Pure senza i renziani il governo di Giuseppe Conte ottiene la fiducia della Camera. E lo fa superando il quorum della maggioranza assoluta. L’esecutivo, infatti, passa la prova di Montecitorio con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti. L’inquilino di Palazzo Chigi incassa una fiducia piena, con ben cinque voti oltre la maggioranza assoluta che è a quota 316 (oggi però era inferiore causa assenze). Oltre alle forze rimasti fedeli al governo (M5s, Pd, Leu), quelle del gruppo Misto (Centro democratico, le minoranze linguistiche, il movimento degli italiani all’estero) votano sì sette deputati ex M5S (Piera Aiello, Nadia Aprile, Silvia Benedetti, Rosalba De Giorgi, Alessandra Ermellino, Lorenzo Fioramonti, Raffaele Trano), il grillino “dissidente” Andrea Colletti, e Renata Polverini, che dopo aver dato la fiducia al governo lascia Forza Italia. Aveva annunciato l’astensione, invece, Italia viva che conta 29 deputati: essendo gli astenuti solo 27, in due hanno votato in senso contrario agli ordini di scuderia. Si tratta di Michela Rostan, che aveva già annunciando l’intenzione di votare la fiducia, e Giacomo Portas, che dai tabulati risulta non aver partecipato. Assente anche Maurizio Lupi, che era intervenuto in Aula in dichiarazione di voto ma poi sostiene di aver avuto un “problema logistico”. Erano in missione Antonio Del Monaco e Doriana Sarli del M5S, che hanno annunciato che voteranno comunque sì a Conte nelle prossime occasioni.
Pd: “Fatto politico importante”. M5s: “Voltare pagina” – “Maggioranza assoluta alla Camera. Un fatto politico molto importante. Ora avanti per il bene dell’Italia!”, scrive su twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. “Segnale positivo per tutto il Paese. È la giusta risposta che la politica doveva dare ai cittadini al termine di questa giornata”, commenta il capo politico ad interim del M5s, Vito Crimi. Per Matteo Renzi, l’uomo che ha provocato questa crisi, quella ottenuta dall’esecutivo senza di lui è una “maggioranza risicata”. Non ha ancora commentato la fiducia ottenuta Giuseppe Conte. Il capo del governo ha deciso di recarsi in Parlamento “per provare a spiegare una crisi in cui non solo i cittadini, ma io stesso, non trovo alcun plausibile fondamento“. All’aula, il premier ha spiegato che “dalle scelte che ciascuno in questa ora grave deciderà di compiere dipende il futuro del paese”. È uno dei passaggi cruciali delle sue comunicazioni alla Camera, che aprono la prima tappa parlamentare della crisi di governo, a cui è seguito il dibattito e poi il voto dei deputati. Una lunga giornata durata quasi nove ore e che precede la resa dei conti del Senato.
Il primo step della crisi – Il discorso del capo del governo comincia alle 12.15 e si conclude con un appello: “Chi ha a cuore l’Italia ci aiuti”, perché “il Paese merita un governo coeso“. Il premier ha annunciato di voler rinunciare alla delega ai Servizi, uno dei tanti elementi che hanno provocato gli attacchi diRenzi. Dopo le comunicazioni, è cominciata la discussione in Aula con 26 deputati iscritti a parlare, di tutte le forze politiche. La risoluzione di maggioranza, posta ai voti con la fiducia, è stata presentata a Montecitorio, con la firma dei capigruppo di Pd, M5s e Leu, ma anche di Alessandro Fusacchia (esponente del Centro democratico di Bruno Tabacci), Renate Gebhard (minoranze linguistiche) e Antonio Tasso (Maie). Tra gli applausi della maggioranza e le critiche dell’opposizione, il dibattito a Montecitorio ha offerto anche una sorta di cartina di tornasole dell’operazione “costruttori“, cioè i tentativi di allargamento delle forze a sostegno di Conte che saranno fondamentali al Senato. Dopo M5s e Forza Italia, per il gruppo Misto ha parlato Fusacchia, vicino a Tabacci, che conferma la sua disponibilità: “Conte usi la sua popolarità per dimostrare che il governo presieduto da lui sia il meglio. Offra un percorso, una prospettiva, non a chi vuole tornare in auge ma a tutti quelli che vogliono poter contribuire a risollevare le sorti di un Paese intero”, dice in Aula. Antonio Tasso conferma il sostengo del Maie, il movimento italiani all’estero: “Dopo la sua esauriente relazione parliamo di una crisi che non ho francamente capito e che non capiscono i nostri partner europei“.
Il discorso del premier – Le comunicazioni di Conte partono dalla rivendicazione dell’azione di un governo nato “sui valori della Carta e con vocazione europeista”, che ha affrontato con la pandemia “una sfida di portata epocale”, ma “ha operato sempre per il bene del Paese”. “Posso parlare a nome di tutto il governo a testa alta“, dice il premier. Che poi però si rivolge anche a Italia Viva e sottolinea che “non si può cancellare quello che è accaduto”. “Le energie dovrebbero essere tutte, sempre, concentrate sulla crisi del Paese. Così, agli occhi dei cittadini, appaiono dissipate in contributi polemici, spesso sterili, del tutto incomprensibili“, dice Conte. Poi l’appello alle “forze parlamentari volenterose“: il Recovery Plan italiano sarà un piano “largamente condiviso” e il governo “si impegnerà a promuovere una riforma elettorale proporzionale“. “Costruiamo un governo aperto a tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia”, dice Conte concludendo il suo intervento. Le comunicazioni sono durate circa 55 minuti e sono state punteggiate da quattordici applausi della maggioranza. Di questi, uno solo è stato condiviso da alcuni deputati di Italia viva, quello relativo all’annuncio della prossima nomina di una Autorità delegata per i Servizi segreti.
