Alla fine è scoppiata crisi. Dopo settimane di minacce Matteo Renzi ritira le sue due ministre e il suo sottosegretario dal governo di Giuseppe Conte. Lo fa il giorno dopo l’astensione di Teresa Bellanova ed Elena Bonetti sul Recovery plan in Cdm, e alla fine di una giornata in cui sembrava possibile ricucire i rapporti tra Italia viva e il resto della maggioranza. Soprattutto perché dal Quirinale, alla fine di un incontro interlocutorio tra il presidente della Repubblica e il premier, era filtrato un appello preciso: serve agire in fretta per uscire da questa fase di stallo. Appello che Conte ha subito fatto suo, rispondendo ai cronisti davanti Palazzo Chigi. “Il Governo può andare avanti solo col sostegno della coalizione, di tutte le forze della maggioranza. Troviamoci intorno a un tavolo se c’è volontà“, ha detto il capo dell’esecutivo. Un invito in piena regola per un “patto di legislatura”. “Se c’è disponibilità di confrontarsi in modo leale sono convinto si possa trovare il senso di una maggiore e nuova coesione”, sono le parole del premier, pronunciate circa due ore prima dell’attesa conferenza stampa del leader d’Italia viva. Che invece ha tirato dritto, ritirando la componente del suo partito dall’esecutivo ma tenendosi le mani libere per il dopo. Quale dopo? Quale è a questo punto lo sbocco della crisi? “Tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto. Un nuovo governo Conte? Non abbiamo veti su nessuno, né pregiudizi su alcuno. Ma come non c’è alcun veto o pregiudizio da parte nostra, sia chiaro che sia per questa maggioranza che per una eventuale forma diversa non c’è un solo nome per palazzo Chigi. Chi dice o tizio o voto è irresponsabile”.

Conte: “Dimissioni d’Italia viva non possono essere sminuite”. E anche il Pd fa quadrato – Parole quelle di Renzi nei fatti tengono aperte tutte le ipotesi ma che per il momento rappresentano un macigno enorme per la governabilità del Paese in un momento delicatissimo. “Un grave errore fatto da pochi che pagheremo tutti”, lo definisce il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando. Per Nicola Zingaretti “quello di Italia Viva è un errore gravissimo contro l’Italia“. “Mentre il Paese affronta con fatica, impegno e sacrificio la più grave crisi sanitaria, sociale ed economica della storia recente, Renzi sceglie di ritirare la propria delegazione di ministri. Credo che nessuno abbia compreso le ragioni di questa scelta. Ma ora è il momento della responsabilità, non dei personalismi”, è il commento di Vito Crimi, capo politico a interim del Movimento 5 stelle. In serata, poi, Conte ha radunato il Consiglio dei ministri per votare le misure anti-Covid, il primo senza le ministre di Italia viva. “Le dimissioni mi sono state comunicate attraverso una comunicazione via mail e che accetto. Naturalmente questa sera ho informato della situazione il Presidente Mattarella”, ha detto il premier aprendo la riunione di governo. Un Consiglio dei ministri durante il quale i principali esponenti dell’esecutivo hanno fatto quadrato attorno al presidente del consiglio con una serie di tweet e post su facebook. “Ho provato fino all’ultimo minuto utile a evitare questo scenario, e voi siete testimoni degli sforzi fatti in ogni sede, ad ogni livello di confronto – ha detto Conte – Ancora due giorni fa e oggi ho ribadito che avevo preparato un lista di priorità per un confronto da fare non appena approvato il Recovery, stasera le misure anticovid, la proroga dello stato di emergenza, domani lo scostamento di bilancio. Non ci siamo mai sottratti a un tavolo di confronto anche se oggettivamente diventa complicato un confronto quando il terreno è disseminato continuamente di mine difficilmente superabili”, ha detto Conte ai suoi ministri. Per il premier Italia viva si è assunta la “grave responsabilità di aprire una crisi di governo. Sono sinceramente rammaricato, e credo di potere interpretare anche i vostri pensieri, per il notevole danno che si sta producendo per il nostro Paese per una crisi di governo nel pieno di una pandemia e di una prova durissima che il Paese sta attraversando”. Ma non solo. Perché Conte ci ha tenuto a sottolineare il valore della scelta di Italia viva: “Se un partito fa dimettere le sue ministre, questo non può essere considerato un fatto estemporaneo, non si può sminuire la gravità di questa decisione”.

Renzi ritira i suoi e attacca Conte. Ma non chiude: “Pronti a discutere”- Quella che è probabilmente la fine del governo Conte 2 comincia poco dopo le 18 del 13 gennaio quando Renzi, come annunciato, compare in conferenza stampa accompagnato da Bellanova, Bonetti e Scalfarotto, cioè la componente d’Italia viva che faceva parte dell’esecutivo. “Come Iv abbiamo convocato questa conferenza stampa per fare il punto della situazione politica e annunciare le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetta e del sottosegretario Scalfarotto, come da lettera inviata al presidente Conte”, dice subito l’ex premier, che poi si produce in una serie di attacchi contro il suo successore. Primo: “Il re è nudo. Risolviamo i problemi. Pensare di risolvere con un tweet, post o su instagram è populismo”. Secondo: “Non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”. Terzo: “C’è una drammatica emergenza da affrontare ma non può essere l’unico elemento che tiene in vita il governo”. In mezzo un rosario di critiche già ampiamente noto: il Mes che il governo non ha preso in modo “incomprensibile”, il Recovery plan migliorato solo grazie a Italia viva ma ancora non sufficientemente modificato, la delega ai servizi segreti che il premier tiene per sè, la gestione dell’emergenza tra dpcm e discorsi al Paese. Tutte critiche orientate per colpire personalmente il capo dell’esecutivo. Ed è per questo che i cronisti chiedono a Renzi: che succede adesso? Dopo i toni usati in conferenza stmapa è ancora possibile per Italia viva far parte di una maggioranza che abbia Conte a Palazzo Chigi? Il senatore di Firenze, dopo aver attaccato a testa bassa il capo dell’esecutivo, ci tiene a mantenersi ancora le mani libere: “Siamo pronti a dare una mano, a parlare di tutto con tutti senza ideologia. Non siamo irresponsabili”. Annuncia che il suo partito voterà lo scostamento di bilancio e le misure anti Covid, e non chiude la porta a un altro governo Conte: “Lo sbocco della crisi tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto. Non abbiamo nessuna pregiudiziale nè su formule nè su nomi”. Ma è pure pronto a sostenere un governo istituzionale e non esclude nemmeno che qualcuno dei suoi possa far parte dei responsabili pronti a dar vita a una nuova maggioranza. “E’ evidente che non abbiamo il controllo: al Senato abbiamo 18 persone incredibilmente libere. Per quello che noi sappiamo o c’è un progetto per un programma di fine legislatura, noi ci siamo. Se il tema è se si formano i gruppi di responsabili, fai pure presidente. A me non risulta ci siano alcuni dei nostri ma non grido allo scandalo, penso sia un’occasione persa”, è l’ennesimo attacco.

