Calcio

Domeniche bestiali – Il nuovo Don Camillo è piemontese: pur di far giocare i ragazzini all’oratorio scomoda i Patti Lateranensi

La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa. In questa puntata il sacro e il profano si scontrano a Chivasso, cani da riporto e l'allenatore squalificato per insulti a un suo giocatore

Nell’ultimo episodio di Domeniche Bestiali siamo entrati a gamba tesa sulla decisione del sindaco di Fossano, in provincia di Cuneo, che aveva vietato ai ragazzini di giocare a pallone in piazza, per strada e nei parchi: oggi sempre dal Piemonte arriva una storia che va in senso decisamente opposto, col pallone che si vorrebbe utilizzabile sempre ma non come piacerebbe a noi…e che per questo un’entrataccia pure la merita. Ma parliamo anche finalmente di calcio giocato: chi dice che il nemico è sempre l’avversario? E poi anche un caso raro: un furto in un campo da calcio che finisce con un gesto che fa contenti tutti. Infine ringraziamo un illustre fan di questa rubrica.

PATTI LATERANENSI
Da queste parti vogliamo che i ragazzini giochino a pallone ovunque, e quando si palesa il bucapalloni di turno, che sia il sindaco di Fossano o il vicino armato di forbici, spernacchiamo con enfasi…ma che per farli giocare si scomodino i patti lateranensi pure è meritevole di pernacchio. Siamo sempre in Piemonte, a Chivasso: qui i vigili si sono visti costretti a multare l’oratorio perché i bimbi giocavano nel campetto nonostante la normativa anticovid, che lo impedisce. Il parroco però, coadiuvato da un avvocato ha addirittura invocato i Patti Lateranensi, in base ai quali “il Dpcm non può in alcun modo derogare alle norme relative agli accordi Stato-Chiesa, con la conseguenza che l’organizzazione dei locali dell’oratorio non sono soggetti alle sue disposizioni, ma neppure gli agenti della polizia locale potevano elevare sanzioni”. Più esagerato di uno stopper di terza categoria che tenta di uscire dalla sua area palla al piede in dribbling.

LIVERAAAAANI
La ricordate l’imitazione che Crozza faceva di Serse Cosmi? Sempre desideroso di spaccare la gamba ai suoi (in particolare a Liverani ai tempi del Perugia) in caso di “crosse” sbagliato. Ecco, lo stesso deve aver fatto il mister de L’Aquila 1902 Montevarchi, Malotti, squalificato per una giornata per “aver rivolto gesti ed espressioni minacciose all’indirizzo di un proprio calciatore“. Sì, il calciatore in questione deve proprio aver sbagliato “er crosse”.

UN FURTO FINITO BENE
Di solito nel calcio si accusano gli avversari di furto, in questo caso il ladro era un bel cagnolone. Era accaduto in Bolivia, durante il match di serie A tra The Strongest e Potosì un allegro cucciolone aveva fatto invasione di campo rubando anche uno scarpino a un calciatore. Ebbene: Raul Castro, centrocampista dei The Strongest e della nazionale, appurato dopo la gara che il “ladro” sarebbe finito in un canile non ci ha pensato su due volte e lo ha adottato. Naturalmente addestrando il cucciolo a entrare in campo per rubare scarpini agli avversari che superano il padrone in dribbling.

GRAZIE RENATO
Non poteva non essere un fan di Domeniche Bestiali Renato Portaluppi, ieri amatissimo, decisamente amatissimo, calciatore della Roma, oggi mister del Gremio in Brasile. Ebbene, Renato per offrire il suo tributo alla nostra rubrica ha iscritto anche il suo nome nella saga dei mister che fermano i calciatori avversari. Inaugurata da un dirigente del Palinuro che si era lanciato sull’attaccante che correva solo verso la porta, proseguita da un altro nostro fan, mister Raffaele del Catania Renato ha voluto mostrare il suo gradimento per il genere. Nel match tra il suo Gremio e il Fortaleza, infatti, ha strattonato e fermato un calciatore avversario, finendo ammonito. Grazie Renato.