“Abbiamo una novità tutta campana: daremo una card di avvenuta certificazione a tutti i cittadini vaccinati dopo il richiamo”. Lo annuncia nella sua consueta diretta informativa su Facebook il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che mostra la tessera-prototipo: “Sul retro c’è un chip. Ci auguriamo che tra qualche mese i cittadini la possono esibire per andare a cinema o al ristorante in una condizione di maggiore sicurezza, avendo la certificazione che sono stati vaccinati. Ci auguriamo che questa card sia un bell’incentivo a essere disponibili a farsi il vaccino”.

Il presidente campano si sofferma anche sulle polemiche scatenate dalla sua vaccinazione lo scorso 27 dicembre: “Era un atto dimostrativo. Ovviamente non manca mai in Italia qualcuno che trova il tempo e la voglia di fare sciacallaggio anche su un gesto semplicemente simbolico per dare coraggio e fiducia soprattutto agli anziani e per dimostrare che il vaccino era sicuro. Lo ha fatto anche Biden in America, Kamala Harris, la vicepresidente eletta, Netanyahu in Israele, ma in Italia non manca mai qualcuno pronto a fare demagogia e sciacallaggio. L’Italia ha una sola materia prima nella quale è il primo produttore al mondo: la demagogia, che non cambia mai”.
Poi ironizza: “I cittadini campani perlomeno hanno il presidente che ha fatto da cavia. Per la prima somministrazione non mi è successo niente, tranne un po’ stordimento. Ovviamente, se volete stare proprio tranquilli, aspettate la mia seconda iniezione. Se dovessi andarmene al Creatore, avreste un motivo per essere prudenti o scegliere un altro vaccino. Se, come ardentemente spero, rimarrò in questa valle di lacrime a calpestare prati fioriti, allora potete farvi tranquillamente il vaccino. Lo dico ai nostri anziani, perché ancora oggi stiamo registrando preoccupazioni e timori, una certa reticenza a fare il vaccino. Vi prego di farvi il vaccino, non succede niente”.

De Luca illustra il programma vaccinale della Campania: “Dobbiamo somministrare 4 milioni e 200mila vaccini per avere un risultato apprezzabile. Siccome coi vaccini attuali è necessario il richiamo, dobbiamo fare 8 milioni e 400mila vaccini, uno sforzo gigantesco che richiederà in Campania capacità di organizzaizone e tenacia assoluta. Non deve esserci nessuna distrazione. Se noi facciamo 20mila vaccini al giorno, dobbiamo raddoppiare la cifra attuale e arriveremo a 600mila vaccini al mese. Se quindi andrà tutto alla perfezione – spiega – per novembre-dicembre dovremmo completare la campagna di vaccinazione. Ma con il personale che abbiamo dobbiamo fare un miracolo, uno sforzo drammatico. Sarà una sfida terribile per tutto il 2021. Per questo, vi chiedo di esserci vicino, di aiutarci col senso di responsabilità e con l’autodisciplina. Manteniamo comportamenti rigorosi, non ci rilassiamo. Ricordatevi sempre che siamo la Regione più difficile d’Italia”.

Il politico, infine, esprime critiche caustiche al governo circa la gestione futura dell’emergenza: “Non condivido la linea del governo italiano che rimane la linea delle mezze misure, producendo due risultati: prolungare nei mesi l’epidemia, anziché accorciare i tempi, e mandare al manicomio l’Italia, i cittadini italiani e le categorie economiche. Le zone gialle, le zone gialle rafforzate, le zone arancioni, le zone rosse, poi consentiamo la mobilità, poi permettiamo una volta al giorno la visita a un amico o a un parente: sono tutte idiozie che nessuno è in grado di controllare. Lo sappiamo tutti quanti: sono finzioni. E’ preferibile prendere misure chiare e semplici piuttosto che creare una situazione nella quale io non saprei dirvi oggi come siamo combinati. Provo a immaginare la situazione di un commerciante o di un ristoratore – conclude – E’ meglio dirgli che deve fare metà della sua attività, ma avendo una certezza. E avendo la certezza di un ristoro economico. Se non ce la fate, togliete almeno le tasse. Fate una sola misura, ma che sia chiara. Meglio questo che costringere tutti a un calvario quotidiano che sta mandando all’esaurimento nervoso l’Italia. Quindi, mi permetto di suggerire al governo misure semplici che valgono per tutta Italia all’insegna della prudenza fino a fine gennaio: zona arancione per tutta Italia fino alla fine del mese, tenendo presente che siamo circondati da paesi europei rovinati”.

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