Gli investimenti nel settore immobiliare riprenderanno prima del previsto: già dal 2022 torneranno ai livelli pre-Covid
Buone notizie sul fronte immobiliare: secondo gli esperti si intravedono segnali di ripresa negli investimenti, che già a partire dal 2022 torneranno ai livelli pre-Covid non solo in Italia, ma in tutta Europa. I motivi di questo ottimismo sono stati spiegati di recente dal blog di Immobiliare.it. Vediamoli insieme.
Lo studio pubblicato dalla società di consulenza immobiliare Cbre parla di una ripresa più veloce del previsto sul fronte degli investimenti nel mattone. Il motivo è duplice: da una parte, a livello macroeconomico, i tassi di interesse rimarranno bassissimi ancora per diversi mesi e le banche manterranno politiche monetarie a supporto della popolazione. Inoltre il Pil della zona euro, dopo la contrazione del 2020, dovrebbe risalire di oltre 4 punti percentuale già nel 2021. Dall’altra il vaccino permetterà di allentare le misure restrittive e favorirà la compravendita di abitazioni e immobili in generale, soprattutto se si proseguirà con ritmo sostenuto nella sua diffusione.
Cbre si mostra ottimista anche per quanto riguarda la trasversalità della ripresa che, seppure con tempi e modalità differenti, dovrebbe riguardare la maggior parte degli asset immobiliari. I settori più resilienti, ovvero logistica e multifamily, continueranno a registrare ottime performance specie nei mercati principali, ma anche il comparto che ha più sofferto della pandemia, ovvero quello degli uffici (che ha segnato un -40% in 9 mesi), dovrebbe riprendersi già a partire dai prossimi mesi. Gli investitori, però, punteranno soprattutto su posizioni centrali e soluzioni all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.