L’apertura di Conte – L’impressione dunque è che il ritiro delle ministre renziane sia solo un escamotage per sedersi al tavolo di Conte con la possibilità di alzare ancora la posta in gioco. “Io fino all’ultima ora lavorerò per rafforzare la coalizione. L’interesse dei cittadini viene prima di tutto. La crisi? Spero che non si arrivi a tanto. Non sarebbe compresa dai cittadini”, ha detto il premier scendendo dal Colle e spiegando di stare “lavorando ad un patto di legislatura, ma serve uno spirito costruttivo. Se c’è disponibilità di confrontarsi in modo leale sono convinto si possa trovare il senso di una maggiore e nuova coesione”. Toni dialoganti da parte dell’inquilino di Palazzo Chigi, che chiude all’appoggio dei responsabili in caso di dimissioni delle ministre d’Italia viva: “Io ho sempre detto che ci vuole una maggioranza solida per portare avanti l’azione del governo, non si può prendere un voto qua e là“. Invito subito raccolto dal leader del Pd, Nicola Zingaretti: “Massimo impegno per il bene dell’Italia, per creare fiducia e dare certezze alle persone Per aumentare gli investimenti, creare lavoro, per un’Italia green e digitale. Per dare un futuro migliore ai giovani. Per un patto di legislatura”. Dopo l’addio dei renziani al governo il segretario del Pd ha ricordato che “l’iniziativa di Italia Viva, di fronte a questa disponibilità di Conte, ancora più incomprensibile”.

I tentativi di trattativa – L’apertura di Conte, infatti, arrivava alla fine di una mattinata in cui si erano moltiplicate le voci di interlocuzioni riavviate in extremis. Il primo segnale era arrivato sempre dal fronte Pd: Zingaretti aveva chiesto che si riaprisse “il dialogo” perché “il patto di legislatura è possibile”. “Ottimo risultato di tutti il via libera alla bozza del Recovery Plan”, ha scritto in una nota. Ora “si faccia di tutto per riprendere il dialogo, il confronto nella maggioranza, per trovare una soluzione alla crisi e affrontare con responsabilità i prossimi decisivi passaggi“. Subito dopo è stato Beppe Grillo a rilanciare un appello perché “si lavori a un patto tra i partiti costruttori“. Una lettera aperta, rivolta sia alla maggioranza che all’opposizione e un segnale chiaro che, anche Grillo, intende fare appello a tutti i responsabili che vogliono far durare l’esecutivo giallorosso. “Ci sono le condizioni, dopo il buon lavoro con il contributo di tutti sul Recovery Plan, per definire un’intesa di fine legislatura, nei confini dell’attuale maggioranza che in questi mesi ha ottenuto risultati importanti”, ha detto invece Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd e ambasciatore del governo sia tra i corridoi di Forza Italia che tra quelli d’Italia viva. Poco dopo, però, Renzi è andato in conferenza stampa per togliere le sue ministre dal governo.

Lo “sgomento” del Colle per la crisi – Che cosa succede adesso? Sullo sfondo di una crisi che rischia di paralizzare il Paese in un momento cruciale resta il profilo del Quirinale. Già prima dell’incontro interlocutorio con Conte, dal Colle era filtrato “sconcerto” e “sgomento” per una crisi aperta in piena emergenza sanitaria e senza nemmeno tentare una mediazione. Ieri infatti era stato Palazzo Chigi a far trapelare un “dentro o fuori” indirizzato ai renziani: se avessero ritirato le ministre, il capo dell’esecutivo non avrebbe più considerato Italia viva come un alleato di governo. Una posizione, quella di Conte, poi addolcita dopo il colloquio con Mattarella: non è bastato e adesso il rischio è che si apra una crisi al buio. A inizio settimana è stata proprio la moral suasion del Quirinale (il capo dello Stato, viene sempre specificato, non può e non vuole andare oltre) a far sì che almeno i renziani lasciassero passare il Recovery plan. Ma questo non ha impedito che l’ex premier continuasse nel suo piano. Prima astenendosi in Cdm e poi ritirando le sue ministre. E addirittra oggi ha interpretato a suo piacere le parole unate dal capo dello Stato nel discorso di fine anno: “Il tema dei costruttori? L’appello del presidente della Repubblica a costruire è l’appello più bello degli ultimi mesi, ma costruire non si fa sulla sabbia. Se costruisci nella chiarezza allora vai avanti fino al 2023, altrimenti ogni giorno si riapre la discussione e non c’è alcuna costruzione possibile. Prima di iniziare a costruire vogliamo vedere il progetto, se no non si può costruire”. Una mossa che al Quirinale ha ulteriormente provocato una palpabile delusione. Il capo dello Stato continua a guardare con preoccupazione ai prossimi appuntamenti, da quelli più vicini come il nuovo scostamento di Bilancio e il decreto Ristori, fino al Recovery. E attende dunque che la politica trovi una soluzione a questa crisi. In tempi rapidi.

