Il governo diffonde i risultati della prima tornata, conclusasi il 31 dicembre. “L’aspettativa è che la partecipazione continui a crescere in modo graduale e significativo nei prossimi mesi”. 3,2 milioni di iscritti hanno superato la soglia per il rimborso: in media 68,9 euro a testa. Effettuate oltre 63 milioni di transazioni con carte e bancomat, di cui la metà per acquisti di piccolo importo
Quasi 6 milioni di italiani si sono iscritti al Cashback di Natale e hanno effettuato oltre 63 milioni di transazioni con carte e bancomat, di cui la metà per acquisti di piccolo importo (sotto i 25 euro). Sono i numeri definitivi del periodo sperimentale del programma pensato dal governo Conte per dare una spinta alla digitalizzazione dei pagamenti e allo stesso tempo combattere l’evasione fiscale. Palazzo Chigi parla di un “successo oltre le previsioni per l’incentivo alla moneta elettronica” e guarda già al 2° step, iniziato l’1 gennaio. Durante la prima fase, si legge nel comunicato, sono stati registrati 9,8 milioni di strumenti di pagamento digitale. I cittadini che hanno raggiunto la soglia minima delle 10 transazioni per ottenere il rimborso del 10% sugli acquisti fatti nei negozi fisici sono 3,2 milioni. Entro l’1 marzo, quindi, tutti i beneficiari riceveranno un rimborso complessivo di oltre 222 milioni di euro. Si tratta in media di 68,9 euro a testa.
“Favorire una digitalizzazione dei pagamenti senza penalizzare nessuno può portare al cambiamento delle abitudini di vita dei consumatori”, aveva dichiarato a settembre il presidente del Consiglio Conte, sin da subito tra i principali sostenitori del piano Italia cashless. Un programma introdotto per “incentivare l’utilizzo dei pagamenti digitali, rendere il sistema più spedito, trasparente e tracciabile. In prospettiva significa porre le basi per recuperare l’economia sommersa“. Con i numeri di oggi, Palazzo Chigi ritiene vinta la scommessa: “La partecipazione riscontrata è stata al di sopra delle aspettative dal punto di vista dei numeri e dei dati di sintesi”. Nello specifico, si sono iscritti 5.870.063 cittadini, titolari di 9.834.919 strumenti di pagamento elettronici, di cui oltre 7,6 milioni sull’app Io. Il sistema ha elaborato 63.218.228 di transazioni complessive, per un importo medio di 46 euro. Supera i 222,6 milioni di euro (222.668.781) il valore dei rimborsi da erogare ai 3.230.906 partecipanti che, sul totale dei cittadini iscritti, hanno effettuato il numero minimo delle 10 transazioni per avere diritto all’Extra Cashback di Natale.
Il 3,1% degli aventi diritto, pari a circa 100mila italiani, ha raggiunto il rimborso massimo di 150 euro, mentre il 14,5% otterrà un bonifico tra i 100 e i 149 euro. La maggioranza dei cittadini partecipanti al programma (49,6%) si verrà accreditare 50-99 euro e il 32,8% ha accumulato un rimborso inferiore ai 50 euro. Uno degli aspetti più interessanti riguarda però il tipo di transazioni effettuate: nel 48,5% dei casi si è trattato di piccoli acquisti, non superiori a 25 euro. Una fascia di importo in cui, soprattutto in Italia, il contante finora ha sempre fatto da padrone. Favorendo in tanti casi la micro-evasione fiscale. Ora che la fase sperimentale di Natale si è conclusa, il governo guarda già al 2° step: “L’aspettativa è che la partecipazione continui a crescere in modo graduale e significativo nei prossimi mesi e che, con il tempo, l’iniziativa abbia un impatto positivo sul cambiamento delle abitudini di consumo degli italiani verso un sempre maggiore utilizzo della moneta elettronica negli acquisti di tutti i giorni“, si legge nel comunicato.
Dall’inizio dell’anno è infatti entrato a regime il Cashback “ordinario”: l’orizzonte per accumulare il rimborso viene esteso a sei mesi (1 gennaio-30 giugno) e serviranno almeno 50 transazioni per averne diritto, non più 10. Ma c’è una novità, cioè il Super cashback di 1.500 euro da assegnare ogni sei mesi ai primi 100mila consumatori che effettueranno il maggior numero di pagamenti con strumenti elettronici. Non conta l’importo: il sistema terrà in considerazione solo il numero di transazioni, anche piccolissime. La propria posizione in classifica potrà essere controllata in tempo reale sull’app Io. Un’ulteriore conferma della crescente adesione al progetto arriva dai dati aggiornati all’8 gennaio. Palazzo Chigi fa sapere che i cittadini iscritti hanno superato il tetto dei 6 milioni (6.244.446) e sono stati registrati 10,6 milioni di strumenti di pagamento. Circa 9 milioni le transazioni effettuate solo nei primi 8 giorni del 2021.