Un momento di “di grande disonore e vergogna per la nostra nazione”, una scena “disgustosa” e ” sconvolgente”. Sono queste le parole di tre ex presidenti americani, Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton, che hanno commentato l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio da parte dei sostenitori di Donald Trump.
L’ex presidente Usa George W. Bush ha dichiarato che lui e sua moglie Laura sono disgustati e affranti per il caos scoppiato a Washington e hanno assistito con “incredulità e sgomento” allo svolgersi degli eventi. L’assalto a Capitol Hill e l’interruzione di un incontro stabilito dalla costituzione per affermare la vittoria del democratico Joe Biden è stato “intrapreso da persone le cui passioni sono state infiammate da falsità e false speranze“, ha detto Bush. Il repubblicano ha sottolineato di essere “sconvolto” da quello che ha descritto come un comportamento “sconsiderato” da parte di alcuni leader politici sin dalle elezioni e dalla mancanza di rispetto per le istituzioni, le tradizioni e le forze dell’ordine statunitensi. “Così è come vengono contestati i risultati elettorali nella repubblica delle banane“, ha detto Bush.
“Oggi abbiamo assistito a un assalto senza precedenti al nostro Campidoglio, alla nostra Costituzione e al nostro Paese”, ha detto Bill Clinton, affermando che “questo assalto è stato sostenuto da oltre quattro anni di una politica di veleni, di deliberata diffusione di disinformazione, di sfiducia nel nostro sistema e di odio tra gli americani”. Clinton ha chiaramente fatto il nome del presidente Trump nell’indicare il colpevole: “Il fiammifero è stato acceso da Donald Trump e dai suoi più ardenti facilitatori, compresi molti nel Congresso, con l’obiettivo di rovesciare i risultati delle elezioni che ha perso”.
Anche l’ex presidente Barack Obama ha condannato le violenze e ha individuato in Trump il responsabile degli scontri. “Le violenze al Campidoglio, incitate da un presidente in carica che ha continuato a mentire senza fondamento sul risultato di elezioni legali, verranno ricordate come un momento di grande disonore e vergogna per la nostra nazione”. Obama ha sottolineato che prima o poi sarebbe successo, dopo che “per due mesi un partito politico ed il suo ecosistema mediatico non sono stati disposti a dire ai loro seguaci la verità” della netta vittoria di Joe Biden . “Ora i leader repubblicani devono fare una scelta chiara nelle camere dissacrate della democrazia – ha detto ancora l’ex presidente – possono continuare la loro strada e continuare a provocare incendi, o possono scegliere la realtà e prendere i primi passi per estinguere incendi, possono scegliere l’America“.