DIRETTA ORA PER ORA (aggiornato alle 00.28)

00.28 – Conte verso l’l’interim
Domani, a quanto si apprende, il governo dovrebbe sciogliere la riserva su chi assumerà l’interim dei due posti vacanti nella squadra di governo, quello della responsabile dell’Agricoltura Teresa Bellanova e della ministra della Famiglia Elena Bonetti. E’ possibile, considerando la situazione, che sia lo stesso Conte ad assumere l’incarico già nelle prossime ore.

23.46 – Renzi: “Da Conte neanche una telefonata”
Il leader di Iv ha spiegato ai parlamentari che si è trattata di una strada segnata, che non poteva essere preso sul serio ‘il segnale’ del premier Conte: una dichiarazione in mezzo alla strada a mezz’ora dalla conferenza stampa. Aveva mille modi, avrebbe detto Renzi, per tentare un accordo: avrebbe potuto chiamare, chiedere un incontro, chiedere 24 ore di tempo e di rinviare la conferenza stampa. Niente di tutto questo. Quindi Renzi ha spiegato ai parlamentari che non ci sarebbero stati margini per evitare un “passaggio ormai ineludibile” vista l’assenza di risposte alle questioni di metodo e di merito poste da tempo da Italia Viva.

23.44 – “Conte ha cercato Renzi, mai una risposta”
Il premier Giuseppe Conte nei giorni scorsi avrebbe cercato al telefono Matteo Renzi, con telefonate e anche messaggi, a cui non ha mai ricevuto risposta. Lo si apprende da fonti di maggioranza.

23.36 – Renzi ai suoi: “Così si è aperta discussione”
Senza le dimissioni delle ministre Iv “non si sarebbe aperta la discussione interna alla maggioranza”. Lo avrebbe detto, a quanto si apprende da alcuni dei presenti, Matteo Renzi ai parlamentari di Italia viva riuniti in assemblea in videoconferenza.

22.40 – Domani Crimi e Bonafede vedono capigruppo M5s
Il capo politico del M5S Vito Crimi e il capodelegazione Alfonso Bonafede incontreranno domani da remoto la delegazione di governo e i capigruppo di Camera e Senato. Nel pomeriggio è previsto anche un incontro con i direttivi di Camera e Senato. Lo si apprende da fonti del M5S.

22.15 – Orlando: “Pd non va oltre questa maggioranza. Avanti con Conte”
“Noi non siamo disponibili ad andare oltre il perimetro di questa coalizione e tutte le iniziative che assumeremo, le assumeremo in rapporto con Conte e con gli alleati che hanno sostenuto questa maggioranza. Andare oltre Conte significa andare oltre il perimetro di questa maggioranza. Crediamo che agli italiani sia difficile spiegare perché dovremmo abbandonare Conte. E’ un salto nel vuoto che non avrebbe giustificazioni”. Lo dice il vicesegretario Pd Andrea Orlando nella puntata di Porta a porta che andrà in onda questa sera

22.13 – Franceschini: “Attacco a Conte è a tutto il governo”
“In Consiglio dei Ministri ho ribadito che chi attacca il Presidente del Consiglio attacca l’intero governo e Giuseppe Conte sta servendo con passione e dedizione il proprio Paese nel momento più difficile della storia repubblicana”. Lo scrive su Twitter il capo delegazione Pd Dario Franceschini. (

22.10 – Conte: “Non sminuire gravità delle dimissioni”
“Se un partito fa dimettere le sue ministre, questo non può essere considerato un fatto estemporaneo, non si può sminuire la gravità di questa decisione”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a quanto si apprende, aprendo il Cdm di stasera.

22.06 – Conte: “Aperto tavolo legislatura ma Iv si è dimesso”
“Il Paese sta guardando la drammatica situazione che stiamo vivendo, ho offerto la disponibilità ad un tavolo di legislatura eppure di fronte a questa disponibilità ci sono state comunque le dimissioni delle ministre”. Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte aprendo il Cdm.

22.05 – Conte: “Mai sottratto al confronto ma il terreno era minato”
“Ho provato fino all’ultimo minuto utile a evitare questo scenario, e voi siete testimoni degli sforzi fatti in ogni sede, ad ogni livello di confronto. Ancora due giorni fa e oggi ho ribadito che avevo preparato un lista di priorità per un confronto da fare non appena approvato il Recovery, stasera le misure anticovid, la proroga dello stato di emergenza, domani lo scostamento di bilancio”. Così Giuseppe Conte in Cdm, a quanto si apprende. “Non ci siamo mai sottratti a un tavolo di confronto anche se oggettivamente diventa complicato un confronto quando il terreno è disseminato continuamente di mine difficilmente superabili”

22.01 – Dimissioni ministre Iv comunicate a Colle
Le dimissioni delle ministre di Iv “mi sono state comunicate attraverso una comunicazione via mail e che accetto. Naturalmente questa sera ho informato della situazione il Presidente Mattarella”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte aprendo il Cdm

22.00 – Conte: “Grave responsabilità di Italia viva”
“Purtroppo questa sera IV si è assunta la grave responsabilità di aprire una crisi di governo. Sono sinceramente rammaricato, e credo di potere interpretare anche i vostri pensieri, per il notevole danno che si sta producendo per il nostro Paese per una crisi di governo nel pieno di una pandemia e di una prova durissima che il Paese sta attraversando”. Queste le parole con cui Giuseppe Conte ha aperto il Cdm, a quanto si apprende da fonti di governo.

21.57 – Fraccaro: “Pieno sostegno a Conte”
“Aprire una crisi di Governo in un momento così difficile per l’Italia è del tutto inconcepibile. I cittadini stanno facendo grandi sacrifici, serve la massima responsabilità. Pieno sostegno al Presidente Conte. Dobbiamo andare avanti. #AvantiConConte”. Lo scrive su Twitter il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.

