In Campania risultano già somministrate 60.001 dosi, mentre nell'area più colpita finora dal virus sono stati vaccinati in 58.454 e restano ancora a disposizione quasi 100mila dosi, poiché alla Lombardia ne sono state finora assegnate 153.720. Il governatore: "Dobbiamo fermarci. Ho sollecitato ad Arcuri un invio immediato. Bisogna riequilibrare i nostri quantitativi ed è necessario e urgente l'invio di personale aggiuntivo"
“Ancora nella giornata di ieri la Campania ha raggiunto, con il 90%, la percentuale più alta d’Italia nella somministrazione dei vaccini. Oggi in tutte le aziende sanitarie si esauriscono le dosi consegnate alla nostra regione. Questa sera le aziende si fermano per mancanza di vaccini. È questo l’esito di una distribuzione fatta in modo sperequato nei giorni scorsi”. Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, accusa il piano con il quale sono state assegnate le dosi alle regioni, visto che la sua oggi finirà le 67.020 fiale di Pfizer-Biontech mentre altre – come la Lombardia – ne hanno utilizzate meno del 40%. Il presidente della Campania, ha risposto il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, “sa già che domani ci sarà la nuova distribuzione dei vaccini”. De Luca, ha aggiunto “ha giustamente lanciato l’allarme ma se domani il modello distributivo di Pfizer funzionerà, e io non ho dubbi di questo, riceverà le nuove dosi”. “Mi chiedo cosa sarebbe successo – ha aggiunto – se un governatore invece avesse tenuto i 60mila vaccini ricevuti in un freezer e non li avesse somministrati”.
In Campania risultano infatti già somministrate 60.001 dosi, mentre nell’area più colpita finora dal virus sono stati vaccinati in 58.454 e restano ancora a disposizione quasi 100mila dosi, poiché alla Lombardia ne sono state finora assegnate 153.720. L’esaurimento delle dosi di vaccini in Campania – dove negli scorsi giorni non sono mancate polemiche per l’organizzazione che ha portato lunghe code e attese per ricevere il vaccino – è stato segnalato “al commissario Arcuri, sollecitando un invio immediato”, dice De Luca. “Martedì dovrebbero arrivare nuove forniture, ed è necessario che questo avvenga, riequilibrando i nostri quantitativi”, aggiunge sottolineando di ritenere “necessario e urgente” anche “l’invio di personale aggiuntivo per le vaccinazioni, per far fronte alla situazione di forte sottodimensionamento del nostro personale nella quale si sta lavorando”.
Un invito, quindi, ad accelerare la selezione del personale medico e infermieristico per la vaccinazione di massa di cui si sta occupando la struttura del commissario Arcuri. “Voglio ringraziare – aggiunge De Luca – tutte le nostre strutture sanitarie per i risultati straordinari conseguiti pure in carenza di personale. La campagna vaccinale sarà nei prossimi mesi la nostra priorità, per portare la Campania fuori dall’epidemia e verso una vita normale”.
Alle 10.43 del 10 gennaio, stando all’ultimo aggiornamento sul portale del governo, il totale dei vaccinati in Italia è arrivato a quota 589.798. Nella giornata di sabato sono quindi oltre 80mila le dosi somministrate. “Siamo primi in Europa”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un post serale su Facebook nel quale detta la road map dei prossimi appuntamenti politici. All’8 gennaio la Germania aveva vaccinato 532.878 persone e finora non ha mai effettuato più di 55mila dosi giornaliere. Nel nostro Paese, come sottolineato da De Luca, restano profonde differenze tra le regioni. Oltre alla Campania, anche il Veneto è in una fase molto avanzata avendo utilizzato oltre l’80% delle dosi ricevute. Un risultato sfiorato dalla Toscana e avvicinato da Umbria, Valle d’Aosta, Lazio, Puglia, Sicilia ed Emilia-Romagna, tutte oltre il 70%. Solo la Calabria, la Lombardia e la Provincia di Bolzano risultano ad oggi sotto il 40% di vaccini disponibili somministrati.