Cronaca

Vaccino anti-Covid, lo hanno ricevuto 627mila italiani: la Campania ha utilizzato quasi tutte le dosi, la Lombardia il 43%

Secondo i dati del portale del governo che informa in tempo reale sul numero delle iniezioni fatte nel nostro Paese, nella tarda serata del 10 gennaio, il totale è arrivato a quota 627.946. Tra gli operatori 506mila somministrazioni, hanno ricevuto le prime dosi anche 79mila addetti che non fanno parte del personale sanitario e 41mila anziani ospitati nelle Rsa

Quasi 630mila italiani sono stati vaccinati contro il Covid-19. Secondo i dati del portale del governo che informa in tempo reale sul numero delle iniezioni fatte nel nostro Paese, alle 20.41 del 10 gennaio, il totale è arrivato a quota 627.946. Il primo carico di dosi inviato da Pfizer a cavallo di Capodanno è ormai esaurito ed è partita la somministrazione delle 470mila dosi arrivate all’Epifania. Complessivamente, l’Italia ha iniettato il 68,4% delle fiale che ha a disposizione. “Siamo primi in Europa”, ha detto nella serata di sabato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. All’8 gennaio la Germania aveva vaccinato 532.878 persone e finora non ha mai effettuato più di 55mila dosi giornaliere.

Se si guarda all’andamento della campagna di vaccinazione nelle singole Regioni emergono non poche discrepanze. La Lombardia resta una delle Regioni più indietro nella somministrazione delle dosi di cui dispone: è al 43,1% (sono state fatte 66mila iniezioni rispetto al potenziale di 153mila), appaiata in coda alla classifica insieme alla provincia di Bolzano (34,8%). Poco distante la Calabria, con il 41,8% di punture effettuate. Oltre il 50% delle dosi a disposizione utilizzate invece in Piemonte, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Liguria. In testa l’Umbria con l’89,8%, il Veneto con l’87,9% e la Campania, con l’89,5% delle 67.020 dosi a disposizione. Oltre l’80% anche Toscana e Valle d’Aosta, mentre Marche (79,6%) e Sicilia (78,2%) sono vicinissime alla soglia.

I medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che sono stati vaccinati finora ammontano quindi a 506mila. Sono loro una delle categorie individuate come prioritarie dal Parlamento in questa prima fase della campagna. Hanno ricevuto le prime dosi anche 79mila addetti che non fanno parte del personale sanitario e 41mila anziani ospitati nelle Rsa, luoghi che sono stati duramente colpiti dal coronavirus durante la prima e la seconda ondata. Tutti dovranno ricevere nelle prossime settimane la seconda dose del farmaco Pfizer così come previsto dai protocolli dell’azienda farmaceutica.