Il dibattito alla Camera – Poi è cominciata la discussione. Per il Pd ha parlato Michele Bordo, che ha chiuso ulteriormente le porte ai renziani: “La crisi è stata causata dal narcisismo esasperato di qualcuno. A chi lancia messaggi rasserenanti rispondo che bisognava pensarci prima. La rottura è profonda: qualcuno ha pensato di far saltare il Pd senza riuscirci”. Contro l’opposizione, invece, l’intervento del Movimento 5 stelle. “Queste persone vogliono, in un momento simile, portare il Paese ad elezioni. Perché non vedono l’ora di buttare giù tutto quello che abbiamo costruito in questi anni. Non vedono l’ora di smantellare la spazzacorrotti, la prima vera legge anticorruzione, che è stata adottata in questo Paese. Non vedono l’ora di togliere alle persone che vivono nel disagio il reddito di Cittadinanza”, ha detto Francesco Silvestri. I renziani, da parte loro, hanno mantenuto l’atteggiamento ondivago anche in Parlamento: criticano il governo che vorrebbero fare cadere, ma offrono ancora disponibilità per un nuovo esecutivo. “Se c’è da creare un governo migliore e non abbiamo nessuna pregiudiziale sui nomi, figuriamoci se mettiamo un veto su di lei che ha governato con la Lega poco prima di questo governo. Ma chiediamo di muoversi, di darci risposte, una visione e una strategia. Se questo c’è, noi ci siamo”, ha detto Ivan Scalfarotto. E ha ripetuto: “Se ci sarà la possibilità di dare un governo vero a questo Paese, Iv non mancherà”. Dall’opposizione si segnala l’attacco frontale del leghista Claudio Borghi: “Lei – ha detto rivolgendosi a Conte – se ne andrà quando si sarà reso conto che la montagna di guano accumulata sarà così enorme da non potersi nascondere e allora ve ne andrete come chi lascia la casa occupata dopo aver distrutto e aver defecato nel centro della stanza”.
L’opposizione all’attacco, i renziani offrono (ancora) sostegno – I toni non sono cambiati in sede di dichiarazione di voto. “Conte è perfetto per l’Unione europea per i grandi media al servizio di poteri forti, perché è perfettamente in grado di assumere esattamente la forma che gli chiede il suo mandante: praticamente Barbapapà”, ha attaccato Giorgia Meloni, annunciando lo scontato No di Fratelli d’Italia. Duro anche Riccardo Molinari della Lega, che ha criticato Conte perché “nel suo intervento si è lasciato scappare l’intenzione di fare una legge elettorale proporzionale. Lei sa che questo è competenza del Parlamento non del governo, non siamo ancora in Cina e in Venezuela. Quale legge elettorale fare lo deciderà il Parlamento, non lei”. Forza Italia, l’ala meno estrema del centrodestra, è intervenuta con Mariastella Gelmini: “Se Conte avrà i numeri vada avanti. Se, come noi crediamo i numeri non ci sono abbia il coraggio di dimettersi e di lasciare nelle mani del presidente Mattarella la gestione della crisi”. Qualche momento di caos, in aula, si è registrato – come già avvenuto durante la discussione – con l’intervento d’Italia viva, con Ettore Rosato: i renziani sembrano quasi negare di avere provocato la crisi. E continuano a offrirsi: “Lei presidente Conte ha una maggioranza politica e numerica per andare avanti. Ma davvero i problemi si chiamano Matteo Renzi? Le cose che non funzionano sono troppe e si risolvono affrontandole nel merito. La mano tesa la porgiamo perché siamo costruttori”.
Il sostegno di Pd-M5s-Leu e l’appello verso il Senato – La chiusura a Italia viva, però, da parte della maggioranza sembra totale. Almeno per il momento. “La figura di Conte è centrale, e la scelta di parlamentare la crisi è stata doverosa”, ha detto per esempio Tabacci, che rivolgendosi al presidente del consiglio ha aggiunto: “Secondo me non basta il semplice passaggio formale di un doppio voto di fiducia tra oggi e domani ma è necessario che lei guidi un nuovo governo”. Tradotto: i “costruttori” di Centro democratico sono pronti a entrare nel governo. “Presidente, se seguirà con coerenza e coraggio la strada indicata stamattina, ci troverò al suo fianco a collaborare con lealtà insieme alla maggioranza”, ha confermato il suo sostegno Federico Fornaro di Leu. Per il capogruppo del M5s, Davide Crippa, invece, “il governo Conte deve proseguire nella sua azione, con ancor più forza e ancor più determinazione. E lo deve fare perché abbiamo dimostrato di avere in mente un progetto sano, volto chiaramente a delineare l’Italia del futuro, con lo sguardo attento alle attese e ai bisogni dei cittadini”. Un concetto esteso da Graziano Delrio. “Lei non è qui per sopravvivere ma per dare un orizzonte di forza e dignità al governo per il bene degli italiani. Per questo ci rivolgiamo a tutte le forze politiche democratiche e liberali”. Il capogruppo del Pd, in pratica, ha rilanciato l’appello di Conte. Un appello che non si ferma a Montecitorio: adesso guarda soprattutto a Palazzo Madama.
