Vaccini anti-Covid a persone che “non facevano parte dell’ordine di priorità”. È l’Ordine dei medici di Brindisi a sollevare il caso, con una lettera inviata alla direzione generale della Asl. Il presidente, Arturo Oliva, dopo aver ricevuto moltissime segnalazioni circostanziate ha deciso di chiedere chiarezza. Le anomalie, a quanto riportato, si sarebbero verificate tutte il 4 gennaio scorso, lunedì post festivo dell’anno nuovo, il 2021 in cui si ripone ogni speranza di vittoria contro la pandemia. Cinque giorni, segnala l’Ordine dei medici, “risulterebbero effettuate vaccinazioni a soggetti che non facevano parte dell’ordine di priorità”. Ovvero a soggetti che non sono operatori sanitari del Sistema sanitario nazionale. “Nell’ambito della collaborazione tra istituzioni che contraddistingue i rapporti tra quest’ordine e la direzione generale Asl, su indicazione di diversi iscritti – si legge nella missiva – si segnalano alcune criticità emerse in questi primi giorni di profilassi vaccinale anti Covid-19″. Un punto sul quale la Asl ha sottolineato di aver avviato una “specifica attività di verifica”.

Il presidente dell’Ordine dei medici ritiene indispensabile, precisa, la puntuale identificazione dei soggetti prima della vaccinazione “ricordando che in questa prima fase la vaccinazione è riservata agli operatori sanitari in attività nel Servizio sanitario nazionale”. Viene richiesto alla Asl di rendere pubblico il cronoprogramma di massima delle vaccinazioni di tutti gli operatori sanitari per “evitare incomprensioni e disorientamento nelle varie categorie”. Un caso, sembra di capire, simile a quanto accaduto a Modena, dove sono stati vaccinati alcuni familiari di operatori addetti alla somministrazione delle fiale di Pfizer-Biontech.

Qualsiasi “criticità” si sia verificata, potrà comunque essere verificata a breve, considerato che tutti coloro che si sono sottoposti al programma di vaccinazione dovranno effettuare il richiamo in un periodo di tempo compreso tra il 21esimo e il 28esimo giorno dalla prima iniezione. Il 18 di gennaio dovrebbe iniziare la seconda fase. Il primo sarà proprio Oliva che ha deciso di dare il via alle danze, proprio per destinare a tutti un messaggio “forte” a favore dei vaccini.

La lettera del presidente dell’Ordine è stata inviata a tutti i medici del Brindisino. Non sono al momento giunte posizioni ufficiali da parte dell’Azienda sanitaria locale. Si sa, tuttavia, che il programma di somministrazioni procede spedito in tutta la provincia e anche nelle Rsa del territorio. Una copertura capillare che racconta di migliaia di persone già coinvolte. Ci sono ancora molti ospedalieri in attesa. Ed è proprio in questo clima che si è alzato il polverone. L’Ordine dei medici ha invocato una trasparenza che evidentemente fino a questo momento non c’è stata, considerate le lamentele e le richieste di intervento. Le “denunce” formulate, in tutti i casi, sono state precise. Hanno indicato nomi e cognomi, auspicando una spiegazione altrettanto puntuale.

Il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl, Stefano Termite, specifica in una nota che “il cronoprogramma delle vaccinazioni con l’indicazione delle categorie interessate da questa prima fase è stato trasmesso anche all’Ordine dei medici della provincia di Brindisi per operare nella massima trasparenza. Abbiamo voluto rispondere in maniera concreta alla segnalazione che ci è giunta”. Sul punto critico segnalato dai medici, Termite spiega che la Asl sta “effettuando una specifica attività di verifica”. Secondo quanto viene riferito, tra l’altro, entro martedì 12 gennaio è previsto l’arrivo di altre 2mila 300 dosi del vaccino Pfizer da destinare alla provincia di Brindisi. Il numero complessivo delle persone da vaccinare nella prima fase è pari a 7mila persone, tra “operatori sanitari e territorio e personale e degenti delle residenze assistenziali”. Il 18 gennaio è programmato l’avvio delle operazioni di richiamo per quanti si sono vaccinati il 27 dicembre, nel Vax day.

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