21.55 – Speranza: “Avanti con Conte”
“In questi mesi Giuseppe Conte ha servito il Paese con disciplina ed onore. Avanti al suo fianco”. Lo scrive su Twitter il capo delegazione di Leu Roberto Speranza.

21.50 – Buffagni: “Si va avanti con Conte”
“Si va avanti con Giuseppe Conte”. Lo scrive in un tweet il capodelegazione del M5S al governo, Alfonso Bonafede.

21.48 – Buffagni: “Massimo supporto a Conte”
“Massimo supporto a Giuseppe Conte. Avanti insieme con al primo posto il bene del paese e dei cittadini”. Lo scrive in un tweet il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni.

21.45 – Ministri a Palazzo Chigi, attesa per il Cdm
Attesa per il Consiglio dei ministri sul Covid a Palazzo Chigi. A quanto si apprende, i ministri sono già nella sede del governo per la riunione, che era convocata alle 20.30 per approvare il nuovo decreto Covid e la proroga dello stato d’emergenza. A domanda sull’umore del premier, un ministro lo definisce “tosto e tonico”.

21.40 – Renzi riunito con vertici Iv e poi con gruppi parlamentari
Dopo la conferenza stampa in cui ha annunciato le dimissioni dei membri del governo di Italia viva, Matteo Renzi si è riunito con i vertici del partito, da Maria Elena Boschi e Davide Faraone, a Ettore Rosato, insieme alle ministre dimissionarie. Alle 22, a quanto si apprende, il senatore riunirà i gruppi parlamentari di Camera e Senato di Iv.

21.37 – Non previsto nuovo incontro Mattarella-Conte
Non è previsto, a quanto si apprende, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vada questa sera dal capo dello Stato Sergio Mattarella dopo il ritiro delle ministre di Iv dal governo.

20.14 – Zingaretti: “Dopo apertura di Conte incomprensibile scelta di Iv”
“Tutti i partiti di maggioranza e il presidente Conte ancora oggi pomeriggio aveva assicurato la disponibilità a costruire insieme un pattp di legislatura e questo rende l’iniziativa di Italia Viva, di fronte a questa disponibilità, ancora più incomprensibile”. Lo dice il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, al Tg1.

20.13 – Grasso: “Peggio di un crimine, è un errore”
Pietro Grasso, senatore di LeU, commenta sui social la crisi di governo con una citazione di Joseph Fouché: “È peggio di un crimine. È un errore”.

20.12 – Zingaretti convoca ufficio politico
Si riunirà domani mattina, a quanto si apprende, il l’ufficio politico del Pd. Parteciperanno il segretario Nicola Zingaretti, vicesegretario, capodelegazione, capigruppo, allargato ai ministri. Servirà a fare il punto sulla crisi di governo innescata dalle dimissioni della delegazione di Iv

20.10 – Zingaretti: “Errore gravissimo contro l’Italia”
“Quello di Italia Viva è un errore gravissimo contro l’Italia. Abbiamo bisogno di nuovi investimenti, di combattere la pandemia e non di una crisi di governo”.
Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti al Tg1

20.09 – Centrodestra: “Conte si dimetta poi voto”
“Il centrodestra – prima forza politica del Paese – chiede che il Presidente del Consiglio prenda atto della crisi e si dimetta immediatamente o, diversamente, si presenti domani in Parlamento per chiedere un voto di fiducia. Se non ci sarà la fiducia, la via maestra per riportare al governo del Paese una maggioranza coesa ed omogenea, con un programma condiviso e all’altezza dei problemi drammatici che stiamo affrontando, resta quella delle elezioni”. Lo si legge in una nota congiunta dei leader dell’opposizione.

20.04 – Amendola: “Mi chiamano colleghi Ue, dico che Mattarella è garanzia”
“Ai colleghi europei che mi chiamano per chiedere spiegazioni dico questo: che Mattarella è la garanzia della tenuta politica e sociale del Paese”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola al Tg4 a proposito della crisi di governo.

20.00 – Salvini: “Domani Conte venga in Parlamento”
“Domani Conte venga in Parlamento”. Questa la richiesta di Matteo Salvini all’uscita del vertice di centrodestra sulla crisi aperta dal ritiro della delegazione di Iv dal governo.

19.45 – Bonafede: “Iv fugge da responsabilità”
“Italia Viva ritira le proprie ministre dal governo nel momento in cui il Paese vive un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti. Non c’è nessun merito nella fuga dalle responsabilità. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a lavorare per i cittadini al fianco di Giuseppe Conte”. Lo scrive su Fb il capodelegazione M5S Alfonso Bonafede,

19.42 – Crippa (M5s): “Crisi atto irresponsabile”
“Prendiamo atto del ritiro della delegazione di governo da parte di Italia Viva. Come già detto in altre occasioni siamo di fronte a un crisi incomprensibile, a maggior ragione in un momento drammatico di emergenza sanitaria ed economica. Il MoVimento proseguirà nell’assicurare la necessaria stabilità al Paese e siamo pronti sin da subito a dare il nostro contributo per risolvere la crisi”. E’ quanto afferma in una nota il capogruppo M5S alla Camera, Davide Crippa. (

19.40 – Meloni: “Conte si dimetta, elezioni subito”
“Italiani in ginocchio, governo allo sfascio. L’Italia non può permettersi di perdere altro tempo. Conte si dimetta. Elezioni subito”. Così la leader di FdI, Giorgia Meloni su Fb.

19.10 – Crimi: “Da decisione incomprensibile”
“Mentre il Paese affronRenzi ta con fatica, impegno e sacrificio la più grave crisi sanitaria, sociale ed economica della storia recente, Renzi sceglie di ritirare la propria delegazione di ministri. Credo che nessuno abbia compreso le ragioni di questa scelta”. Lo scrive in un post il capo politico del M5s Vito Crimi.

19.05 – Orlando: “Grave errori di pochi che pagheremo tutti”
“Un grave errore fatto da pochi che pagheremo tutti”. Lo scrive su Twitter il vicesegretario Pd Andrea Orlando dopo l’annuncio delle dimissioni delle ministre Iv.

