Gli acquisti di Btp da parte della Bce hanno ormai raggiunto il loro picco e dunque gli investitori rischiano di subire delle perdite con l’attenuarsi dello scudo che li ha fino ad ora protetti dalla crisi politica. E’ quanto afferma un report di Goldman Sachs. “Mentre stiamo superando il picco del supporto della Bce, vediamo spazio perché il rischio politico assuma un ruolo più consistente nella narrativa del mercato”, si legge nel documento, che prevede “ritorni da piatti a negativi” dei Btp a confronto con i loro equivalenti tedeschi. La scorsa settimana Citigroup aveva avvertito che, senza un aumento degli acquisti della Bce, lo spread btp-bund (ossia la differenza di rendimento rispetto agli equivalenti titoli tedeschi, ndr) potrebbe superare i 200 punti in caso di elezioni anticipate. Il mercato guarderà dunque con grande attenzione alla conferenza stampa di giovedì della presidente della Bce, Christine Lagarde, e a qualsiasi indicazione che darà sul programma di acquisto di titoli di Stato.
In mattinata, mentre il presidente del Consiglio parlava alla Camera, il rendimento del Btp decennale è salito fino allo 0,64% mentre lo spread ha sfiorato i 120 punti per poi chiudere a 115. Piccoli movimenti ma che, se protratti nel tempo, possono significare molto per le casse pubbliche. Ogni anno il Tesoro deve rimpiazzare in media titoli di Stato che arrivano a scadenza per 300 miliardi di euro. Lo fa emettendo nuovi titoli. Se in sede di collocamento gli interessi medi salgono dello 0,1% significa pagare 300 milioni di interessi in più ogni anno. Lo scorso il Mef ha collocato 9,2 miliardi di Btp a 3, 7 e 30 anni. Come ha spiegato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, le tensioni politiche si sono tradotte in una spesa aggiuntiva per interessi che andranno pagati nei prossimi anni di 8 milioni di euro.
Chiude invece in rialzo Piazza Affari (+ 0,5%) trainata al rialzo di Stellantis, sesto gruppo mondiale dell’auto nato dall’acquisizione di Fca da parte dei francesi Psa, che ha debuttato oggi con un + 7,5%.