I due coniugi sono usciti di casa per fare una passeggiata. E non sono più rientrati. A dare l’allarme, una ventina di ore dopo, è stato il figlio trentenne che si è presentato nella caserma dei carabinieri di Bolzano. E’ un autentico mistero la scomparsa, avvenuta lunedì 4 gennaio, di Peter Neumair, 63 anni, e Laura Perselli, 68 anni. Secondo il racconto di Benno Neumair, che fa l’istruttore di fitness, ha studiato scienze motorie e vive con loro nella stessa abitazione in via Castel Roncolo, erano usciti nel pomeriggio. In quel momento lui stava camminando sull’altipiano del Renon assieme al cane e quando era tornato a casa non li aveva trovati. Nel frattempo era stato allertato dalla sorella Madè, 26 anni, laureata in Medicina a Innsbruck, che si sta specializzando a Monaco di Baviera, preoccupata perché i genitori non rispondevano ai messaggi whatsapp. L’auto era parcheggiata di fronte a casa, non mancavano nemmeno i documenti od oggetti che facessero pensare a un allontanamento volontario. Da quel momento è scattato il piano ricerche scomparsi, finora senza esito. Non viene scartata nessuna ipotesi, ma tutte sembrano essere inquietanti.

I telefoni cellulari sono muti e si attendono i risultati della localizzazione delle ultime celle utilizzate, per individuare approssimativamente dove si possano essere recati i coniugi Neumair. Le ricerche sono difficoltose perché il 5 gennaio si è verificata a Bolzano la gigantesca frana che ha sepolto una parte dell’hotel Eberle, ai piedi del Monte Tondo. Subito si era paventato che sotto la massa di rocce e detriti potesse essere rimasta qualche persona che si trovasse sulla passeggiata di Sant’Osvaldo, solitamente molto frequentata, ma chiusa a causa del Covid. Le strumentazioni e i cani specializzati in questo tipo di ricerche hanno però escluso che qualcuno possa essere stato travolto. In ogni caso, secondo la versione del figlio, la scomparsa risale al giorno precedente la frana.

Vigili del fuoco, volontari e sommozzatori del soccorso acquatico hanno perlustrato le sponde dell’Isarco e scandagliato il fiume, nell’ipotesi che la coppia possa essere finita in acqua, magari cadendo o gettandosi da uno dei ponti. Non sono state trovate tracce e così dopo due giorni le ricerche sono state interrotte. Una terza ipotesi riguarda la possibilità che i due abbiano raggiunto l’Altopiano del Renon, dove si recavano per effettuare camminate con le ciaspole e che per qualche ragione non siano riusciti a tornare sulla via di casa. Ma anche lassù non è stato trovato nulla. Ricerche sono state effettuate, infine, nel lago di Costalovara, mèta di pattinatori, sulle cui sponde si trovano numerose telecamere di videosorveglianza.

I familiari escludono che la coppia avesse problemi fisici o economici, tali da far pensare a un suicidio o a una fuga per debiti. Anzi proprio il 4 gennaio i due pensionati avevano festeggiato il ritorno a casa dall’ospedale della madre di Laura che ha 96 anni. “Erano felicissimi e molto sereni – ha raccontato Clara Perselli, sorella di Laura, all’emittente locale Rttr – Non avevano alcun motivo per compiere gesti estremi. Non erano malati, non avevano nulla di nulla. Ci eravamo visti a Natale in estrema tranquillità”. Non viene nemmeno esclusa l’ipotesi che siano rimasti vittime di un episodio di violenza, ma non sono finora state trovate tracce che possa adombrare questa tesi e far sparire due persone non è facile. I cani addestrati nella ricerca di persone sono stati portati dai carabinieri anche nell’abitazione e nel parco circostante per fiutare eventuali tracce.

La donna è alta 168 centimetri e secondo il figlio indossava un cappotto lungo di lana beige, gonna bianca di velluto, stivali di camoscio ricamati con fiori e una borsetta bianca. Il marito Neumair, già docente nella scuola tedesca, è alto 177 centimetri e indossava una giacca blu.

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