19.oo – Renzi: “Se ci vogliono possiamo stare in maggioranza”
“Siamo liberi, possiamo stare in maggioranza se ci vogliono o all’opposizione se non ci vogliono. Ma se ci vogliono non saremo mai dei segnaposto”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

18.55 – Renzi: “Nuovo governo Conte? No veti ma ci sono altri nomi”
“Un nuovo governo Conte? Non abbiamo veti su nessuno, né pregiudizi su alcuno. Andare in Parlamento non è una concessione ma un elemento fondamentale. Se vorrà venire, ci troverà in Parlamento. A lui la scelta. Ma come non c’è alcun veto o pregiudizio da parte nostra, sia chiaro che sia per questa maggioranza che per una eventuale forma diversa non c’è un solo nome per palazzo Chigi. Chi dice ‘o tizio o votò è irresponsabile”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi.

18.48 – Renzi: “Si vota nel 2023”
“Non si vota, si vota nel 2023”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera, tornando a negare l’ipotesi di elezioni anticipate.

18.47 – Renzi: “Apertura Conte? Si fa in Parlamento”
“Se c’è un’apertura politica vera, si misura in Parlamento non in un angolo di una piazza. Abbiamo fatto i tavoli politici, se vuoi fare un’apertura vera la fai sui contenuti”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.

18.45 – Renzi: “Non ci sono stati contatti con Conte”
“Non ci sono stati contatti con il presidente del Consiglio”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera, rispondendo a una domanda su contatti in giornata.

18.44 – Renzi: “Pronti anche ad appoggiare un governo istituzionale”
“Se ci sarà un governo istituzionale siamo pronti ad appoggiarlo”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

18.43 – Renzi: “Sbocco crisi? Tocca a Conte decidere, nessuna pregiudiziale”
Lo sbocco della crisi? “Tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto”. Non abbiamo nessuna pregiudiziale nè su formule nè su nomi”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.

18.42 – Renzi: “Gruppi d’Italia viva vogliono politica non populismo”
“Io non ho il controllo dei gruppi, ci mancherebbe. Siamo persone libere. Io trovo molta convinzione nel credere che ci vuole la politica e non il populismo”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

18.41 – Renzi: “Conte vuole i responsabili? Vada. Ma non credo li trovi in Iv”
“E’ evidente che non abbiamo il controllo: al Senato abbiamo 18 persone incredibilmente libere. Per quello che noi sappiamo o c’è un progetto per un programma di fine legislatura, noi ci siamo. Se il tema è se si formano i gruppi di responsabili, fai pure presidente. A me non risulta ci siano alcuni dei nostri ma non grido allo scandalo, penso sia un’occasione persa”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.

18.40 – Renzi: “Costruttori di Mattarella? Non si costruisce sulla sabbia”
“Il tema dei costruttori? L’appello del presidente della Repubblica a costruire è l’appello più bello degli ultimi mesi, ma costruire non si fa sulla sabbia. Se costruisci nella chiarezza allora vai avanti fino al 2023, altrimenti ogni giornoi si riapre la discussione e non c’è alcuna costruzione possibile. Prima di iniziare a costruire vogliamo vedere il progetto, se no non si può costruire”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera. n

18.38 – Renzi: “Nessuna pregiudiziale su Conte”
Una pregiudiziale su Conte? “Noi non abbiamo nessuna pregiudiziale né sui nomi né sulle formule. Se non che non faremo mai i ribaltoni e non faremo mai un Governo con le forze della destra sovranista. Non esiste alcuna ipotesi di ribaltone, è l’unica pregiudiziale”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

18.37 – Renzi: “Pronti a dare una mano e a parlare con tutti”
“Siamo pronti a dare una mano, a parlere di tutto con tutti senza ideologia. Non siamo irresponsabili. Se c’è una crisi la si affronta non su Facebook ma nei tavoli politici”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

18.36 – Renzi: “Voteremo scostamento bilancio e misure anti-Covid”
In Parlamento “voteremo lo scostamento di bilancio, le misure anti-Covid e qualunque sarà il governo, saremo dalla sua parte sul decreto ristori”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.n Parlamento “voteremo lo scostamento di bilancio, le misure anti-Covid e qualunque sarà il governo, saremo dalla sua parte sul decreto ristori”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.

18.35 – Renzi: “Su Recovery passi avanti, inspiegabile no al Mes”
“Sul Recovery passi importanti. Ma resta un grande problema, perché non si prende il Mes? Mes vuol dire più fondi per la sanità, non prenderli per un motivo indeologico è inspiegabile, irresponsabile”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.

18.30 – Renzi: “Emergenza sanitaria non può essere unico elemento per tenere in vita il governo”
“C’è una drammatica emergenza da affrontare ma non può essere l’unico elemento che tiene in vita il governo. Rispondere alla pandemia significa avere desiderio e bisogno di sbloccare i cantieri e agire sulle politiche industriali”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera. “Ci sarà un motivo se l’Italia è il Paese ha il maggior numero di morti e il Pil che crolla”.

18.28 – Renzi: “Se maggioranza vuole affrontare temi lo faccia”
“Se le forze politiche dell’attuale maggioranza hanno voglia di affrontare i temi, lo facciano ma senza rinviare ancora. Senza continui giochi di parole, comunicati roboanti. La democrazia ha delle forme e se non vengono rispettate allora qualcuno deve avere il coraggio di dire che il re è nudo”. Lo ha detto Matteo Renzi in conferenza stampa.

18.27 – Renzi: “No pieni poteri anche per Conte”
“Abbiamo chiesto tre questioni al premier. Il primo è di metodo: non consentiremo a nessuno di avere pieni poteri, abbiamo fatto un governo per non darli a Salvini”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera attaccando “l’utilizzo in modo ridondante delle dirette tv, quello discutibile della delega ai servizi”.

