LA GIORNATA ORA PER ORA - La maggioranza prova a cercare in Parlamento voti per rimanere in piedi senza Iv che prova a rimettersi in gioco (ma dà l'impressione dell'azione di disturbo). Zingaretti al premier: "Allargare maggioranza in Parlamento". Ma la presidenza del Consiglio esclude che si torni a discutere con chi ha portato alla rottura
Da una parte nasce una “casa” per i “costruttori” in Senato che potrebbe ospitare chi vuole tenere in piedi il governo Conte 2, nonostante lo strappo dei renziani. Dall’altra Italia Viva che, due giorni dopo le dimissioni delle sue ministre, vorrebbe far ripartire non si sa bene quali trattative. Un atteggiamento stampigliato in replica da Elena Bonetti, Davide Faraone, Luciano Nobili, “se c’è uno scatto di responsabilità”, “se Conte scioglie i nodi”, “se si affrontano le questioni nel merito”) certificato come linea ufficiale a fine giornata Matteo Renzi in persona, nell’ennesima intervista tv: “Italia viva è sempre stata disponibile a una discussione senza veti e senza impiccarsi a un nome, perchè la situazione è gravissimaù”. Ed è per questo che questi messaggi sono respinti da Palazzo Chigi che in serata ha sottolineato una volta di più che è “escluso assolutamente” un ritorno con Matteo Renzi, linea che è stata ribadita – dopo ieri – anche dai due principali partiti dell’alleanza, Pd e M5s.
Intanto è nato un nuovo gruppo parlamentare: si chiama Maie-Italia23 ed è la nuova denominazione del Movimento degli italiani all’estero. “Serve per costruire uno spazio politico che ha come punto di riferimento Giuseppe Conte“, dice il senatore Ricardo Merlo, presidente del Maie e sottosegretario agli Esteri. Come anticipato dal Ilfattoquotidiano.it, quindi, è questo il nuovo contenitore che ospiterà i senatori utili alla maggioranza per sopperire all’addio dei renziani. “Non cerchiamo responsabili – mette le mani avanti Merlo – ma costruttori, a cui l’unica cosa che offriamo è una prospettiva politica per il futuro, per poter costruire un percorso di rinascita e resilienza, nell’interesse dell’Italia, soprattutto in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo”.
Un’operazione spalleggiata dal Pd, con il segretario Nicola Zingaretti che torna a ribadire la necessità di “allargare la maggioranza” per evitare il voto e il “risorgere degli alleati di Trump”. “Noi abbiamo segnali di attenzione da molti parlamentari – aggiunge il vice di Zingaretti Andrea Orlando a SkyTg24 – e vediamo se questo consente di mantenere la maggioranza al governo. Vediamo, c’è sempre un poco di tattica psicologica”. La partita decisiva si sta giocando nei corridoi del Senato, dove i parlamentari di Italia viva hanno annunciato di volersi “astenere” al voto di fiducia di martedì dopo che per tutto il giorno sono arrivati cenni di disponibilità al dialogo. Forse con l’obiettivo di tornare in campo e salvare il salvabile, forse per compattarsi e fermare i transfughi. Le risposte di una parte della maggioranza, però, sono state gelide. Per Di Maio e Di Battista l’opzione di riaprire le trattative con Renzi è fuori discussione. E anche se il vicesegretario dem Orlando mette le mani avanti (“Mai dire mai in politica”), all’ora di cena fonti vicine a Palazzo Chigi hanno escluso “assolutamente” un possibile ritorno di fiamma con l’ex alleato. Un modo per dare supporto a chi, in queste ore, sta cercando di allargare la truppa dei “costruttori” e per placare i malumori di registi a distanza come Mastella, innervosito dall’atteggiamento di Italia viva e di una parte del Pd. “Nessuno faccia scherzi. Non siamo i polli di “Renzi”. Attenti cari Conte e Zingaretti, lunedì potreste avere sorprese. Noi siamo responsabili ma non fessi”. Dal canto suo Renzi teme che alla fine Conte possa essere supportato anche da membri del suo partito. E in effetti c’è il primo tentennamento di un renziano. Si tratta di Leonardo Grimani., che all’Adnkronos dice: “Io tra i costruttori? Ad oggi no, ma sto facendo valutazioni di coscienza“.
