Massimo Straccini, 58 anni, ha lavorato per l'azienda di e-commerce come addetto allo stoccaggio. Dopo aver raccontato la sua storia non è stato rinnovato
Viveva in un camper nel parcheggio dello stabilimento Amazon di Rovigo insieme alla compagna, perché non aveva le garanzie necessarie per prendere in affitto un appartamento. Aveva raccontato la sua storia e la sua condizione in un articolo. Ma adesso, Massimo Straccini, 58 anni, ha perso anche il lavoro: allo scadere del contratto di tre mesi, Amazon non glielo ha rinnovato. “Sono l’unico della mia squadra a cui non è stato rinnovato il contratto – ha detto Straccini a Repubblica – Penso di essere stato penalizzato perché ho raccontato la mia storia. Non ho mai criticato l’azienda, ma solo il precariato“.
Straccini per tre mesi ha lavorato come addetto allo stoccaggio della merce che arrivava. “Non ho mai ricevuto appunti da parte dei superiori. I manager monitoravano il mio operato sui tablet e mi dicevano che stavo andando bene“, racconta il 58enne, ribadendo di non aver avuto alcuna avvisaglia di quanto è poi accaduto. “Il mio contratto è finito il 7 gennaio. Qualche giorno prima tutti i colleghi del mio turno festeggiavano il rinnovo: lì ho capito che le cose si stavano mettendo male, ma nessuno mi aveva ancora contattato”. È stato lui a chiamare l’agenzia Adecco che gestiva la sua posizione: allora gli hanno comunicato la fine del contratto. “‘La tua avventura in Amazon finisce qui’, mi hanno detto”. In passato Straccini ha fatto diversi lavori, ma tutti con contratti brevi e alcuni anche in nero. “Vorrei lavorare ma so che non sarà facile alla mia età – spiega – Lancio un appello: datemi un lavoro, vorrei solo un po’ di stabilità“, conclude Straccini.
Riceviamo e pubblichiamo
Siamo orgogliosi delle condizioni di lavoro che offriamo ai nostri dipendenti. Amazon è un business stagionale e durante i periodi di picco assumiamo dipendenti con contratti di lavoro a tempo determinato, che percepiscono lo stesso salario base dei dipendenti a tempo indeterminato, a parità di livello di inquadramento. Pertanto, con riferimento al caso del dipendente riportato dalla vostra testata, precisiamo che non si tratta di un licenziamento, ma del raggiungimento della data di scadenza del contratto, data di cui ogni lavoratore viene messo a conoscenza sin dall’inizio della propria attività di collaborazione con l’azienda. Inoltre, sottolineiamo che oltre l’80% dei dipendenti del centro di distribuzione situato nei comuni di Castelguglielmo e San Bellino è domiciliato al massimo a 30 minuti di auto dal sito e, nei mesi scorsi, è stato messo a disposizione anche un servizio aggiuntivo di navette.
Ufficio Stampa Amazon