Già da mesi Twitter bollava i suoi messaggi – specie quelli che insistevano sulla teoria della frode elettorale – come potenziali fake. Ma dopo la rivolta di ieri a Capitol Hill, preceduta dal comizio incendiario dello stesso presidente, in una mossa senza precedenti, Facebook e Twitter hanno bloccato gli account di Donald Trump dopo aver pubblicato ripetutamente false accuse sull’integrità delle elezioni. “Il rischio di consentire al presidente di continuare a usare il nostro servizio in questo momento è semplicemente troppo grande“, ha scritto Mark Zuckerberg in un post dove motiva la decisione del blocco sulla piattaforma.
La durata del blocco sui social – Il sito di microblogging ha deciso lo stop per 12 ore, e ha minacciato il tycoon di un blocco permanente se infrangerà nuovamente le regole. Assai più radicale, invece, la decisione di Facebook. Il social in un primo momento aveva deciso la sospensione per 24 ore, ma nel corso della giornata Mark Zuckerberg ha deciso prolungare lo stop “indefinitamente e per almeno le prossime due settimane fino a quando una pacifica transizione di potere non sarà completata”. Dunque fino all’insediamento di Biden, programmato per il 20 gennaio. Bloccato per lo stesso lasso di tempo anche l’account di Instagram. Le due piattaforme, così come YouTube, hanno inoltre rimosso un breve video che il tycoon ha pubblicato mercoledì in cui esortava i suoi sostenitori che hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti a “tornare a casa” mentre, allo stesso tempo, ripeteva false accuse riguardo alle elezioni presidenziali.
Il post di Zuckerberg: “Stop all’account fino a quando la transizione pacifica sarà completata” – Visto che consentire a Trump di utilizzare adesso Facebook rappresenta un rischio troppo grande, “estendiamo il blocco che abbiamo deciso sui suoi account Facebook e Instagram a tempo indeterminato e per almeno le prossime due settimane, fino a quando una pacifica transizione di potere sarà completata”, ha scritto nel suo post Mark Zuckerberg, il numero uno di Facebook, spiegando sul suo profilo la decisione del social media di fermare Donald Trump.
“Gli scioccanti eventi delle ultime 24 ore mostrano chiaramente che il presidente Trump intende usare il resto della sua permanenza in carica minando una pacifica e legale transizione di potere al suo successore, Joe Biden“, scrive Zuckerberg. “La sua decisione di usare la piattaforma per giustificare invece di condannare le azioni dei suoi sostenitori all’edificio del Capitol hanno giustamente infastidito molte persone negli Stati Uniti e nel mondo – aggiunge il fondatore di Facebook -. Abbiamo rimosso le sue dichiarazioni ieri perché abbiamo ritenuto che il loro effetto – e probabilmente il loro intento – era quello di provocare ulteriore violenza“.
“Dopo la certificazione dei risultati elettorali da parte del Congresso, la priorità per l’intero Paese deve essere ora quella di assicurare che i restanti 13 giorni e i giorni successivi all’inaugurazione trascorrano pacificamente e in linea con le norme democratiche”, osserva ancora Zuckerberg. “Negli ultimi anni abbiamo consentito al presidente Trump di usare la nostra piattaforma in linea con le nostre regole, rimuovendo in alcuni casi i contenuti o bollando i suoi post quando violavano le nostre politiche. Lo abbiamo fatto – spiega ancora Zuckerberg – perché crediamo che il pubblico abbia diritto al più ampio accesso possibile ai discorsi politici, anche quelli controversi. Ma l’attuale contesto è ora profondamente diverso e include l’uso della nostra piattaforma per incitare l’insurrezione violenta contro un governo democraticamente eletto”. Da qui la decisione di “bloccare” a tempo “indeterminato o almeno per le prossime due settimane” fino al giuramento gli account del presidente.