Zingaretti: “In questo anno e mezzo molti errori, non accettare tutto”- Il segretario del Pd, da parte sua, ha partecipato all’assemblea dei deputati dem per dire che la “parlamentarizzare non è una sfida, ma una necessità e un passaggio delicato collocato nella sede appropriata, che è il Parlamento”. L’obiettivo del segretario è “tutelare la legislatura fino a quando sarà possibile, ed evitare le elezioni anticipate, e impedire il paradosso che nel momento in cui in America vince Biden, si corra il rischio che gli alleati di Trump risorgano non sulla base di un’iniziativa ma di un errore”. Zingaretti ha spiegato ai suoi gli stessi concetti esplicitati da Franceschini: “In maniera aperta e trasparente ci si rivolge al Parlamento perché si possa definire un profilo di un allargamento possibile della maggioranza che, come detto a Conte, deve avvenire però dentro uno schema di garanzia dei contenuti e un profilo politico che dovrà essere costruito. Questa è la condizione massima per salvaguardare la legislatura e dare una prospettiva a una stagione di rinnovamento che vogliamo continuare: purtroppo tutti i nodi della verifica sono ancora sul tappeto”. Se da un lato blinda l’esecutivo attuale, però, dall’altro Zingaretti alza la posta in vista di un possibile rimpasto. “Con la stessa nettezza con cui ho elogiato i risultati, in questi anno sono stati commessi anche molti errori e ci sono state molte lentezze. Il non rispetto a volte di punti fondativi del programma, il ritardo con cui sono stati rispettati, la vicenda del pacchetto istituzionale proposto in agosto 2019 perchè accettammo il taglio dei parlamentari in cambio di impegni che non ci sono stati. Per questo dico che oggi non possiamo accettare tutto, abbiamo già dato da questo punto di vista”. Va detto che tra gli impegni non rispettati c’era anche la legge elettorale, considerata uno dei “correttivi” al taglio dei parlamentari, che però fu bloccata dall’opposizione dei renziani, contrari a una soglia di sbarramento troppo alta. Oltre all’eventuale ritorno di parlamentari di Italia Viva nel Pd o comunque nel centrosinistra con cui sono stati eletti, l’altra chiave di volta resta un eventuale avvicinamento dell’Udc. Quella che si evoca, insomma, è la “coalizione Ursula” anche se ovviamente con le forme italiane, cioè l’unione delle forze politiche che hanno eletto Von der Leyen presidente della commissione Ue: oltre a Pse e M5s c’era anche il Ppe. “Io personalmente, da sola, nella maggioranza, lasciando l’opposizione dove ho fatto tante battaglie, non andrei – dice la senatrice Paola Binetti – Ma se tutto il mio gruppo, l’Udc, con un piano e un progetto politico articolato e condiviso con questa maggioranza, decidesse di sostenere questa fase della legislatura, io mi sentirei di collaborare, anche nell’eventualità di una nuova maggioranza”. Le trattative, insomma, sono in corso.
Renzi: “Mi è mancata la sponda del Pd” – In queste ore, quindi, gli occhi sono tutti puntati sui 18 senatori d’Italia viva, dopo che Riccardo Nencini – l’uomo che ha concesso a Renzi di avere un gruppo autonomo – è uscito allo scoperto annunciando l’intenzione di restare in maggioranza. Il suo sarà un voto fondamentale visto che non sembra più possibile alcun tentativo di ricucire con Italia viva. Ieri Pd e Movimento 5 stelle hanno chiuso la porta a una qualsiasi riammissione dei renziani. L’ex premier, intervistato da La Stampa, confessa che con la sponda del Pd avrebbe vinto: “Mi è mancato un pezzo“. Il segretario Nicola Zingaretti però lo ha definito “inaffidabile“. Renzi contrattacca: “Ho utilizzato verso Conte parole molte più gentili di quelle che usava Zingaretti su di lui nei nostri colloqui privati. Evidentemente ha cambiato idea. Capita a tutti”. La mossa di Conte, che è pronta a cercare in aula una nuova maggioranza, potrebbe far naufragare la strategia del leader di Italia Viva per una trattativa dall’esterno.
Di Maio: “Costruttori anche in Iv”. Dietrofront della mini-fronda M5s – E a prendervi parte è anche il Movimento 5 stelle, con il ministro Luigi Di Maio che si dice certo che “ci siano dei costruttori anche tra i parlamentari di Italia Viva. Credo che se Conte si presenta in parlamento per spiegare il nostro progetto per i prossimi due anni, ci saranno tante persone che vorranno condividerlo. E penso che, al di là delle persone, questa sia l’occasione per rilanciare l’azione di governo”, ha dichiarato a Otto e mezzo su La7, dicendosi “ottimista”. L’ex capo politico del Movimento torna però a escludere che sia possibile tornare con Renzi. “Non vedo con quali presupposti dopo che avevamo lavorato insieme per migliorare il Recovery plan e poi Renzi ha scelto di alzarsi dal tavolo e di sedersi da solo e far dimettere i suoi esponenti nel governo”, spiega. “Anche se domani ci fosse l’ipotesi di tornare insieme, mi chiedo con quale spirito possa accadere, visto lo show down che ha fatto, accusando addirittura il premier di aver rappresentato un vulnus democratico“.
