“Entrambi i vaccini approvati in Italia, Pfizer e Moderna, sono basati sulla tecnologia Rna-messaggero. Ci sono fra i due anche alcune differenze: l’intervallo tra le due somministrazioni è di 28 giorni per Moderna anziché di 21. E per ogni flaconcino di vaccino Moderna sono ottenibili 10 dosi, non necessita di essere diluito e si conserva a una temperatura diversa”. Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), in conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia. Locatelli ha però assicurato che il vaccino Moderna è “sicuro”, allo stesso livello di quello Pfizer. Ecco tutte le analogie e le differenze.