18.25 – Renzi:” Chiediamo rispetto delle liturgie politiche”
“Il re è nudo. Risolviamo i problemi. Pensare di risolvere con un tweet, post o su instagram è populismo. La politica richiede il rispetto delle liturgie della democrazia. Poiché c’è la pandemia occorre rispettare le regole democratiche”. Lo dice Matteo Renzi. “Questo è il punto fondamentale: non giochiamo con le istituzioni, la democrazia non è un reality show dove si fanno le veline. Questo prevede la nostra costituzione che non è una storia su instagram”.

18.24 – Renzi: “Fiducia incrollabile in Mattarella”
“Nell’affermare fiducia incrollabile nel presidente della Repubblica e nel ruolo istituzionale che ricopre, pensiamo che si debbano affrontare tre punti cardine”. Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.

18.22 – Renzi: “Crisi non aperta da Iv, ma aperta da mesi”
“E’ molto più difficile lasciare una poltrone che aggrapparsi allo status quo. Noi viviamo una grande crisi poltica, stiamo discutendo dei pericoli legati alla pandemia. Davanti a questa crisi il senso di responsabilità è quello d risolvere i problemi, non nasconderli”. Lo dice Matteo Renzi in conferenza stampa alla Camera.
“La crisi politica non è aperta da Italia Viva, è aperta da mesi”, aggiunge.

18.20 – Renzi: “Annunciamo dimissioni di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto dal governo”
“Questa conferenza stampa come Iv abbiamo convocato questa conferenza stampa per fare il punto della situazione politica e annunciare le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetta e del sottosegretario Scalfarotto , come da lettera inviata al presidente Conte”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

18.00 – Bettini: “Ci sono condizioni per intesa di fine legislatura”
“Le parole di Conte, dopo l’incontro con il Presidente Mattarella, interpretano lo stato d’animo del Paese. Siamo di fronte a prove terribili. La classe dirigente democratica deve sapersi unire per affrontarle al meglio nell’interesse dei cittadini. Ci sono le condizioni, dopo il buon lavoro con il contributo di tutti sul Recovery Plan, per definire un’intesa di fine legislatura, nei confini dell’attuale maggioranza che in questi mesi ha ottenuto risultati importanti”. Così con un post su Facebook Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, commenta le dichiarazioni del premier Conte al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente Mattarella.

17.17 – Capigruppo M5s: “Servono stabilità e coesione”
“È importante che l’Italia possa contare, soprattutto in questo momento, sulla stabilità del governo e sulla lealtà e disponibilità al confronto delle forze di maggioranza. Su queste basi si può continuare a lavorare a fare il meglio per il Paese. Le parole del presidente Conte sono dunque pienamente condivise dal Movimento 5 Stelle”. Così i capigruppo di Camera e Senato del M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri

17.14 – Orlando (Pd): “Conte dice cose che Pd auspicava”
“Il Presidente Conte ha detto le cose che il PD auspicava per scongiurare una crisi di governo. Una crisi che costituirebbe un gravissimo danno per il Paese. Conte ha ribadito la volontà di rimanere nel perimetro di questa maggioranza e di lavorare per un patto di legislatura. Adesso IV raccolga questo invito. Fermiamo le polemiche, mettiamoci al lavoro nell’interesse dell’Italia. Tutte le nostre energie vanno impegnate per affrontare la crisi gravissima che ci ha colpito e l’emergenza sanitaria che è tutt’altro che alle nostre spalle”. Così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando in una nota.

17.05 – Conte: “Velocità del contagio sta aumentando anche da noi”
“Questa sera dobbiamo prorogare lo stato d’emergenza e anche adottare un decreto legge per rendere il Paese ancora più resistente e resiliente. La velocità del contagio sta aumentando in altri Paese e abbiamo segnali che sta aumentando anche da noi. Le varianti sono molto insidiose”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo

17.00 – Zingaretti: “Massimo impegno per patto di legislatura”
“Massimo impegno per il bene dell’Italia, per creare fiducia e dare certezze alle persone. Per aumentare gli investimenti, creare lavoro, per un’Italia green e digitale. Per dare un futuro migliore ai giovani. Per un patto di legislatura”. Lo scrive su Facebook il leader Pd Nicola Zingaretti.

16.40 – Fico: “Necessario spirito costruttivo”
“In una fase decisiva per il futuro del nostro Paese è necessario uno spirito costruttivo e mettere al centro coesione e collaborazione”. Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico annunciando il percorso parlamentare del Recovery plan. “Con questo percorso ribadiamo la centralità del Parlamento, che già a ottobre aveva esaminato e approvato, primo in Europa, le linee guida del Governo sul Recovery”, conclude.

16.30 – Delrio (Pd): “Bene Conte è tempo di costruttori”
“Bene le parole di Conte sulla maggioranza e sul patto di legislatura. Questo è il tempo dei costruttori”. Lo scrive su Twitter il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio.

16.20 – Marcucci (Pd): “Iv raccolga invito di Conte”
“Le dichiarazioni di Conte sono positive, va rilanciata in tutti i modi questa maggioranza politica. Italia viva raccolga la disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo”. Lo scrive su Twitter il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci.

16.18 – Conte: “Testo del Recovery migliorato grazie a tutte le forze di maggioranza”
“Oggi ho chiesto un colloquio per aggiornarlo del fatto positivo dell’approvazione del Recovery”, il via libera di ieri in Cdm “è un fatto positivo che ci consente di andare avanti in questo progetto”. Così il premier Giuseppe Conte, rientrando dal Quirinale dopo l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il quale “abbiamo parlato anche dello stato di salute della coalizione e dei prossimi passaggi”. “Ringrazio tutte le forze di maggioranza – aggiunge poi – per aver lavorato, rispetto all’originale bozza” il testo del Recovery plan “è migliorato: quando si lavora insieme e in modo costruttivo si ottengono risultati”.