LA CRONACA ORA PER ORA
21.04 – Fonti vicine a Conte: “Escluso un ritorno con Renzi”
È “escluso assolutamente” un ritorno con Matteo Renzi. Lo affermano fonti vicine al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, interpellate sulle parole di apertura arrivate da Italia viva rispetto alla possibilità di ricucire con la maggioranza.
20.07 – Di Maio: “Con governo posticcio meglio il voto”
“Io presidente del Consiglio? Questa cosa affiora ogni volta che si vuole mettere zizzania. E’ una cosa che si fa circolare per avere la scusa per non dare la fiducia martedì a Conte in Senato. Io non solo gli sono leale, ma sto anche lavorando con tutti gli altri ministri per superare questo momento difficile. Poi è ovvio che se dobbiamo mettere insieme un governo posticcio o precario, allora sono io a dire che è meglio andare a votare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
19.52 – Di Maio: “Costruttori anche in Italia viva”
“Io credo che ci siano dei costruttori anche tra i parlamentari di Italia Viva. Credo che se Conte si presenta in parlamento per spiegare il nostro progetto per i prossimi due anni, ci saranno tante persone che vorranno condividerlo. E penso che, al di là delle persone, questa sia l’occasione per rilanciare l’azione di governo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, dicendosi “ottimista”.
19.50 – Di Battista: “Occasione per messa funebre al renzismo”
“Questa è l’occasione per toglierci dalle scatole definitivamente il renzismo, il Movimento non la deve perdere, certi personaggi si trattano senza pietà, abbiamo l’occasione per fargli perdere anche il gruppo parlamentare: benissimo. Io non faccio lo schizzinoso: Renzi val bene una messa e la sua è una messa funebre”. Così Alessandro Di Battista in un’intervista con Tpi.it. “Renzi vuole un governo tecnico e io sono contrario perché credo ne primato della politica sui tecnici”.
19.49 – Di Maio: “Tornare con Renzi? E’ inaffidabile”
“Di nuovo con Renzi? Non vedo con quali presupposti dopo che avevamo lavorato insieme per migliorare il Recovery plan e poi Renzi ha scelto di alzarsi dal tavolo e di sedersi da solo e far dimettere i suoi esponenti nel governo. Anche se domani ci fosse l’ipotesi di tornare insieme, mi chiedo con quale spirito possa accadere, visto lo showdown che ha fatto, accusando addirittura il premier di aver rappresentato un vulnus democratico. Per questo credo che, per quanto riguarda i rapporti con Renzi, sia difficile fare affidamento sulla sua parola”. Lo ha detto il ministro Luigi Di Maio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
19.48 – Comincini (Iv): “Ci asterremo. Sediamoci al tavolo e ricominciamo”
“Io e tutti gli altri colleghi di Iv siamo interessati a garantire un governo con una maggioranza stabile, con un patto di legislatura nel perimetro dell’attuale maggioranza. Come gli altri colleghi di Iv mi asterrò per dare il segnale che vogliamo essere utili al Paese e a questa maggioranza, che non ha bisogno di numeri raccogliticci”. Lo dice all’Adnkronos il senatore di Italia Viva Eugenio Comincini. “C’è bisogno – prosegue il parlamentare renziano – che tutti facciano dei passi nella direzione di una positiva riconciliazione”.
19.00 – M5s: “Al lavoro per il bene del Paese”
“Stiamo assistendo ad una crisi di governo incomprensibile agli occhi degli italiani. In un momento così delicato per il Paese bisogna pensare a lavorare, a testa bassa, per investire al meglio le risorse del Recovery Plan – con cui si disegnerà l’Italia del futuro – e per dare risposte concrete ai cittadini. Eppure c’è chi, in maniera irresponsabile, ha deciso incredibilmente di sfasciare tutto dimostrando di non volere gli interessi del Paese. Dal canto nostro, continuiamo il nostro impegno per fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica, oltre ad esprimere piena fiducia nel presidente Conte. Avanti con lui”. Lo dichiarano in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Difesa.
18.59 – Casini: “Maggioranza ripassi il concetto di ‘vittoria di Pirro'”
“Stamattina ho riletto alcune belle pagine della storia antica da cui prese origine il concetto di “vittoria di Pirro”. Suggerisco un ripasso attento del tema ai protagonisti dell’attuale maggioranza!”. Lo scrive Pier Ferdinando Casini su Instagram.
