Questa l'accusa dell'Asl Napoli 1 Centro che ha diffuso un comunicato ufficiale chiedendo l'intervento della Commissione di Vigilanza Rai e dell'Ordine dei Giornalisti: "È lecito presumere che l'obiettivo di questa incursione con telecamere nascoste fosse quello di cogliere in fallo il sistema di sicurezza messo in piedi dall'Asl Napoli 1 Centro e gettare ancora una volta fango". Accuse dalle quali la Rai si difende fornendo in una nota una versione dei fatti differente
Una troupe di un programma della Rai avrebbe tentato di infiltrarsi alla Mostra d’Oltremare di Napoli, nei locali del centro vaccini, mettendosi in fila e camuffandosi da operatori sanitari. Questa l’accusa dell’Asl Napoli 1 Centro che ha diffuso un comunicato ufficiale chiedendo l’intervento della Commissione di Vigilanza Rai e dell’Ordine dei Giornalisti: “Comportamento vergognoso, posto in essere a danno dei sanitari che sono in prima linea. Nel corso della mattinata di oggi, giovedì 14 gennaio 2021 un giornalista Rai e due tecnici, tutti in servizio per un programma di intrattenimento, hanno tentato di superare i controlli posti in essere alla Mostra d’Oltremare di Napoli fingendosi operatori sanitari aventi diritto al vaccino, ritirando il numero di ingresso e mettendosi in fila. Al controllo sono stati smascherati e respinti. È lecito presumere che l’obiettivo di questa incursione con telecamere nascoste fosse quello di cogliere in fallo il sistema di sicurezza messo in piedi dall’Asl Napoli 1 Centro e gettare ancora una volta fango sul lavoro messo in campo per garantire la salute dei cittadini. Un comportamento che questa direzione generale stigmatizza con forza, anche perché quest’incursione nulla ha a che vedere con il diritto di cronaca e d’informazione che dovrebbe animare ogni giornalista, tanto più se appartenente al servizio pubblico”, ha denunciato l’azienda sanitaria campana.
Da qui la richiesta di intervento dell’Ordine dei Giornalisti “per valutare l’accaduto ed eventualmente sanzionare tale comportamento” e della Commissione di Vigilanza Rai per “approfondire quanto accaduto, valutando opportuni provvedimenti”. La nota si è dunque conclusa: “Esiste un limite oltre il quale non bisognerebbe mai spingersi, tanto più se queste azioni vengono poste in essere solo per riempire un palinsesto di intrattenimento. La lotta al Covid non è un gioco né un reality, bisognerebbe avere rispetto per medici, farmacisti, infermieri, operatori socio sanitari, amministrativi, tecnici che da mesi ormai rischiano la vita in questa battaglia ed anche se stremati continuano ad essere al lavoro per garantire salute”.
Un vero e proprio attacco al servizio pubblico, senza mai svelare il titolo della trasmissione. L’Ordine dei Giornalisti della Campania, presieduto da Ottavio Lucarelli, ha spiegato che il programma in questione è “Oggi è un altro giorno“, spazio pomeridiano di Rai1 condotto da Serena Bortone: “L’Ordine della Campania invierà una segnalazione all’Ordine del Lazio in relazione al comportamento di un giornalista professionista laziale che stamattina al Covid center della Mostra d’Oltremare, secondo la denuncia della Direzione della Asl Napoli uno, fingendosi medico ha tentato di entrare, senza successo per l’intervento della sicurezza, nelle file riservate ai sanitari per la somministrazione dei vaccini. Non è questo un esempio di buon giornalismo. Le inchieste-spettacolo danneggiano la nostra professione e in particolare quei colleghi che da mesi in strada raccontano correttamente l’evolversi della pandemia. Il giornalista laziale è stato inviato da una trasmissione-contenitore di Rai uno e, a questo punto, ci chiediamo se i responsabili di “Oggi è un altro giorno” hanno inviato giornalisti in tutta Italia o solo a Napoli, Al di là della magra figura del ‘falso medico’ c’è da considerare che sempre, a partire dai temi che riguardano la salute dei cittadini, vanno rispettate le norme deontologiche”.
Accuse dalle quali la Rai si difende fornendo in una nota una versione dei fatti differente: “Ra1 respinge il comunicato reso in data odierna dalla Direzione Generale dell’ASL Napoli 1 Centro, riportante asserzioni assolutamente false e gravemente diffamanti nei confronti del lavoro svolto dalla troupe Rai e nei confronti dell’Azienda stessa. La totale falsità di quanto descritto nel comunicato è agevolmente documentabile attraverso la corrispondenza tra l’ufficio Stampa del Direttore generale dell’ASL (con il quale veniva concordata un’intervista per la mattina del 14 gennaio presso la Mostra d’Oltremare di Napoli), ovviamente a disposizione. I fatti riportati nel comunicato e ripresi da numerosi giornali, costituiscono un attacco inammissibile al lavoro di professionisti seri e competenti. Non risponde al vero che la squadra abbia ‘tentato di superare i controlli fingendosi operatore sanitario avente diritto al vaccino’, ma è entrata attraverso i tre varchi presentandosi quali giornalista e operatori del Servizio Pubblico e successivamente ha incontrato il Direttore generale come precedentemente concordato”.