CRONACA ORA PER ORA (ultimo aggiornamento alle 23.22)
22.56 – Bonafede: “Fiducia un segnale importante per il rilancio”
“La fiducia ottenuta dal Presidente Giuseppe Conte alla Camera rappresenta un segnale importante per gettare le basi di un percorso che miri a proteggere e rilanciare il nostro Paese in un momento delicato come quello che stiamo vivendo”. Così su Facebook il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
22.40 – Orlando: “Iv voleva far saltare maggioranza da tempo”
“Il discorso di Conte ha recepito tutte le istanze del Partito democratico. Se si sta in una maggioranza le modifiche si chiedono rivolgendosi agli alleati, non all’opinione pubblica. A mio avviso Italia Viva voleva far saltare la maggioranza. Iv non crede nell’alleanza con il Movimento 5 Stelle, già da febbraio scorso pensavano di far saltare la maggioranza, poi è arrivata la pandemia e allora hanno aspettato la prima finestra che ritenevano utile”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, a La7.
22.29 – Orlando: “Renzi vuole rompere alleanza Pd-M5s”
“Riteniamo che questa maggioranza abbia come punto di equilibrio Conte e riteniamo che far saltare Conte significa mettere in discussione questa maggioranza”. L’ha detto Andrea Orlando, vicesegretario del Pd ospite di ‘Tg2 Post’ su Rai 2. “Il disegno di Renzi non è contro Conte – ha aggiunto – ma è rompere l’alleanza con il M5s e io credo che sia un errore e un regalo alla destra.
22.10 – Salvini: “Non avranno maggioranza assoluta”
“In Senato Conte non avrà la maggioranza assoluta, anzi, dovrà richiamare in servizio i senatori a vita, persone che non vengono mai a votare, che Grillo voleva abolire”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Tg2 Post su Rai 2.
21.48 – Sette ex M5s votano fiducia
Ex M5S in soccorso del governo. Sono 7 i deputati ex grillini del Misto non iscritti ad alcuna componente che oggi hanno votato la fiducia al governo: si tratta, come si legge dai tabulati, di Piera Aiello, Nadia Aprile, Silvia Benedetti, Rosalba De Giorgi, Alessandra Ermellino, Lorenzo Fioramonti, Raffaele Trano.
21.45 – Iv: “Tutti i deputati iscritti astenuti”
Tutti i 27 deputati iscritti a Italia Viva alla Camera si sono astenuti. Lo rende noto l’ufficio stampa di Italia Viva
21.40 – Orlando (Pd): “Maggioranza solida pure senza renziani”
“Pensavamo qualcosa in meno a causa di alcune assenze per isolamento Covid e in più della minoranza, perché oltre il dato dei 321 mancano anche molti no. Quindi è un risultato che conferma una solidità della maggioranza a prescindere dalla decisione di Italia viva”. L’ha detto Andrea Orlando, vicesegretario del Pd ospite di ‘Tg2 Post’su Rai 2, commentando il risultato del voto di fiducia alla Camera. (
21.25 – Di Maio: “Andiamo avanti”
“Fiducia alla Camera dei Deputati ottenuta. Andiamo avanti, al fianco del presidente Giuseppe Conte, con l’obiettivo di rafforzare questa maggioranza lavorando per il Paese, per ogni singolo italiano”. Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo il voto di fiducia della Camera al governo Conte.
21.19 – Lupi: “Assente dal voto per problema logistico”
“No convinto alla fiducia, non ho potuto partecipare al voto semplicemente per un problema logistico, ma la mia posizione, come dimostra la dichiarazione di voto, è netta e chiara”. Lo afferma il presidente di Noi con l’Italia e vicepresidente del gruppo Misto alla Camera Maurizio Lupi.
21.18 – Deputati assenti e in missione
Giacomo Portas di Iv non ha partecipato alla votazione sulla fiducia nell’Aula della Camera. Emerge dai tabulati della votazione.
Per Nci non hanno partecipato al voto Maurizio Lupi (era in missione anche se era intervenuto in Aula in dichiarazione di voto), e Nino Germanà, che risulta assente. Antonio Del Monaco e Doriana Sarli di M5S erano in missione ma hanno annunciato che voteranno comunque sì a Conte nelle prossime occasioni.
21.10 – Renzi: “Maggioranza risicata”
“321 voti alla Camera sono cinque voti in più del quorum, è una maggioranza risicata”. Lo dice al Tg2 Post, su Rai 2, il leader di Iv, Matteo Renzi.
21.08 – Crimi (M5s): “Segnale positivo per il Paese”
“Il voto della Camera a sostegno del Presidente Giuseppe Conte è un segnale positivo per tutto il Paese. È la giusta risposta che la politica doveva dare ai cittadini al termine di questa giornata: assunzione di responsabilità e volontà di proseguire l’importante lavoro fin qui realizzato, per affrontare la pandemia e intervenire sulle tante urgenze con azioni concrete, rapide ed efficaci”. Così il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi in un post su Facebook.
21.06 – Zingaretti (Pd): “Fatto politico importante”
Ottimo! Maggioranza assoluta alla #Camera. Un fatto politico molto importante. Ora avanti per il bene dell’Italia!”. Lo scrive in un tweet il segretario Pd Nicola Zingaretti.
21.02 – Tajani: “Polverini? Non ci aveva detto nulla”
“Si è messa fuori da Fi”. Così Antonio Tajani risponde ai cronisti sul sì alla fiducia votata da Renata Polverini. “Non ci aveva detto nulla”, aggiunge.