16.16 – Conte a Iv: “Su confronto costruttivo io ci sono sempre”
“Italia Viva lo sa che tutte le volte che ha posto problemi in modo costruttivo e c’è una discussione vera attorno a un tavolo con la volontà di trovare soluzioni troveranno, in me c’è sempre la massima interlocuzione”. Lo dice il premier Giuseppe Conte ai cronisti.

16.15 – Conte: “Confido ci si possa trovare attorno a un tavolo”
“Sto lavorando ad un patto di legislatura e serve uno spirito costruttivo. Confido che ci si possa trovare intorno a un tavolo. Se c’è disponibilità di confrontarsi in modo leale sono convinto si possa trovare il senso di una maggiore e nuova coesione”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo Chigi.

16.14 – Conte: “Avanti solo col sostegno di tutte le forze di maggioranza”
“Il Governo può andare avanti solo col sostegno della coalizione, di tutte le forze della maggioranza”. Una crisi? “Spero di no. Credo che una crisi non sarebbe compresa dal Paese in un moneto in cui ci sono tante sfide che ci attendono”. Così il premier Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti dopo l’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica.

16.13 – Conte: “Responsabili? Serve maggioranza solida”
“Io ho sempre detto che ci vuole una maggioranza solida per portare avanti l’azione del governo”.Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando fuori palazzo Chigi e rispondendo ad una domanda sui cosiddetti “responsabili”.

16.12 – Conte: “Senza Iv mi dimetto? Spero non si arrivi a questo”
“Spero che non si arrivi a questo”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parlando fuori palazzo Chigi a chi gli chiede se si dimetterebbe senza il sostegno di I

16.11 – Conte: “Lavorerò fino all’ultimo per rafforzare coalizione”
“Io fino all’ultima ora lavorerò per rafforzare la coalizione. L’interesse dei cittadinoi viene prima di tutto”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte.

15.45 – Mattarella ha chiesto di “uscire velocemente dall’incertezza”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è salito al Quirinale per riferire sulle decisioni del Consiglio dei ministri di ieri e sullo stato dei rapporti della coalizione. Il presidente Mattarella ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza, a fronte dell’allarmante situazione causata dalla pandemia. Lo si e’ appreso al Quirinale.

15.30 – Il colloquio Conte-Mattarella terminato da pochi minuti
Il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il colloquio è terminato da pochi minuti e il presidente del Consiglio sta per rientrare a palazzo Chigi.

15.05 – Conte al Quirinale: “Incontro interlocutorio”
Il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo si apprende da fonti di maggioranza che fanno sapere che si è trattato di un incontro interlocutorio.

15.00 – Marcucci (Pd): “Condizioni per andare avanti con Conte-Renzi fino al 2023”
“La priorità è partire dalla maggioranza che esiste, dal presidente del Consiglio che è in carica. Ci sono ancora le condizioni per rilanciare l’azione di governo che ci porti alla fine della legislatura e credo che anche Italia viva debba essere della partita. Accentuare i toni di questa crisi è stato sbagliato da parte di tutti”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, al fattoquotidiano.it

14.30 – Il centrodestra si raduna alle 18
Vertice di centrodestra oggi alle 18 alla Camera per fare il punto sulla situazione della crisi di governo. Con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, ci sarà anche il leader di Cambiamo, Giovanni Toti, Maurizio Lupi per Noi per l’Italia e Lorenzo Cesa per Udc.

14.25 – Ex M5s De Falco: “Responsabili? Sono una dozzina”
Quanti potrebbero essere i responsabili? “Pare siano una dozzina, un pò dappertutto, anche in Forza Italia”. Lo dice il senatore Gregorio De Falco a Un Giorno da Pecora. Cosa dovrebbe succedere perché appoggi il governo? “Innanzitutto fare più tamponi, senza appuntamento, a prezzo calmierato in tutta Italia. Se si ragionasse in questi termini ci si può pensare, basta prendere un impegno in sede istituzionale. Se il governo Conte dà prova di guardare oltre il proprio naso, vediamo – ha detto De Falco – il mio no non è pregiudiziale”.

14.22 – Ex M5s De Falco: “La moglie di Mastella mi ha chiesto di fare parte dei responsabili”
“La moglie di Mastella, qualche giorno fa, mi ha cercato chiedendomi di far parte di un gruppo di Responsabili per sostenere Conte”. Lo dice il senatore Gregorio De Falco a Un Giorno da Pecora. “Se mi hanno offerto dei posti? Non si sono permessi, mi sarei adirato!”, dice ancora.

14.20 – Conte a operai Whirlpool: “Crisi sarebbe incomprensibile”
La crisi di governo in questo momento sarebbe “incomprensibile”. E’ quanto ha sottolineato, a quanto si apprende, il premier Giuseppe Conte incontrando il gruppo di lavoratori della Whirlpool giunti a Palazzo Chigi per consegnare il calendario “Sulla nostra pelle”. Nel corso dell’incontro la delegazione ha sottolineato al capo del governo come una crisi, in questo momento, sia insostenibile per il Paese

14.15 – Fonti Italia viva: “Spiragli? Si sono scordati di avvisarci”
“Si sono scordati di avvisarci”. Lo dicono fonti molto autorevoli di Italia viva a proposito di quanto fatto trapelare da fonti di governo su uno spiraglio che si starebbe aprendo nel braccio di ferro tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi e nella crisi di governo. “Lo ha detto Casalino”, è la valutazione telegrafica che trapela da Italia viva.

14 – Migliore (Iv): “Dimissioni? Non abbiamo ancora deciso”
In merito alle dimissioni delle ministre di Italia Viva dal Governo “non abbiamo ancora deciso”. Così il parlamentare di Italia Viva, Gennaro Migliore, a Un Giorno da Pecora.

