Sono stati dichiarati prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro: lo ha deciso la Corte di Cassazione rinviando alla corte d’Appello di Firenze la riapertura dell’appello bis, anche per l’ex Ad di Fs e Rfi, Mauro Moretti. Da rivalutare la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo. L’incidente ferroviario si verificò nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2009 alla stazione di Viareggio: l’esplosione a causa del gpl trasportato da un treno merci deragliato poco fuori dalla stazione invase i quartieri vicini allo scalo della città della Versilia. La Cassazione ha assolto definitivamente perché il fatto non sussiste tutte le società coinvolte che a vario titolo si sono occupate di manutenzione e controllo sulla rete ferroviaria, sui dispositivi di sicurezza, sui vagoni (tra proprietà e ditte di manutenzione): Trenitalia, Rfi, Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania, Jungenthal Waggon, Mercitalia Rail. A inizio dicembre il procuratore generale Pasquale Fimiani aveva chiesto la conferma di 23 delle 25 condanne in appello e un nuovo processo per Moretti e altre tre persone. “Grande amarezza ma non è finita – ha detto l’avvocato di parte civile Tiziano Nicoletti – Vedremo le motivazioni. La cosa più grave è che non è stata riconosciuta l’aggravante delle norme sulla sicurezza sul lavoro, perché ha portato alla prescrizione dell’omicidio colposo”.
Scene di disperazione fra i parenti delle 32 vittime, davanti al palazzo dalla Corte. Molti di loro sono scoppiati in lacrime. “Viene voglia di andare ad occupare il Parlamento. In tanti anni siamo sempre stati buoni, ma forse adesso è arrivato il momento di strillare” dice Luciana Beretti, familiare di due delle 32 vittime. La donna ha atteso la sentenza davanti alla Suprema Corte a piazza Cavour, mostrando le foto del figlio e della nuora, Federico Battistini ed Elena Iacopini. “Sono morti in seguito al disastro, mio figlio 14 giorni dopo lo hanno avvolto in un lenzuolo e messo dentro la bara. Non lo ho più nemmeno potuto vedere – racconta – Anche i miei suoceri sono morti, tutti bruciati vivi. Questo è l’ergastolo che viviamo altro che le sentenze della Cassazione. Mi chiedo se i giudici di Lucca e Firenze sono stati considerati degli incapaci da questi di Roma. C’è solo che mio figlio ed i nostri cari stanno dietro una lastra di marmo. Ammazzati mentre dormivano in casa loro“.
“Una strage come quella di Viareggio non può restare impunita. Giustizia va fatta” twitta il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci, lucchese di Barga. “In un Paese civile non può esistere che la morte orribile di 32 persone resti senza colpevoli e la prescrizione impedisca l’accertamento delle responsabilità di chi doveva vigilare e poteva impedire che si verificasse una strage e non l’ha fatto. Mi unisco al rinnovato dolore delle famiglie alle quali fin qua è stato impedita anche la speranza di giustizia”. Così il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Roberto Traversi (M5s). “Alle famiglie, durante le celebrazioni dello scorso 29 giugno, abbiamo rinnovato una promessa – prosegue Traversi – le loro lacrime e le loro cicatrici non resteranno vane, è arrivato il momento che questo Paese abbia una nuova legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che renda chiare le responsabilità di vigilanza e tuteli la sicurezza dell’utenza permettendo quindi che tragedie come quella di Viareggio non restino senza colpevoli”. Su facebook il leader della Lega Matteo Salvini scrive: “Vergogna! 32 morti senza giustizia da troppi anni, un abbraccio alle famiglie e a tutta la Comunità viareggina”. Si dice “totalmente amareggiato” il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Ferisce profondamente il fatto che la prescrizione impedisca di rendere giustizia alle famiglie delle 32 vittime e all’intero territorio viareggino, alla Lucchesia, alla Toscana tutta, che quella notte fu squarciata dall’esplosione”.
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Soddisfazione degli avvocati difensori. “E’ stato ridimensionato radicalmente il verdetto della Corte d’Appello di Firenze – commenta l’avvocato Franco Coppi, legale di Moretti – La Cassazione ha emesso un dispositivo molto complesso ma ad una prima lettura emerge subito che è stato colpito in modo profondo l’impianto delle accuse e delle responsabilità”. Moretti in appello era stato condannato a 7 anni. Soddisfatta anche la legale di Rete Ferroviaria Italiana, Carla Manduca che ha seguito il processo insieme al professor Alfonso Stile: “La Cassazione ha fatto giustizia della sentenza della corte di Appello di Firenze che abbiamo da sempre contestato: ora è stata definitivamente esclusa la condanna di Rfi per la strage di Viareggio”. “E’ stato escluso anche il risarcimento per tutte le 22 associazioni che si erano costituite come parti civile nel processo”, ha aggiunto la legale ricordando che i familiari delle vittime sono stati invece risarciti. Francesco Giro, di Forza Italia, si dice “molto contento per Mauro Moretti” e “certo” che “nell’appello bis verrà assolto”.