21.00 – Polverini: “Ho votato sì per responsabilità, lascio Forza Italia”
“Il sì alla fiducia è un atto di responsabilità”. Lo dice ai cronisti, mentre lascia Montecitorio, la deputata Reneta Polverini. E a chi gli chiede se lascia FI risponde: “sì, si può votare in dissenso al proprio gruppo un provvedimento, non certo la fiducia al governo”
20.55 – Conte supera il quorum della maggioranza assoluta
Trecentoventuno voti a favore. Conte incassa una fiducia piena, con sei voti oltre la maggioranza assoluta pari a 315, nella prima prova per la sopravvivenza del governo alla Camera. Votano sì cinque deputati ex M5S, il dissidente sempre 5S Andrea Colletti e l’azzurra Renata Polverini. Ventisette gli astenuti, 259 i voti contrari.
20.50 – Camera approva la fiducia a Conte: 321 a favore
La Camera accorda la fiducia al governo Conte con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti.
20.48 – Polverini: “Ho votato la fiducia”
“Ho votato pertanto la fiducia al Governo di Giuseppe Conte nella certezza di rispettare, in questo modo, l’impegno politico e morale di servire l’interesse del Paese e non quello di una parte politica, pur se non mancano certo aspetti critici nell’azione di governo”. Lo spiega, interpellata in Transatlantico dopo aver votato alla seconda chiama, la deputata Renata Polverini. “Mandare il Paese alle urne mentre gli italiani aspettano dal Parlamento l’indicazione di una strada per uscire dal tunnel della crisi economica e dalla la pandemia sarebbe un gesto irresponsabile”, aggiunge.
20.38 – M5s: “Sarli e Del Monaco impossibilitati a votare”
“I portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Antonio Del Monaco e Doriana Sarli, sono impossibilitati a prendere parte al voto di fiducia di stasera, ma dichiarano il proprio sostegno al governo e al presidente Giuseppe Conte”. Così precisa il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle alla Camera.
19.49 – Inizia la prima chiama
E’ iniziata nell’aula della Camera la prima chiama per il voto di fiducia sulla risoluzione di maggioranza relativa alle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
19.40 – Sgarbi a Conte: “Si dimetta e vada in Cina”
Abbiamo perso tutto: la libertà, la scuola, il lavoro, abbiamo chiuso i cinema, i teatri, i ristoranti, i musei. Non è una crisi al buio, è una crisi in piena luce. Lei ha perso la protezione del suo padrino che lo ha sfiduciato: Zingaretti non la voleva. Lei non è indispensabile, non è stato eletto, dunque sia onesto e responsabile: si dimetta e vada in Cina”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi, intervenendo in Aula alla Camera.
19.35 – Crippa (M5s): “Siamo forza seria con progetto sano. Avanti con Conte”
“Il Governo Conte deve proseguire nella sua azione, con ancor più forza e ancor più determinazione. E lo deve fare perché abbiamo dimostrato di avere in mente un progetto sano, volto chiaramente a delineare l’Italia del futuro, con lo sguardo attento alle attese e ai bisogni dei cittadini”. E’ quanto ha affermato il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Davide Crippa, in un passaggio della dichiarazione di voto a seguito delle comunicazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Come Movimento 5 Stelle – ha proseguito Crippa – abbiamo dimostrato la responsabilità di affrontare questa sfida, insieme a lei, Presidente Conte, ed insieme alla sua squadra di Governo. Intendiamo consegnare alla storia un’Italia migliore di come l’abbiamo trovata. Nel 2018, undici milioni di italiani ci hanno affidato questo compito e abbiamo davanti a noi l’obbligo morale e civile di farlo”. “E lo faremo con tutti quei colleghi europeisti presenti in Parlamento, pronti ad unirsi nella condivisione di un progetto comune, di un patto di legislatura che possa consentire all’Italia di essere protagonista di questo orizzonte nuovo che stiamo vivendo non essendo trainati ma trainando con la creatività, innovazione e senso pratico di cui l’Italia è simbolo in tutto il mondo”, ha concluso.
19. 30 – Molinari (Lega): “Legge elettorale la decidono le Camere”
“Presidente, nel suo intervento si è lasciato scappare l’intenzione di fare una legge elettorale proporzionale. Lei sa che questo è competenza del Parlamento non del governo, non siamo ancora in Cina e in Venezuela. Quale legge elettorale fare lo deciderà il Parlamento, non lei”. L’ha detto Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera nella dichiarazione di voto contro la fiducia al governo.e ha aggiunto: “Lei l’ha detto solo per dare rassicurazioni a chi la sosterrà che a casa non si va, che intende garantire anche al suo neonato partito e che dovrebbe costituirsi sulla base di un gruppo che si chiama ‘Italia 2023’. Un modo per dire che l’unico scopo è stare qui per non perdere poltrone e privilegi. Questo è uno dei punti più bassi a cui abbiamo dovuto assistere”.
19.05 – Delrio (Pd): “Serve nuovo patto di legislatura, fare presto)
“Abbiamo bisogno di un governo ambizioso che sappia sciogliere i nodi e le difficoltà incontrate fino aqui, per questo chiediamo un nuovo patto di legislatura che sappia indicare le priorità. E’ il tempo di affrontare questo patto di legislatura: lei ha detto che lo faremo presto, noi abbiamo fiducia che sarà così perché il Paese non può aspettare”. Così il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio, durante le dichiarazioni di voto nell’Aula di Montecitorio.