18.16 – Buccarella (ex M5s) aderisce a Maie-Italia23
Maurizio Buccarella, senatore del Gruppo Misto, annuncia il suo ingresso nella componente Maie-Italia23, “perché è necessario dare una chance a quei parlamentari che vogliono continuare a costruire con Conte un’Italia nuova, moderna, che guardi al futuro”, spiega il senatore. “E’ quindi importante – aggiunge – aprire la strada ad altri senatori che abbiano la stessa volontà di costruire e realizzare quindi una formazione, un nuovo gruppo parlamentare che auspicabilmente possa avere una propria identità e consistenza, per dare sostegno all’azione politica del governo e del presidente Conte”.
17.47 – Il renziano Grimani: “Io responsabile? Ad oggi no, ma sto valutando”
“Sto facendo valutazioni di coscienza ma non sono un responsabile ad oggi. Penso che vada ricostruito il perimetro della maggioranza uscente prima possibile anche dopo il passaggio parlamentare. Per quello lavorerò fino all ultimo istante utile”. Lo dice all’Adnkronos il senatore di Italia Viva Leonardo Grimani. L’esponente di Iv esclude, ad ogni modo, un suo possibile approdo nella componente dei ‘costruttori’ Maie-Italia23: “Non credo a progetti velleitari. No, non è il mio approdo”.
17.21 – Mastella: “Non siamo fessi, nessuno pensi di recuperare Renzi alle spalle dei responsabili”
“Nessuno pensi di recuperare il dialogo con Renzi alle spalle dei ‘responsabili’. Se prima l’area di Governo era composta dai quattro partiti più alcuni responsabili, oggi l’area è fatta dai tre partiti più i responsabili, cui si aggiunge Italia Viva. Peraltro, sul piano elettorale, i ‘responsabili’ hanno la stessa quantità di consensi di Italia Viva. Nessuno faccia scherzi. Non siamo i polli di Renzi. Attenti cari Conte e Zingaretti, lunedì potreste avere sorprese. Noi siamo responsabili ma non fessi. Il figliuol prodigo ritorna. Nessun vitello grasso. Alcuni di noi sono a dieta”. Lo afferma Clemente Mastella.
17.00 – Ex M5s Martelli: “Non sarò tra i responsabili”
Il senatore Carlo Martelli, ex M5S, si tira fuori dalla caccia al responsabile. “Io tra i ‘costruttori’? Non c’è niente di vero. Non aderirò alla componente Maie-Italia23”, spiega il parlamentare, interpellato dall’Adnkronos. Quindi non voterà la fiducia al governo Conte? “Esattamente”, risponde.
16.55 – Italia viva va verso l’astensione
Italia viva va verso l’astensione nel voto in Aula di lunedì e martedì sulle comunicazioni del premier Conte. L’astensione è l’orientamento anticipato da Matteo Renzi in un’intervista e su cui dovrebbero confrontarsi nei prossimi giorni i gruppi di Iv. In casa renziana in queste ore si è diffusa la convinzione che i numeri della maggioranza al Senato, senza i 18 di Italia viva, siano tra i 150 e i 152. “A questo punto ci domandiamo – dice una fonte qualificata di Iv – se Conte cercherà comunque la spallata”.
16.54 – Buccarella: “Orientato ad aderire ai ‘costruttori’
“Sono favorevolmente orientato ad aderire alla componente Maie-Italia23”, dice il senatore Maurizio Buccarella, ex M5S, parlando con l’Adnkronos.
16.40 – Merlo: “Su voto martedì siamo molto ottimisti”
Se martedì ci saranno i numeri per il governo Conte? “Noi siamo ottimisti ma lo decideranno i colleghi”. A parlare, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è il sottosegretario agli Esteri e senatore Ricardo Merlo.
16.05 – Pacifico (Misto): “Né leghista, né responsabile. Voterò contro Conte”
“Sono voci di corridoio. Questo mercato delle vacche non lo capisco: confermo che non darò il mio voto al Conte Ter, sono nel gruppo Misto e per il momento non sto nella Lega”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, la senatrice del gruppo Misto Marinella Pacifico. Quindi martedì voterà contro la fiducia a Conte. “Certo, e mi auguro ci possa essere una maggioranza alternativa che rispecchi la volontà popolare”.
15.45 – Zingaretti a Conte: “Allargare maggioranza”
“In maniera aperta e trasparente ci si rivolge al Parlamento perché si possa definire un profilo di un allargamento possibile della maggioranza che, come detto a Conte, deve avvenire però dentro uno schema di garanzia dei contenuti e un profilo politico che dovrà essere costruito”. Lo dice il segretario Nicola Zingaretti ai deputati Pd. “Questa è la condizione massima per salvaguardare la legislatura e dare una prospettiva a una stagione di rinnovamento che vogliamo continuare: purtroppo tutti i nodi della verifica sono ancora sul tappeto”. Serve un “forte impianto di innovazione e di definizione di un programma di legislatura
15.30 – Buccarella: “Io nel Maie? Sto valutando”
Io tra i ‘costruttori’ della componente Maie-Italia23? Sto valutando se aderire”, dice all’Adnkronos il senatore del Gruppo Misto Maurizio Buccarella, ex M5S. La nascita della nuova componente – che si candida a diventare il contenitore dei ‘responsabili’ a sostegno del governo Conte – è stata annunciata oggi dal sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo. Sono per ora iscritti al Maie, oltre a Merlo, i senatori Adriano Cario, Saverio De Bonis e Raffaele Fantetti, presidente dell’Associazione Italia23 che ha dato il nome alla neonata ‘compagine’.
