La terza puntata è la minaccia di querele. Lo scontro tra Clemente Mastella e Carlo Calenda, nato da un tweet del leader di Azione e proseguito negli studi di Mezz’ora in più su Rai3, si arricchisce di un nuovo episodio. Ospite di RadioUno, questa mattina il primo ad attaccare è Calenda, che annuncia: “Mastella verrà querelato“. L’ex leader dell’Udeur replica a stretto giro: “Ci vedremo in tribunale. La mia querela a Calenda l’avevo sospesa. Ora anche il mio avvocato ha materia per far valere le mie ragioni. Io sensale, io figuro, io venditore? A presto“.
La querelle nasce sabato, quando Calenda ha scritto su Twitter di aver ricevuto una telefonata da Mastella per appoggiare Conte “in cambio” del supporto del Pd nella sua corsa alla guida della Capitale. “Considero questa offerta un insulto personale”, si leggeva. Ed ecco la prima replica di Mastella: “Sei moralmente modesto”. Il sindaco di Benevento poi è passato al contrattacco, ospite di Lucia Annunziata su Rai3: “È un burinotto, un pariolino, un figlio di papà”, sostiene Mastella in tv. A quel punto Calenda telefona in trasmissione per replicare. E rincara la dose: “La telefonata sembrava quella dei venditori di un elenco telefonico“.
Oggi, ai microfoni di RadioUno, il leader di Azione attacca ancora: “E’ chiaro che ricevo tante telefonate e i contenuti non li riferisco. Ma una cosa è uno che ti parla come se parlasse con Scilipoti o una prostituta e ti dice una cosa inaccettabile”. La querela però è dovuta a quanto detto da Mastella sui loro contatti ai tempi del Cis di Nola: “Su questo Mastella verrà querelato. Io non ho mai parlato con Mastella. Tra l’altro non gestivo porti, quella era una società privata. Non conosco Mastella, tanto che si è presentato. Banalmente, se non rettificherà quello che ha detto…Ma sono miserie umane”, ha detto Calenda. Il sindaco di Benevento aveva riferito di conoscerlo già “all’epoca del Cis di Nola“, ovvero il Centro Ingrosso Sviluppo, un interporto della Campania, di cui Calenda è stato direttore generale una decina d’anni fa.