19.02 – Delrio: “Conte non deve solo sopravvivere”
“Lei non è qui per sopravvivere ma per dare un orizzonte di forza e dignità al governo per il bene degli italiani. Per questo ci rivolgiamo a tutte le forze politiche democratiche e liberali. Il suo appello non solo è legittimo ma è giusto. Come diceva Alex Langer, è il tempo dei mediatori, è tempo di gettare ponti”. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera graziano Delrio annunciando il si dei Dem alla fiducia.
19.00 – Delrio (Pd): “Crisi al buio incomprensibile”
“Questo è il giorno della chiarezza e della trasparenza: come democratici italiani rinnoveremo a lei e al governo la nostra fiducia, senza dubbio. La scelta di aprire una crisi al buio è un errore grave ed è incomprensibile per i cittadini”. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, intervenendo in Aula a Montecitorio. Rivolgendosi al presidente di Iv, Ettore Rosato, Delrio rimarca come la crisi “interrompe il dialogo e il rilancio dell’azione di governo che insieme le forze di maggioranza avevano deciso”.
18.58 – Gelmini (Forza Italia): “Se Conte non ha numeri si dimetta”
“Se Conte avrà i numeri vada avanti. Se, come noi crediamo i numeri non ci sono abbia il coraggio di dimettersi e di lasciare nelle mani del presidente Mattarella la gestione della crisi. Ma basta perdite di tempo”. Lo dice nell’Aula della Camera Maria Stella Gelmini di Fi in dichiarazione di voto sulla fiducia sulle comunicazioni del presidente del Consiglio annunciando il no del suo gruppo alla fiducia. “Resteremo orgogliosamente alla opposizione e con il centrodestra costruiremo le condizioni per tornare al governo”, ha concluso.
18.55 – Gelmini (Forza Italia): “Niente di noi in questa maggioranza”
“Noi siamo profondamente europeisti, autenticamente liberali e ci onoriamo in alcuni di noi di una cultura socialista ma per tutte queste ragioni siamo alternativi alle forze che compongono la sua maggioranza. Un socialista non può stare con Bonafede che ha abolito la prescrizione ed un autentico liberale non riscontra nella politica economica di questo governo nulla che non sia dirigista, statalista e volto a vessare i citadini”. Lo dice nell’Aula della Camera Maria Stella Gelmini di Fi in dichiarazione di voto sulla fiducia sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. “Mettere insieme la sua maggioranza è impossibile. Dovevate fare presto e bene. Noi non facciamo il tifo per lo sfascio, facciamo il tifo per l’Italia anche se siete voi a governare. Ma come farete mano con questa maggioranza frastagliata a mettere mano alla riforma elettorale?”, conclude.
18.45 – Meloni: “Conte Barbapapà”
“Giuseppe Conte è perfetto per l’Unione europea” per i “grandi media al servizio di poteri forti, perchè è perfettamente in grado di assumere esattamente la forma che gli chiede il suo mandante: praticamente Barbapapà”. Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, nel suo intervento alla Camera in dichiarazione di voto.
18.40 – Meloni: “Servono patrioti, non Conte”
“L’Italia non può permettersi un governo più debole di quello che ha già. L’Italia ha bisogno di qualcuno che abbia la capacità di indicare la rotta. Il mare è in tempesta, qualche volta dovremo stare sotto coperta. Ma quei sacrifici alla fine ci porteranno in un porto sicuro e tornerà il sole. Questo non lo può fare lei, se avesse a cuore il destino di questa nazione si sarebbe già fatto da parte, perché adesso è un altro tempo: adesso è il tempo dei patrioti, della libertà, dell’orgoglio”. Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, nel suo intervento alla Camera in dichiarazione di voto, rivolgendosi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
18.20 – Rosato (Italia viva): “Maggioranza per andare avanti c’è, da noi mano tesa”
“Lei presidente Conte ha una maggioranza politica e numerica per andare avanti. Ma davvero i problemi si chiamano Matteo Renzi? Le cose che non funzionano sono troppe e si risolvono affrontandole nel merito. Il tatticismo non può funzionare sempre. La mano tesa la porgiamo perché siamo costruttori. Sta a voi capire se da una crisi si esce in maniera più forte o più debole. A noi non spaventa l’opposizione, spaventa che le cose non si facciano bene. Anche dall’opposizione si può lavorare per il bene dell’Italia. Ma la personalizzazione di uno scontro politico la si fa quando serve. Quando danneggia gli italiani bisogna avere il coraggio di alzare il telefono, chiamare e mettersi intorno a un tavolo per discutere”. Lo ha detto in Aula alla Camera Ettore Rosato annunciando l’astensione di Iv sulla fiducia.
18.20 – Rosato (Italia viva): “Nostra rottura responsabile”
“La nostra è stata una rottura responsabile”. Così Ettore Rosato, presidente di Iv, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del premier Conte. “Voi siete qui senza avere l’assillo di trovare la maggioranza relativa, perché noi vi abbiamo garantito la nostra astensione. E lo confermo, così come confermo che voteremo lo scostamento di bilancio. Voteremo il decreto ristori e il decreto Covid”, ha aggiunto il vicepresidente della Camera.
