Trash-Chic

Mostro da laboratorio o sappiamo ancora poco degli anticorpi Covid? Vi racconto la mia esperienza

Ma  il virus si sta davvero addomesticando? Una sola certezza è che sappiamo sempre meno. E come sarà l’anno che verrà?

Lo avete letto anche voi, gli anticorpi durano la variabile di tre a sei mesi. Invece sono quasi dieci mesi che il mio scudo di anticorpi funziona e continua a proteggermi. Come già scrissi chi passa un inverno senza un colpo di tosse, uno starnuto o un indolenzimento muscolare?
Invece erano i sintomi della subdola bestiaccia, mi ero contagiata nella prima ondata in Engadina a fine febbraio. Ma ancora non lo sapevo.
A fine maggio mi sottopongo al test sierologico in Svizzera più per curiosità e per documentare l’inefficienza milanese dove c’erano liste d’attesa kilometriche.
A settembre comincio le riprese di un reality show, per 3 mesi, per esigenze televisive mi sottopongo a una serie di tamponi naso/faringeo e a un paio di pungi/dito ( il test ultra rapido), mi lascio trapassare da aghetti e cannule fastidiosissime. Identico il risultato: negativa al virus.

Sono abituale donatrice di sangue per l’ Avis, lo dono a luglio, lo ridono a dicembre. Mi telefonano dall’ospedale Cardarelli dove le sacche del mio plasma sono state dirottate. Identico il risultato: ho ancora gli anticorpi. Accipicchia, immagino che appartengono alla stessa corazza anti/contagio che da fine febbraio mi sono “cucita” addosso. Mi sento un po’ gladiatore, un po’ una che ha avuto un c..lo della madonna. Un po’ mostro da laboratorio.
Che differenza c’è tra i miei anticorpi, produzione in proprio, e quelli monoclonali ?

Leggo che i secondi sono molecole biologiche create in laboratorio simili a quelle di difesa prodotte quando siamo infettati o vaccinati, e quindi in grado di riconoscere il virus e neutralizzarlo. Possono avere una funzione terapeutica, come farmaco, se utilizzate all’inizio dell’infezione in modo tale da limitarne la gravità. Oppure una funzione protettiva temporanea, della durata di qualche mese. Solo? La buona notizia è che saranno sperimentati anche allo Spallanzani di Roma nel primo trimestre del 2021.

E mentre la ricerca continua sulla (ill) limitata durata dell’immunità, come sarà “L’anno che verrà ”? Porterà una trasformazione E tutti quanti stiamo già aspettando Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno… cantava Lucio Dalla. Sarà così? Miglior profeta non solo degli economisti, ma soprattutto dei tanti virologi che si sono distinti in questa gara a chi ci azzecca meno. Fino a pochi mesi fa, la maggior parte di loro non concordava su nulla, a eccezione del fatto che ci sarebbero voluti almeno un paio d’ anni per avere un vaccino contro il Covid-19. Invece dopo solo undici mesi, la disponibilità di vaccini consente di confidare in un probabile ritorno alla normalità nel corso del 2021.

Intanto donate, donate il sangue (vi spetta gratis anche il test sierologico), mezzo litro su circa 5/6 litri del nostro sistema circolatorio si rigenera in brevissimo tempo. Un piccolo gesto di grande umanità che può salvare una vita. E la faccia vi si allargherà di un mezzo sorriso mentre raccogliete battute che sembrano uscite dalla scuola eduardiana: “Si son pigliate tutt’ cose. Nun me resta che due gocce de ‘sto sangue…”.

Pagina Facebook di Januaria Piromallo