15. 28 – Bonetti: “Se di maggioranza scatto di responsabilità Iv c’è”
“Se le forze dell’attuale maggioranza ritengono che ci sia il tempo di uno scatto di responsabilità per dare una svolta all’azione di Governo,Italia Viva c’è”. Lo ha detto l’ex ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia Elena Bonetti a SkyTg24.
15.25 – De Falco: “Responsabili sono più di 12”
“In questo anno e mezzo di governo sono stati commessi molti errori e ci sono state molte lentezze. Conoscete la fatica del lavoro parlamentare: le ore di mediazione e di contrapposizione, il non rispetto o il ritardo nel rispetto di punti di programma fondativi dell’alleanza, la vicenda del pacchetto istituzionale che fu proposto ad agosto 2019 perché accettammo, con grande travaglio, il taglio dei parlamentari in cambio di impegni che poi non ci sono stati. Perciò dico che oggi non possiamo accettare tutto. Abbiamo già dato”. Lo dice, a quanto si apprende, il segretario Nicola Zingaretti in assemblea con i deputati Pd.
15.20 – Bonetti: “Se Conte cambia idea sul Mes noi ci siamo”
“Nel momento in cui ci fosse un progetto serio per il bene del Paese, certo che ci siamo. Noi non veniamo meno alle nostre responsabilità, abbiamo sgombrato il campo che siamo dei poltronai o che dietro alla nostra scelta ci fossero dei retroscena”. Lo ha detto l’ex ministro della Famiglia e per le Pari opportunità Elena Bonetti a Sky tg24, nel confermare la disponibilità di Italia viva a riaprire un canale di comunicazione con il presidente del Consiglio, nel momento in cui Conte desse via libera al Mes.
“Se ci fosse un ravvedimento di questo tipo noi saremmo i primi a rallegrarcene. Non mi sembra che questo sia ancora accaduto ma attendiamo…”, ha concluso Bonetti.
15.15 – Zingaretti: “Molti errori nel governo, oggi non accettiamo tutto”
“In questo anno e mezzo di governo sono stati commessi molti errori e ci sono state molte lentezze. Conoscete la fatica del lavoro parlamentare: le ore di mediazione e di contrapposizione, il non rispetto o il ritardo nel rispetto di punti di programma fondativi dell’alleanza, la vicenda del pacchetto istituzionale che fu proposto ad agosto 2019 perché accettammo, con grande travaglio, il taglio dei parlamentari in cambio di impegni che poi non ci sono stati. Perciò dico che oggi non possiamo accettare tutto. Abbiamo già dato”. Lo dice, a quanto si apprende, il segretario Nicola Zingaretti in assemblea con i deputati Pd.
15.05 – Zingaretti: “Evitare voto e anche risorgere alleati di Trump”
“Dobbiamo tutelare la legislatura fino a quando sarà possibile, ed evitare le elezioni anticipate, e impedire il paradosso che nel momento in cui in America vince Biden, si corra il rischio che gli alleati di Trump risorgano non sulla base di un’iniziativa ma di un errore”. Lo dice, a quanto si apprende, il segretario Nicola Zingaretti nel suo intervento in assemblea con i deputati Pd.
14.55 – Zingaretti: “Crisi non è fulmine a ciel sereno”
“Io dico subito, malgrado le enormità di quanto sta avvenendo, non giudico e non penso che quanto è accaduto sia un fulmine a ciel sereno. Era una delle possibilità in campo che noi abbiamo fatto di tutto per scongiurare ma io credo che sia anche figlia di una condizione politica che si è oggettivamente determinata all’avvio di questa esperienza di Governo. Questo Governo è figlio di una scelta che abbiamo fatto, che rivendico e rifarei, ma è stata una scelta di farci carico della governabilità del Paese rispetto ai rischi che si erano palesati nell’agosto 2019, ma avevamo tutti chiari i rischi e i limiti di questa scelta anche e soprattutto dell’eterogeneità delle forze che la compongono”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti aprendo la riunione con il gruppo dem alla Camera.
