovuto spiegarmi presto da cosa stare lontano e perché. Penso che mi abbia aiutato a evitare tanti guai”. Il conduttore si dice molto contento di essere oggi un esempio anche per tanti ragazzi di Torre Annunziata perché “se ce l’ha fatta lui, anche loro possono”: bisogna “mettere amore in quello che si fa – spiega – Gli ultimi due anni prima di iniziare a lavorare in tv facevo il fruttivendolo: ecco, ricordo che il mio desiderio era diventare il più bravo fruttivendolo che c’era nella zona. Mi svegliavo alle 4 e mezzo ed ero felice: sarà che ho sempre visto qualcosa di poetico nei lavori che si svolgono la mattina presto o la notte. Tutto il mondo dorme e tu sei lì, nel silenzio. Il primo caffè che prendevamo alle 5, prima di alzare la saracinesca, me lo gustavo tutto: mi sembrava di far parte di una specie di elite“. E De Martino ha affrontato anche l’argomento gossip: “In quel caso ho dovuto tutelare delle persone da attacchi spiacevoli, ci sono in ballo dei figli. Era giusto puntualizzare”, ha spiegato riferendosi alle voci di una storia tra lui e Alessia Marcuzzi e specificando che di solito evita di parlare della propria vita privata.