Cronaca

Vaccino anti-Covid, Conte: “L’ha ricevuto 1 milione di italiani. Siamo primi in Ue per numero di persone vaccinate, incoraggiante”

"Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro SSN per la risposta straordinaria", scrive il premier su facebook. La Campania resta prima per percentuale di dosi utilizzate rispetto a quelle consegnate, l'88%. Segue il Veneto, al 77%. Emilia Romagna e Umbria sono oltre il 73%, Piemonte e Toscana poco sotto. In coda la Calabria, al 43%. Il sito del governo però calcola le quantità consegnate considerando cinque dosi per fiala e non le sei autorizzate dall'Aifa

Un milione di italiani ha ricevuto il vaccino anti covid19″. Lo annuncia su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Un sentito ringraziamento ai cittadini e al nostro SSN per la risposta straordinaria. L’Italia è prima in Ue per numero di persone vaccinate. Un dato incoraggiante che ci spinge ad andare avanti così, mantenendo sempre alta la guardia”.

La Campania resta prima per percentuale di dosi utilizzate rispetto a quelle consegnate, l’88%, anche se va ricordato che il sito del governo calcola le quantità consegnate considerando cinque dosi per fiala e non le sei autorizzate dall’Aifa. Segue il Veneto, al 77%. Emilia Romagna e Umbria sono oltre il 73%, Piemonte e Toscana poco sotto. La Lombardia è al 63%. In coda la Calabria, con il 43% di fiale usate sul totale.

Le donne vaccinate sono 627.474, gli uomini 374.570. Gli operatori sanitari e sociosanitari sono la categoria che finora ha ricevuto più dosi: 754.901. Poco più di 87mila gli ospiti di strutture residenziali.

Intanto Pfizer ha confermato che le consegne di vaccini rallenteranno a fine gennaio-inizio febbraio, il tempo necessario per modificare il processo di produzione e aumentare il ritmo nelle settimane successive. “Pfizer sta lavorando duramente per fornire più dosi di quanto inizialmente previsto con un nuovo obiettivo dichiarato di 2 miliardi di dosi nel 2021”, ha giustificato il gruppo in un messaggio inviato all’Afp. Le modifiche da apportare alla struttura di produzione “richiedono ulteriori approvazioni normative” e pertanto potrebbero esserci “fluttuazioni nei programmi di ordini e consegne nello stabilimento belga di Puurs”.