14.50 – Zingaretti: “Voto a Camere non è sfida ma necessità”
“La parlamentarizzazione della crisi non è una sfida, è la necessità in un passaggio delicato da collocare nella sede appropriata le scelte che ogni forza politica farà e in cui ogni forza politica deve assumersi le sue responsabilità”. Lo ha detto Nicola Zingaretti alla riunione del gruppo Pd della Camera.
14.40 – Bonafede: “Renzi ha tradito gli italiani”
“Matteo Renzi ha tradito gli italiani in un momento difficilissimo, ora sta a noi lavorare per garantire stabilità al Paese, insieme compatti con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte”. Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, capodelegazione del M5S al governo, in una dichiarazione sulla crisi di Governo ai tg. “Ieri sera in Consiglio dei Ministri abbiamo approvato una proposta di scostamento di 32 miliardi proprio per i cittadini maggiormente in difficoltà che non meritano di essere abbandonati”, ha concluso.
14.20 – Cei: “Questo è tempo di costruttori”
“Trovo un forte stimolo nelle parole pronunciate dal Presidente Mattarella nel messaggio di fine anno: ‘Non viviamo in una parentesi della storia. Questo è tempo di costruttorì. Aggiungo: questo è anche tempo di speranza! Ci attendono mesi difficili in cui ricostruire le nostre comunità”. Lo dice il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il card. Gualtiero Bassetti, parlando della crisi politica.
13.45 – Binetti: “Io in maggioranza? Con tutto l’Udc”
“Martedì sarà uno scenario importantissimo, per questa legislatura. Questa è una legislatura che passerà alla storia per tutte le difficoltà che ha dovuto attraversare. Detto ciò, io personalmente, da sola, nella maggioranza, lasciando l’opposizione dove ho fatto tante battaglie, non andrei. Ma se tutto il mio gruppo, l’Udc, con un piano e un progetto politico articolato e condiviso con questa maggioranza, decidesse di sostenere questa fase della legislatura, io mi sentirei di collaborare, anche nell’eventualità di una nuova maggioranza”. Così Paola Binetti, senatrice Udc, ai microfoni del Gr1 Rai.
13.40 – Vono: “Non lascio Italia viva”
“Nulla di vero. Nessuna tentazione”. Lo dice Gelsomina Vono, senatrice Iv, a Affaritaliani.it rispetto alla possibilità che lasci il gruppo renziano. “Tutte le discussioni su presunte difficoltà all’interno di Italia viva sono strumentali. Abbiamo condiviso un percorso e un progetto politico e tutte le decisioni sono state prese insieme, di volta in volta, fino a quella delle dimissioni delle due ministre e del sottosegretario. Non capisco perché venga fuori il mio nome”.
13.10 – Al Senato nasce il gruppo Maie-Italia23
E’ nato oggi al Senato il gruppo MAIE-Italia23, “per costruire uno spazio politico che ha come punto di riferimento Giuseppe Conte”, spiega il Sen. Ricardo Merlo, presidente MAIE e Sottosegretario agli Esteri in questa legislatura. Dunque il gruppo MAIE a palazzo Madama ha cambiato denominazione: “Non cerchiamo responsabili – ha precisato il Sen. Merlo – ma costruttori, a cui l’unica cosa che offriamo è una prospettiva politica per il futuro, per poter costruire un percorso di rinascita e resilienza, nell’interesse dell’Italia, soprattutto in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, tra la crisi sanitaria che continua a mordere e quella economica che ha messo in ginocchio imprese, attività commerciali e famiglie”. “Facciamo questo alla luce del sole, con trasparenza – spiega ancora il Sottosegretario alla Farnesina – Invitiamo a far parte del gruppo tutti i colleghi senatori interessati a costruire e a lavorare da qui alla fine della legislatura per il bene del Paese e degli italiani”, conclude il presidente MAIE.
13.05 – Bonaccini: “Rischio di una maggioranza fragile va corso”
“Il vero rischio che corriamo è questo, di una maggioranza fragile, ma è un rischio che va corso”. Lo afferma il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervistato a l’Aria che tira su La7, riguardo alla crisi di governo.
“Bisogna capire, e io non sono a Roma e non mi permetto di insegnare niente a nessuno – aggiunge Bonaccini -, quale può essere un perimetro” per “una maggioranza che possa governare il Paese nell’interesse dei cittadini, non del futuro dei deputati o dei partiti. Ma vogliamo pensare che le elezioni o il precipitare di tutto con un governo tecnico sarebbe una soluzione migliore?”. In questo momento, conclude, “la stragrande maggioranza degli italiani non comprende il rischio di un governo che vada a casa, non perché tutti condividono cosa fa il Governo, ma perché è il momento peggiore per decretare che rimaniamo senza possibilità operative”.
