Nato a Roma il 2 febbraio 1942, Soccorsi si era laureato in medicina e chirurgia all’Università La Sapienza nel 1968 e, dopo aver ottenuto l’anno successivo l’abilitazione all’esercizio della professione, aveva svolto un’ampia attività, sia a livello medico sia a livello di docenza. Nell'agosto di sei anni fa era subentrato in questo incarico al professore Patrizio Polisca che tuttora segue il Papa emerito Benedetto XVI
È morto a causa del coronavirus il medico personale di Papa Francesco, il professore Fabrizio Soccorsi. Ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una malattia oncologica di cui soffriva da tempo, “il decesso – come ha precisato L’Osservatore Romano – è avvenuto a seguito di complicazioni polmonari causate dal Covid-19”. Bergoglio lo aveva scelto nell’agosto 2015 come suo medico personale ed era subentrato in questo incarico al professore Patrizio Polisca che tuttora segue il Papa emerito Benedetto XVI.
Nel giugno 2017 Soccorsi era stato profondamente colpito dalla morte della figlia Cristiana, prematuramente scomparsa dopo una lunga malattia. Per questo motivo Francesco, nel santuario di Fatima dove si era recato qualche giorno prima, lo aveva voluto accanto a sé al momento di deporre due mazzi di rose bianche davanti all’immagine della Madonna che nel 1917 apparve ai tre pastorelli.
Nato a Roma il 2 febbraio 1942, Soccorsi si era laureato in medicina e chirurgia all’Università La Sapienza nel 1968 e, dopo aver ottenuto l’anno successivo l’abilitazione all’esercizio della professione, aveva svolto un’ampia attività, sia a livello medico sia a livello di docenza, fino agli incarichi di primario del reparto di epatologia e direttore del dipartimento malattie del fegato, apparato digerente e nutrizione e del dipartimento medicina interna e specialistica dell’Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma.
Aveva insegnato immunologia presso la scuola medica ospedaliera di Roma e della Regione Lazio, tenuto corsi di aggiornamento sulle patologie del fegato presso l’Ospedale San Camillo ed era stato titolare della cattedra di medicina clinica e farmacologia presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’Università La Sapienza. Aveva, inoltre, sviluppato diverse collaborazioni e consulenze nel settore pubblico, con oltre un centinaio di pubblicazioni e contributi scientifici. Era stato anche consulente della direzione di sanità e igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e perito della consulta medica della Congregazione delle cause dei santi.
Twitter: @FrancescoGrana