Per i passati assalti ai ranger del parco Virunga sono stati accusati diversi gruppi armati che si contendono il controllo delle risorse naturali del Congo orientale
Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel Parco nazionale Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo orientale, uccidendo almeno sei ranger impegnati nella salvaguardia di alcuni degli ultimi esemplari di gorilla di montagna rimasti al mondo. Le violenze sono avvenute domenica 10 gennaio a Nyamitwitwi, nella zona di Rutshuru del parco, come ha fatto sapere Olivier Mukisya, portavoce dell’Istituto congolese per la conservazione della natura. “Confermiamo che un gruppo di uomini armati ha attaccato le nostre posizioni – ha detto Mukisya all’Associated Press -. Ci sono morti e feriti tra i nostri colleghi ranger”.
L’attacco non è stato ancora rivendicato ma un funzionario locale, Alphonse Kambale ha fatto il nome di un gruppo armato della zona: “Miliziani Mayi-Mayi hanno teso un’imboscata alle guardie all’estremità del parco, verso Nyamitwitwi. Il bilancio provvisorio dello scontro è di sei ranger del parco e due componenti della milizia popolare Mayi-Mayi morti”, ha spiegato.
Per i passati assalti ai ranger del parco Virunga sono stati accusati diversi gruppi armati che si contendono il controllo delle risorse naturali del Congo orientale. Tra questi gruppi ribelli ci sono le Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda, conosciute con l’acronimo francese Fdlr, un gruppo etnico hutu opposto al governo del vicino Ruanda e una delle ultime fazioni di ribelli ruandesi attive in Congo. Nell’aprile 2020, un’imboscata vicino al Parco nazionale di Virunga ha ucciso 12 ranger e cinque civili e ferito gravemente molte altre persone. Più di 200 ranger sono stati uccisi da quando Virunga è diventato un parco nazionale nel 1925.