13.00 – Bonaccini: “Renzi ha sbagliato”
Aprendo la crisi di governo, Renzi “ha sbagliato”. Lo ha detto, intervenendo alla trasmissione ‘L’aria che tirà su La 7, il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. “Stiamo dando uno spettacolo a livello internazionale poco edificante – ha aggiunto – Da un lato presentiamo progetti con Recovery Plan migliorato, e Renzi poteva anche dire che era merito suo”, poi “da un altro lato c’è una terza ondata che sta travolgendo l’Europa, l’Italia un pò meno, da un altro lato ancora c’è un Dpcm che dovrebbe essere emanato, abbiamo il Recovery Plan da presentare e il Recovery Fund” da ottenere: “Se c’è un momento in cui non ci si può permettere che manchi un Governo è questo. Il 95 % degli elettori pensa che non sia il momento di far cadere il Governo”.
12.45 – Renzi insiste: “Vedremo se Conte avrà 161 voti”
“I giornali dicono che il Premier ha già in tasca i numeri.Alla Camera si, li aveva anche prima. Al Senato non sappiamo ancora se ci saranno 161 voti a favore. Nel caso, la democrazia parlamentare avrà prodotto la terza diversa maggioranza in tre anni con lo stesso Premier. Vedremo se, come dicono, arriva a Quota 161. Noi abbiamo posto dei problemi di merito, non possiamo adesso far finta di niente”. Lo scrive Matteo Renzi, leader di Iv, nella Enews.
12.30 – Salvini: “Secondo me non hanno i numeri”
“Chiedetelo a lui, ma non penso Conte abbia i numeri, altrimenti sarebbe venuto oggi in Parlamento”. Lo dice Matteo Salvini, rispondendo a chi gli chiede se il premier Giuseppe Conte ha i numeri per la fiducia al suo governo, dopo l’addio di Italia Viva.
12.14 – Capigruppo Pd con Zingaretti
È prevista alle 14 una riunione del gruppo Pd Camera con il segretario Nicola Zingaretti in vista delle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte
12.10 – Orlando: “I renziani vogliono il Mes? Con la crisi aumenta spread, costi più alti”
“Si è parlato tanto di Mes. Bene, si è detto che il Mes ci consentirebbe di risparmiare centinaia di milioni di euro sugli interessi essendo a tasso favorevole. Ma non si tiene in considerazione il rischio che la crisi faccia aumentare lo spread facendo pagare agli italiani cifre ancora più consistenti”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Sky Start.
12.00 – Leu: “Rottura con Renzi insanabile”
“Non mi pare che Renzi abbia lasciato spiragli. Nella conferenza stampa con la quale ha annunciato le dimissioni delle due ministre e del sottosegretario di Italia Viva ha detto cose pesanti. È lui che ha scelto la rottura” Lo afferma in un’intervista al Manifesto Loredana De Petris di Sinistra Italiana-Leu. “Renzi e i suoi sono sempre stati sul piede di guerra. – prosegue l’esponente di Leu – Ogni volta che si provava ad entrare nel merito delle questioni si mettevano in mezzo situazioni pretestuose, si pensi al Ponte sullo Stretto. Problemi che sembravano pensati apposta per rompere. Il confronto tra di noi c’è stato. Tutti abbiamo lavorato per migliorare la prima bozza del Recovery Plan. Abbiamo detto, fatto e scritto. Dunque, se si voleva il modo per sciogliere i nodi c’era. E si era posto un obiettivo politico: rompere il rapporto tra Pd, M5S e Leu che ha Conte come punto di sintesi”.
11.58 – Alle 12 Orlando riunito con Amendola e Provenzano
Alle 12 si terrà una riunione al Partito democratico sul Recovery plan con il vice segretario dem Andrea Orlando e i ministri Roberto Gualtieri, Enzo Amendola e Peppe Provenzano.
11.55 – Orlando: “Noi alternativi alla destra. Cosa vuola Iv?”
“Nel corso di questa esperienza di governo “si è anche costruita un’ipotetica coalizione alternativa alla destra e non vorrei che con il tiro al piccione a Conte ci sia anche questo nel bersaglio”. Lo dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Sky Start su Sky tg24 parlando della crisi aperta da IV, sottolineando come in politica al di là “delle idiosincrasie” sia sempre necessario pensare a quali siano le “alternative
11.45 – Orlando: “Partito di Conte? Farà quel che crede”
Un partito di Conte? “Conte farà quello che crede. Noi ci siamo schierati con Conte perchè non crediamo serva una crisi al buio e perchè pensiamo che le critiche fatte a Conte vadano oltre il giusto e la realtà. Difendiamo il lavoro fatto da Pd, Iv, Leu e M5s, perchè altrimenti sembra abbia fatto tutto Conte”. Lo ha detto Andrea Orlando a SkyTg24.