18.10 – Fornaro (Leu): “No crisi al buio, siamo leali”
No a una “crisi al buio”, oggi “c’è più bisogno di giustizia sociale, bisogna lavorare a una reale inclusione. Siamo convinti che da questa crisi sanitaria ed economica si esca insieme, con una squadra coesa. Presidente, se seguirà con coerenza e coraggio la strada indicata stamattina, ci troverò al suo fianco a collaborare con lealtà insieme alla maggioranza”. Lo ha detto il capogruppo alla Camera di Leu, Franco Fornaro, nelle dichiarazioni di voto in Aula a Montecitorio.
18.07 – Maggioranza assoluta a quota 316
La maggioranza assoluta ala Camera si raggiunge a quota 315, un voto in meno rispetto ai 316 normalmente richiesti. A far abbassare il quorum sono le dimissioni di Pier Carlo Padoan che ha lasciato il Parlamento il 4 novembre scorso per assumere l’incarico nel board di Unicredit e non è stato ancora sostituito a Montecitorio.
18.05 – Autonomie voteranno fiducia al governo
“Voteremo la fiducia a questo governo e auspichiamo che accolga le migliori idee per la costruzione del futuro del Paese”. L’ha detto il deputato Manfred Schullian, annunciando in Aula la fiducia al governo da parte del gruppo delle Autonomie, aggiungendo che “condividiamo il suo appello a lavorare insieme”.
18.02 – Tabacci: “Non basta doppio passaggio alle Camere”
“Secondo me non basta il semplice passaggio formale di un doppio voto di fiducia tra oggi e domani ma è necessario che lei guidi un nuovo governo. Credo che anche sul piano costituzionale si tratterebbe di un passaggio politico che le darebbe più forza, sia nel Parlamento che nel Paese. Così può nascere in questi giorni e si delineerà nelle settimane a venire uno schieramento alternativo al blocco sovranista e populista . Lo spazio c’è e può essere vincente. Uno spazio politico di prospettiva alla cui costruzione daremo un contributo anche noi”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato del Misto, Bruno Tabacci.
18.00 – Tabacci: “Da Centro democratico ok a fiducia”
“Centro democratico, che si avvale di importanti adesioni parlamentari, ha apprezzato l’intervento del presidente del Consiglio e voterà convintamente la fiducia. La figura di Conte è centrale, e la scelta di parlamentare la crisi è stata doverosa”. Lo dice nell’Aula della Camera Bruno Tabacci di Cd in dichiarazione di voto sulla fiducia sulle comunicazioni del presidente del Consiglio.
17.53 – Magi: “+ Europa contro la fiducia”
“+Eu e Azione hano condotto una opposizione responsabile e costruttiva. Da noi non verrà la fiducia a un governo che non farà quello che serve al Paese”. Lo dice nell’Aula della Camera Riccardo Magi di +Eu in dichiarazione di voto sulla fiducia sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. “Per il bene del Paese aprite la crisi formale di governo”, ha concluso.
17.52 – Rospi: “Popolo protagonista non voterà fiducia”
“Oggi noi di Popolo protagonista non voteremo a favore di questo governo”. Così Gianluca Rospi, deputato del Gruppo Misto, intervenendo in dichiarazione di voto alla Camera.
17.50 -Tasso: “Maie voterà fiducia”
“Il Maie voterà la fiducia, dopo torneremo a parlare di quello che c’è da fare” perché “abbiamo alle porte una terza ondata, che già terrorizza gli italiani”. Così Antonio Tasso del Maie, nel corso delle dichiarazioni di voto, alla Camera, dopo le comunicazioni del premier Conte.
“Alternativa a questa maggioranza – assicura – è il voto, chi vuole procedere su queta strada lo faccia e se ne assuma la responsabilità”.
17.45 – Conte pone questione di fiducia
“Pongo la questione di fiducia sull”approvazione della risoluzione di maggioranza” di Pd, M5S e Leu. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula alla Camera dopo le comunicazioni di questa mattina.
17.43 – Conte: “Dopo Capitol Hill consci che le democrazie vanno difese”
“Dopo quanto successo il 6 gennaio in America, siamo consci che le nostre democrazie vanno difese con i fatti e con le parole, e noi leader abbiamo un compito: non ci possiamo permettere, come successo negli Stati Uniti, di alimentare la tensione”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula alla Camera dopo le comunicazioni di questa mattina.
17. 42 – Conte: “Da scelte di queste ore dipende il futuro del Paese”
“Dalle scelte che ciascuno in questa ora grave deciderà di compiere dipende il futuro del paese. Siamo chiamati a costruirlo insieme, è un appello trasparente, alla luce del sole, chiaro che propongo nella sede più istituzionale e rappresentativa del Parlamento”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula alla Camera dopo le comunicazioni di questa mattina.
17.41 – Conte: “Progetto a tradizione europeista”
“Per quanto riguarda questo progetto ho detto che ha una forte vocazione europeista, perché l’Italia in questo momento si può giovare di una forte sintonia con l’indirizzo politico della commissione Ue.” Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula alla Camera dopo le comunicazioni di questa mattina.
17.40 – Conte: “Arrivo Biden rafforza nostro progetto”
“C’è un altro elemento che rafforza il nostro progetto, e cioé il fatto che guardiamo con grande speranza alla presidenza Biden. Ho avuto con lui una lunga, calorosa telefonata e siamo rimasti che ci aggiorneremo presto in vista del G20”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica alla Camera sottolineando “l’approccio multilaterale” del presidente statunitense eletto e rimarcando che “l’agenda della nuova amministrazione Usa è la nostra agenda”.
