Il primo cittadino ha dato disposizioni ai suoi uffici per presentare la richiesta al Gup. Se venisse accolta, le parti civili nel procedimento salirebbero a 19. Nell'udienza che si è svolta ieri sono già stati ammessi come parte civile diversi profughi trattenuti a bordo della nave nell'agosto 2019, il comandante, il capo della missione della Ong e alcune associazioni
Anche il Comune di Palermo si costituirà parte civile nell’udienza preliminare in corso nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini per la vicenda della Open Arms. Lo ha annunciato il sindaco della città Leoluca Orlando, che ha dato disposizioni ai suoi uffici per presentare la richiesta. Se venisse accolta dal giudice Lorenzo Jannelli, le parti civili nel procedimento salirebbero a 19. Nell’udienza che si è svolta ieri a Palermo, infatti, sono già stati ammessi come parte civile diversi profughi trattenuti a bordo della nave nell’agosto 2019, il comandante, il capo della missione della Ong e alcune associazioni.
L’ex ministro dell’Interno è infatti accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere negato l’approdo a Lampedusa dell’imbarcazione catalana con a bordo 147 profughi soccorsi nel Mediterraneo. L’avvocata e senatrice del Carroccio Giulia Bongiorno, che difende Salvini, ha prodotto una copiosa quantità di documenti, e chiesto la produzione di altri, tra cui il diario di bordo e le mail. Documenti che dovranno essere tradotti e per questo il prossimo 14 gennaio verrà nominato dal tribunale di Palermo un traduttore. Bongiorno ha anche chiesto l’acquisizione della testimonianza a Catania dell’ex ministro Danilo Toninelli, mentre la procura e i difensori delle parti civili si sono invece riservati di chiedere le esclusioni dei documenti non pertinenti e fino a 5 giorni prima potranno presentare controdeduzioni. L’udienza è stata rinviata al prossimo 20 marzo.