Già prima dei fatti di Washington però, lo "sciamano" vestito da bufalo era apparso in diverse occasioni: qualche mese fa era apparso in prima linea in Arizona nelle manifestazioni contro l'"elezione rubata" a Trump e si era reso protagonista anche di un'altra protesta durante la quale aveva preso il microfono e aizzato la folla rilanciando le teorie complottiste della setta di QAnon
I colori della bandiera Usa dipinti in faccia, petto nudo con numerosi tatuaggi bene in vista e in testa un copricapo di pelliccia con tanto di corna da bufalo: è questo il ritratto di Jake Angeli, lo “sciamano di QAnon” che mercoledì 6 gennaio ha guidato l’assalto di un gruppo di manifestanti pro-Trump – suoi fedelissimi – al Congresso americano. Trentadue anni, aspirante attore di origini italo-americane, Angeli è soprattutto uno dei personaggi più noti dell‘estrema destra americana complottista: il suo volto è diventato un simbolo dell’attacco a Capitol Hill, immortalato mentre esulta sedendo sullo scranno del vice-presidente Mike Pence al Senato.
Già prima dei fatti di Washington però, lo “sciamano” vestito da vichingo era apparso in diverse occasioni: qualche mese fa era apparso in prima linea in Arizona nelle manifestazioni contro l'”elezione rubata” a Trump e si era reso protagonista anche di un’altra protesta durante la quale aveva preso il microfono e aizzato la folla rilanciando le teorie complottiste della setta di QAnon, di cui si è autoproclamato appunto “sciamano”. Jake Angeli è infatti uno dei più importanti credenti, seguaci e divulgatori della teoria cospirazionista di estrema destra secondo cui il mondo sarebbe guidato da una rete di pedofili contro cui lotta solo il suo idolo, Donald Trump. Come fa notare il sito Bufale.net, in diverse occasioni il 32enne è stato associato dai sovranisti al movimento Black Lives Matter ma si tratta appunto di una bufala: l’unico movimento a cui appartiene è quello di QAnon, come lui stesso rivendica sui suoi profili social.