17.39 – Conte: “Mio appello anche a singoli parlamentari”
“Abbiamo bisogno di affrontare tutte quelle diseguaglianze vecchie e nuove, create dalla pandemia. Oggi abbiamo una società che rischia di uscire da questa pandemia con forti diseguaglianze di genere, territoriali e generazionali”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula alla Camera dopo le comunicazioni di questa mattina. “Non bisogna avere timori e timidezze quando si ragiona con sguardo chiaro. Ho rivolto un appello a tutte le forze ma anche ai singoli parlamentari. Chi si riconosce in questo progetto può dare un contributo”, aggiunge.
17.28 – Conte: “Mio appello chiaro, progetto politico preciso”
“Il mio è un appello molto chiaro e nitido: c’è un progetto politico ben preciso e articolato che mira a rendere il Paese più moderno e a completare tante riforme e interventi già messi in cantiere”. Abbiamo bisogno di Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula alla Camera.
17.27 – Via alla replica di Conte
Al via nell’Aula della Camera la replica del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A seguire ci saranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia.
16.50 – Tabacci: “Alla Camera avremo la maggioranza assoluta”
“Alla Camera dei deputati abbiamo creato le premesse con un gruppo di interlocutori e mi auguro che anche al Senato domani ci sia un tentativo che vada in porto”. Lo ha detto Bruno Tabacci nello speciale Tg1 sulla crisi. “Penso che il presidente Conte otterrà la fiducia, alla Camera supererà la maggioranza assoluta, al Senato è più difficile”.
16.44 – Conte alla Camera: “A quanto siamo?”
A quanto apprende l’Adnkronos, appena uscito dall’aula di Montecitorio, e prima di entrare nella sala del governo alla Camera, il premier Giuseppe Conte si informa sulla ‘contà che va avanti in queste ore al Senato, in vista del voto di domani. Avvicinandosi al suo segretario particolare, Andrea Benvenuti, domanda “a quanto siamo?”, il suo collaboratore risponde: “155-156”.
16.32 – Orlando (Pd): “Conte ha dato fisionomia alla coalizione”
“Oggi Conte ha posto le basi per fare un ragionamento, ha dato una fisionomia politica alla coalizione, è la prima volta, come coalizione degli europeisti e antisovranisti”. Lo ha detto Andrea Orlando a speciale Tg1. Il premier “ha posto l’esigenza di fare i passi che noi sollecitavamo da tempo, con una accelerazione”, ha sottolineato il vice segretario Pd.
16.30 – Orlando (Pd): “Non si governa per due voti ma allargamento può cominciare”
“Non si governa con due voti di margine, bisogna lavorare perché questa alleanza politica si basi su numeri solidi, ma questo è un lavoro che comincia una volta respinto il tentativo di far cadere i governo”. Lo ha detto Andrea Orlando a speciale Tg1.
16.28 – Orlando (Pd): “Conte ha dato fisionomia alla coalizione”
“Credo che ricucire lo strappo” con Italia viva sia “difficile, se non impossibile, non per una ripicca: ci troviamo di fronte a una ripresa di una strategia che è stata fermata dalla pandemia, ma Italia Viva era decisa a dare una natura tattica e transitoria a questa alleanza. Appena si è aperta una finestra c’è stata una ripresa di quella strategia”. Lo ha detto Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, allo speciale del Tg1 dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera.
16.25 – Cdm alla Camera per fiducia
Si è appena concluso il Cdm, nella sala del governo alla Camera, per la fiducia sulla risoluzione di maggioranza relativa alle comunicazioni in Aula del premier Conte.
16.23 – Italia viva conferma l’astensione
Italia viva conferma l’astensione sul voto di fiducia dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla Camera. È quanto emerge al termine di una riunione dei deputati del gruppo.
15.45 – Camera, seduta sospesa fino alle 17.15
Conclusa nell’Aula della Camera la discussione generale sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. Sono state presentate una risoluzione di maggioranza ed una di opposizione. La seduta, sospesa per la sanificazione dell’Aula riprenderà alle 17.15 con la replica del presidente del Consiglio.
15.20 -M5s: “C’è chi vuole cancellare Reddito e Spazzacorrotti”
“Presidente, noi continueremo a sostenerla perché lei ha dimostrato di saper ascoltare, di saper separare le priorità del Paese dagli interessi di palazzo, e di saper fare una cosa che in politica sanno fare in pochi, di migliorare se stesso e chi la circonda e anche perché ci ha consentito di portare a casa, con il Recovery Fund, un risultato che, chi la vuole oggi ai margini, non sarebbe mai stato in grado di proporlo, figuriamoci di ottenerlo”. E’ quanto ha affermato il deputato del MoVimento 5 Stelle, Francesco Silvestri, tesoriere del gruppo, nel corso del suo intervento sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’Aula della Camera. “Nonostante ciò – ha proseguito l’esponente pentastellato – queste persone vogliono, in un momento simile, portare il Paese ad elezioni. Perché non vedono l’ora di buttare giù tutto quello che abbiamo costruito in questi anni. Non vedono l’ora di smantellare la spazzacorrotti, la prima vera legge anticorruzione, che è stata adottata in questo Paese. Non vedono l’ora di togliere alle persone che vivono nel disagio il reddito di Cittadinanza. La tragedia che stiamo vivendo ci sta consegnando il testimone per ricostruire il Paese con altre certezze: transizione ecologica che crei posti di lavoro, digitalizzazione per far sviluppare Imprese, sanità e giustizia e investimenti nelle opere utili per il Paese sono le direttrici chiare e nette che dobbiamo perseguire”.