13.30 – Adnkronos: “Si apre spiraglio, soluzione Conte-Renzi più vicina”
Si apre uno spiraglio nel braccio di ferro tra il premier Giuseppe Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti di governo, la soluzione alla crisi, ormai data per scontata, sembra a un tratto più vicina, grazie al lavoro dei pontieri che si stanno spendendo per uscire dal pantano. In prima linea per evitare lo showdown, raccontano, ci sarebbero anche il segretario dem Nicola Zingaretti e il ministro agli Affari esteri Luigi Di Maio. Iv, viene spiegato, aspetta un segnale, un atto da parte del premier prima delle 17.30, quando Renzi terrà la sua conferenza stampa. Per ora Palazzo Chigi starebbe lasciando lavorare le forze di maggioranza, un incontro con i leader -che molti vorrebbero- non è ancora in agenda. Ma chi è impegnato in prima linea nella soluzione assicura che sono stati fatti grossi passi in avanti per scongiurare la crisi.

13.15 – Alle 18 vertice del centrodestra
Si dovrebbe tenere alle 18 di questo pomeriggio alla Camera (probabilmente presso la Sala Salvadori) un vertice del centrodestra per fare un punto sulla situazione della crisi di governo. Tra i partecipanti Giorgia Meloni (Fdi), Matteo Salvini (Lega) e Antonio Tajani (Fi) oltre a Maurizio Lupi (Nci) e una delegazione di Cambiamo!.

13 – Grillo precisa: “E’ sottinteso che il governo dev’essere di Conte”

12. Grillo rilancia la lettera del deputato M5s Trizzino: “Patto tra i partiti costruttori”
Il cofondatore del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, ha condiviso su Facebook la lettera aperta rivolta ai partiti di maggioranza e opposizione firmata dal deputato M5s Giorgio Trizzino. Nella lunga missiva il pentastellato scrive: “Non può esistere in questo momento una distinzione tra maggioranza e opposizione perché tutti i rappresentanti del popolo devono contribuire uniti a sostenere, in uno dei momenti più bui della sua storia, il Paese. Nessuno cerchi scusi o pretesti per sottrarsi a questa grande responsabilità o ancor peggio faccia in questo momento biechi calcoli elettorali sul proprio futuro”. Dunque, è l’invito, “stiliamo insieme un patto tra tutti i partiti e lavoriamo per la ricerca di un obiettivo condiviso che altro non può essere che la ricerca del bene comune per il Paese e colmiamo quel vuoto e la disaffezione che la politica ha lasciato in questi anni nell’animo degli italiani”.

11.35 – Zingaretti: “Si faccia di tutto per riprendere il dialogo, patto è possibile”
“Ottimo risultato di tutti il via libera alla bozza del Recovery Plan. Ora bisogna correre e non pregiudicare il lavoro. Si faccia di tutto per riprendere il dialogo, il confronto nella maggioranza, per trovare una soluzione alla crisi e affrontare con responsabilità i prossimi decisivi passaggi come lo scostamento di bilancio e i ristori economici alle imprese”. Così in una nota il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Si lavori come abbiamo insieme deciso al patto di legislatura in tempi certi e brevi con buonsenso e facendo prevalere il bene comune e la buona politica. Si può fare”.

10.30 – Capogruppo M5s Licheri: “Responsabili? No, responsabilità”
“Ben vengano i responsabili? No, piuttosto direi ben venga la responsabilità”, dice all’Adnkronos Ettore Licheri, capogruppo del M5S a Palazzo Madama.

10.15 – Italia viva ha sottoscritto la risoluzione di maggioranza alla Camera su comunicazioni di Speranza
C’e’ anche la firma di Italia viva nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, che sara’ votata dalla Camera. Il testo non e’ stato sottoscritto dai presidenti di gruppo, ma dai capigruppo di Pd, M5s, Iv e Leu in commissione Affari sociali di Montecitorio. Come aveva assicurato ieri Matteo Renzi, Italia viva sosterra’ le nuove misure anti Covid che il governo si appresta a varare e che sono state illustrate in Aula da Speranza.

10.10 – Speranza: “Lasciamo fuori dalle polemiche politiche la campagna di vaccinazione”
“Lasciamo fuori dalla polemiche politiche la campagna di vaccinazione. Lo dico con lo stesso spirito alle forze politiche di maggioranza e opposizione. E’ troppo importante l’obiettivo per macchiarlo con polemiche inutili, che fanno male a tutti. unità, unità, unità. Il successo della campagna è il successo del paese, non alimentiamo polemiche autolesioniste”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa alla Camera sulle ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica.

10.05 – Di Maio: “Tutti facciano un passo indietro per amor di Paese”
“Ieri sera abbiamo approvato il piano da 209 miliardi Di euro del Recovery plan con il quale avvieremo la ricostruzione: l’Italia deve ripartire. Lo ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Servono serietà e responsabilità in questo momento storico. Tutti facciano un passo indietro per amore del Paese. Bisogna essere pragmatici e concreti. Parliamo di risorse per fronteggiare la pandemia, Di aiuti per chi fatica dalla mattina alla sera, Di pensioni, Di anziani, parliamo Di chi e’ stato colpito ingiustamente dalla crisi come imprese e lavoratori. La vera crisi la stanno vivendo gli italiani, non la politica”, ha scritto il ministro.

10 – Amendola: “E’ un momento in cui bisognerebbe ascoltare il Paese”
“E’ un momento in cui bisognerebbe ascoltare il paese, l’interesse generale della nazione e muoversi di conseguenza. C’e’ un metodo, quando ci si siede si dialoga, si ascolta, si migliorano le posizioni”. Lo ha detto il ministro per gli affari europei Enzo Amendola, rispondendo ad una domanda sulla crisi su Rainews.

9.45 – Comunicazioni del ministro Speranza alla Camera (la diretta)

9 – Confermata la conferenza stampa di Renzi
La conferenza stampa di Matteo Renzi con le ministre Teresa Bellanova e Paola Bonetti ed il sottosegretario Scalfarotto avrà luogo oggi alle 17.30 presso l’auletta dei gruppi alla Camera. Lo rende noto Italia viva. Come già annunciato in quella sede Renzi trarrà le sue conclusioni rispetto alla crisi di governo.

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