I vari istituti di ricerca, al di là di cifre e percentuali, concordano che nell'anno appena iniziato ci sarà una ripartenza solo se le campagne vaccinali e gli ecoincentivi statali funzioneranno. Ma anche se i consumatori gradiranno la transizione verso l'auto a elettroni
Il 2020 è stato un anno di passione per il mercato mondiale dell’automobile, con vendite globali che, a conteggi terminati, caleranno del 15%. Gli analisti affermano che qualsiasi ripresa sperata per il 2021 dipenda da molti degli stessi fattori in gioco durante la pandemia che ha colpito il globo la scorsa primavera. Ne consegue che i programmi di vaccinazione e le ricadute economiche dei lockdown saranno determinanti per il mercato 2021. Secondo gli analisti di Morgan Stanley, Harald Hendrikse e Victoria Greer, la seconda ondata di blocchi potrebbe comportare la perdita di circa 300 mila immatricolazioni in Europa occidentale. Già ora gli showroom sono chiusi in tutto o in parte in Germania e nel Regno Unito. “Continuiamo a ipotizzare una ripresa nel 2021, ma i lockdown sono una sfida a questa previsione”, hanno ribadito gli analisti.
Le vendite globali di veicoli leggeri potrebbero aumentare dell’8% nel 2021, a 77,6 milioni di unità, e del 4% nel 2022, a 80,7 milioni, hanno detto Hendrikse e Greer. Mentre IHS Markit prevede che le vendite globali aumenteranno del 9% già quest’anno, a 83,4 milioni di unità. Tuttavia, i suoi analisti stimano che i mercati chiave andranno a velocità differenti, a seconda degli sviluppi della situazione Covid, che già adesso restituiscono una certa eterogeneità. Considerazioni fatte su quanto accaduto nel 2020, con la Cina, dove il virus è apparso per la prima volta: la Repubblica popolare, infatti, è ripartita molto prima dell’Europa, che nel frattempo era (ed è) alle prese con i vari lockdown del caso.
IHS stima che le vendite globali di auto, a computi finiti, diminuiranno di 15 milioni nel 2020 – e percentualmente di più nell’Europa occidentale e centrale, dove ci si attende un calo del 24%, a 13,7 milioni di unità – per riaumentare dell’11% nel 2021, a 15,3 milioni di auto. A far ben sperare sono le campagne di vaccinazione e gli ecoincentivi presenti sui vari mercati. A remare contro, invece, saranno le regolamentazioni commerciali post-Brexit e, forse, la ricettività dei consumatori verso i veicoli elettrificati.
Per Fitch Solutions le vendite globali di auto diminuiranno del 17,4% nel 2020 per aumentare del 6,3% nel 2021, a 81,1 milioni globali: “Geograficamente, la ripresa delle vendite dipenderà da quanto bene un mercato ha gestito il Covid-19 e bisognerà prendere in considerazione anche la distribuzione di vaccini nel 2021”, sostiene Fitch, prevedendo che nel mercato europeo le vendite aumenteranno di circa il 6% nel 2021, mentre l’Asia crescerà di circa l’8%. Le ultime previsioni per l’Europa occidentale di LMC Automotive, pubblicate venerdì, auspicano un aumento delle vendite di veicoli leggeri del 15% nel 2021 a 12,45 milioni, dopo essere scesi di circa il 25% nel 2020. E la crescita a livello globale potrebbe essere dell’11%, a quasi 87 milioni di vendite.
Insomma, al di là di numeri e percentuali, c’è un certo allineamento di tutti gli istituti di analisi nel ribadire che, dopo il tonfo 2020, ciò che succederà nel 2021 dipenderà dall’efficacia delle campagne vaccinali e dalle curve di contagio. Anche perché non esistono dei precedenti storici cui fare riferimento per prevedere l’andamento del mercato auto dei prossimi 12-24 mesi. A tutto questo si aggiungono le variabili dell’elettrificazione (anche se la quota delle auto elettrificate vendute è passata da meno del 2% del 2019 al 7% di fine 2020), delle vendite online – ovviamente rafforzate dai lockdown – e da come, dopo la pandemia, i consumatori considereranno un bene come l’automobile: in questo senso, sembra che a pagare il conto (come nel 2020) potrebbe essere la mobilità condivisa in favore di quella privata, ritenuta più sicura per limitare le possibilità di contagio.