11.43 – Orlando: “Con Italia viva chiusa per sempre? Mai dire mai”
“Con la crisi non si ottiene nulla”. Così il vicesegretario Pd, Andrea Orlando, a SkyTg24. “Se ci saranno i numeri ci sarà anche un fatto politico. Con Renzi chiusa per sempre? In politica non si dice mai, ma la nostra posizione nasce da una posizione politica. Al momento non possiamo metterci a fare una discussione come non fosse accaduto nulla. Ancora ora stento a capire i motivi della crisi”, ha aggiunto. “Ma non si può fare politica con i pretesti, bisogna comunque sciogliere i nodi”,
11.42 – Orlando: “Con un senatore in più si evita crisi non si governa”
“La questione dei numeri è seria. Si può evitare la crisi avendo un numero in più, ma non pensare di governare. Ora interessa avere un governo in carica ma certo non hai risolto tutti i problemi ci sarà il problema di dare più solidità e poi ci sono i temi che abbiamo posto: ci sono cose che devono essere modificate”. Lo dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Sky Start su Sky tg24 parlando dell’operazione responsabili al Senato per sostenere il governo
11.40 – Orlando: “Abbiamo segnali di attenzione da molti parlamentari”
“La prova del nove si realizzerà con il passaggio alle Camere, noi abbiamo segnali di attenzione da molti parlamentari e vediamo se questo consente di mantenere la maggioranza al governo. Vediamo, c’è sempre un poco di tattica psicologica”. Lo dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a Sky Start su Sky tg24 parlando del rafforzamento al Senato per sostenere il governo
11.30 – Orlando: “Evitare elezione ma non con qualsiasi accrocchio”
“Non è che per evitare le elezioni siamo disposti a qualunque formula. E’ vero che non si può votare prima di giugno, ma non è che il voto sia peggio di tutto. Noi non vogliamo le elezioni, ma neanche che per evitarle si provi qualsiasi accrocchio”. Lo ha detto Andrea Orlando a SkyTg24.
Ore 11.15 – Orlando: “Per i costruttori cornice politica”
“Se si manifesterà una disponibilità” da parte dei parlamentari costruttori “si realizzerà in una cornice politica. Penso ci sarà una adesione da una valutazione della situazione del quadro politico e del quadro europeo. Credo che questo sarà, molto probabilmente. Quali saranno le forme parlamentari non lo sappiamo”. Lo ha detto Andrea Orlando a SkyTg24.
Ore 11.05 – Conte lunedì alla Camera alle ore 12
Le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Camera avranno inizio lunedì inizieranno alle 12. Lo comunica l’ufficio stampa di Montecitorio.
Ore 10.45 – Iniziato vertice di centrodestra
E’ iniziato alla Camera il vertice del centrodestra. L’incontro, che arriva dopo quello di ieri sera, convocato per fare il punto sulla crisi di governo, vede presenti, Matteo Salvini, Giorgia Meloni (collegata via zoom) e Antonio Tajani. Ci sono inoltre Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello.
Ore 10.30 – Conzatti: “Non sono tra i responsabili”
“Responsabile sì, ma nei confronti di Italia Viva. Dopo aver letto tante indiscrezioni uscite nelle ultime ore che mi annoverano tra i possibili ‘responsabilì tengo a sottolineare, ancora una volta, che non faccio e non farò parte dei cosiddetti responsabili. Rimaniamo costruttivi e disponibili ad un patto di legislatura. Possiamo correre assieme per l’Italia ma per correre dobbiamo ristabilire una direzione di marcia comune chiara. Se così non sarà faremo politica, compatti, dai banchi dell’opposizione”. Così la senatrice di Italia Viva, Donatella Conzatti
Ore 10.20 – Salvini: “Alcuni 5 stelle stanno bussando alle porte della Lega”
“Devo dire che nelle ultime ore qualche parlamentare cinque stelle, che rimane fedele alla trasparenza originaria ed è imbarazzato da queste trattative con Tabacci e Mastella, sta bussando alle porte della Lega”. Così Matteo Salvini, entrando alla Camera per il vertice del centrodestra.
Ore 9.30 – I 13 parlamentari M5s: “Piena fiducia a Conte, ma serve cambio di passo”
“Renzi lunedì toglierà la fiducia a Conte e noi gliela confermeremo, convintamente. Abbiamo riunito le nostre proposte. Nessun ultimatum”. È quanto affermano i 13 deputati M5S che hanno presentato alcune proposte programmatiche e organizzative nell’assemblea di ieri sera. “Nel documento abbiamo chiesto che la nuova leadership del M5S venga eletta al più presto e che si faccia un contratto di governo chiaro, nero su bianco”, sottolineano i pentastellati.