“Da bambino avevo un sogno, sognavo di fare l’astronauta, ma tutti mi hanno convinto che non era il caso e infatti non lo sono diventato. È rimasto un sogno in cui non ho creduto, un sogno che non ho rincorso. Oggi a 57 anni voglio riprendermi in mano quel sogno, voglio prepararmi, allenarmi, per riuscire a superare tutte le prove e tutti i test per essere il primo civile che va nello Spazio”. A dirlo è l’ex “Iena” Marco Berry che, al Corriere della Sera, ha annunciato di essere al lavoro per realizzare questo suo sogno rimasto nel cassetto in tutti questi anni. Un’impresa apparentemente impossibile che, grazie ai nuovi investimenti di alcuni privati (uno su tutti Elon Musk) per i viaggi spaziali civili, potrebbe presto realizzarsi.
“Voglio farmi trovare pronto: perché non posso essere io il primo?”, ha detto Berry, spiegando che dal primo gennaio ha iniziato la preparazione: “Mi sono a messo a dieta, zero alcol, l’obiettivo di perdere 7 o 8 chili. Bisogna mangiare con consapevolezza perché il cibo che ingerisci è la benzina che metti nella tua macchina. E poi c’è la testa: la testa è il computer, il cervello fa la differenza, agli atleti consente di ripetere e migliorare le prestazioni”.
Non solo: “Per la formazione seguo il protocollo Altec (Advanced Logisics Technology Engineering Center), la società di agenzia spaziale che dà l’ok agli astronauti – spiega ancora l’ex Iena -: imparerò a pilotare un aereo, a lanciarmi con il paracadute, farò un volo a zero g (una traiettoria parabolica a un certo punto in caduta libera) per provare l’assenza di gravità, mi sottoporrò ai test di accelerazione centrifuga per vedere come la sopporto, mi metterò alla prova con la sopravvivenza in grotta, farò l’addestramento in acqua per allenarmi alle passeggiate nello spazio in condizioni di galleggiamento neutro. L’obiettivo è essere pronto in 365 giorni“.
E rilancia: “Quando sarò pronto voglio lanciare una campagna, I want you, voglio te, ovvero Elon Musk oppure Putin. Loro hanno i mezzi per mandarmi nello Spazio, ho già trovato dei ganci per avvicinarli e cercare di convincerli. Gagarin ha portato a termine la sua missione nello spazio il 12 aprile 1961, il primo volo spaziale dello Space Shuttle avvenne il 12 aprile 1981. Io sono nato il 12 aprile, dunque è scritto, sono destinato ad andarci”, ha concluso. Chissà se riuscirà davvero a realizzare questo suo sogno: noi, in ogni caso, facciamo il tifo per lui.