15.10 – Silli: “Cambiamo voterà contro”
“La componente Cambiamo voterà contro la fiducia a questo governo”. Lo ha annunciato, intervenendo in Aula alla Camera, il deputato Giorgio Silli.
15.00 – Italia viva verso astensione, c’è chi vuole votare No
Iv va verso la conferma dell’astensione alla Camera ma qualcuno tra i deputati si sarebbe detto tentato dal No alle comunicazioni del premier. E’ quanto emerge dalle fila di Iv, dopo il discorso di Giuseppe Conte in Aula. A quanto si apprende, il dibattito sarebbe emerso anche nella chat dei parlamentari renziani ma ad ora sarebbe prevalente – e dovrebbe essere confermata – la linea dell’astensione, mentre nessuno si sarebbe ad ora apertamente smarcato annunciando il Sì. Matteo Renzi sarebbe intervenuto nella chat, scrivendo: “Ragazzi, non reagire alle provocazioni: manteniamoci compatti”. Alle 15 è prevista una riunione del gruppo.
14.50 – Crimi (M5s): “Sostegno a Conte, ora rinnovato patto di governo”
“Pieno sostegno al presidente Conte, l’Italia ha bisogno di una guida e di risposte ed è ciò che intendiamo continuare a fare, attraverso un rinnovato patto di governo. Non ci voltiamo indietro, andiamo oltre e torniamo a correre”. Lo dichiara il capo politico M5S Vito Crimi.
14.40 – Scalfarotto (Italia viva): “Abbiamo dovuto dimetterci per delega servizi”
“Ha detto che rinuncerà alla delega ai servizi segreti, ma abbiamo dovuto dimetterci noi per sentirglielo dire”. Così l’ex sottosegretario di Iv Ivan Scalfarotto intervenendo in aula alla Camera dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
14.30 – Scalfarotto (Italia viva): “Con un governo migliore ci siamo”
“Se c’è da creare un governo migliore e non abbiamo nessuna pregiudiziale sui nomi, figuriamoci se mettiamo un veto su di lei che ha governato con la Lega poco prima di questo governo. Ma chiediamo di muoversi, di darci risposte, una visione e una strategia. Se questo c’è, noi ci siamo”. L’ha detto Ivan Scalfarotto, deputato di Italia viva e sottosegretario agli Esteri che si è dimesso, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Conte. E ha ribadito: “Se ci sarà la possibilità di dare un governo vero a questo Paese, Iv non mancherà”, sottolineando che il Conte bis è stato “un governo dei tempi ordinari, è il suo limite”.
14.28 – Scalfarotto (Italia viva): “Conte come zio manzoniano”
“Come il conte zio manzoniano lei è sempre per troncare, sopire. Oggi ha fatto un altro elenco di cose da fare senza dire come e quando”. Lo ha detto Ivan Scalfarotto rivolgendosi a Giuseppe Conte, in aula alla Camera nel dibattito dopo le comunicazioni del premier. “Con lei c’è sempre da troncare e sopire, domani facciamo un incontro e un vertice ma le cose non succedono mai e in questo momento così importante le cose devono succedere subito -ha spiegato l’ex sottosegretario di Italia viva-. Non è epoca per traccheggiare e rimandare, questo è stato il tratto del suo governo”.
14.12 – Pd: “Crisi causata da narcisismo esasperato”
“La crisi è stata causata dal narcisismo esasperato di qualcuno. A chi lancia messaggi rasserenanti rispondo che bisognava pensarci prima. La rottura è profonda: qualcuno ha pensato di far saltare il Pd senza riuscirci”. Lo dice nell’Aula della Camera Michele Bordo del Pd nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. “Non abbiamo spirito di rivalsa o vendetta verso Iv, ma bisogna essere seri. La mancanza di una prospettiva politica per la coalizione è stato il problema principale. Ora bisogna lavorare alla costruzione di una coalizione che sia una maggioranza politica che elabori una alternativa vera alla destra populista”, ha concluso, ribadendo: “per noi non ci sono alternative a questo governo. Dobbiamo assicurare la continuità ed evitare avventure incomprensibili. La maggioranza ci sarà, o ognuno si assumerà le proprie responsabilità davanti al Paese”.
14.10 – Pd: “Maggioranza deve diventare coalizione politica”
“La maggioranza dovrà diventare finalmente una coalizione politica. Ne conosciamo i limiti, ma pensiamo sia l’unica base per costruire un’alternativa alla destra sovranista”. Lo dice il deputato Pd Michele Bordo intervenendo in aula alla Camera dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
14.05 – Fassina (Leu): “Responsabili si strutturino”
“Non arrivino responsabili in ordine sparso per galleggiare fino a fine legislatura ma una componente in grado di strutturarsi in una alleanza politica”. Lo dice nell’Aula della Camera Stefano Fassina di Leu nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio.
“Continueremo a segnalare errori eventuali ma con lealtà verso il governo e la maggioranza. Ora rimettiamoci al lavoro”, ha concluso.
14.03 – Zingaretti: “Bene Conte, avanti insieme”
“Bene Conte. L’appello ad andare avanti per cambiare. Patto di legislatura, apertura al coinvolgimento del Paese, priorità allo sviluppo per creare lavoro, alla difesa della salute, al rafforzamento del protagonismo europeo a cominciare da Next Generation Eu. Non fermiamoci ora. Dobbiamo ricostruire la fiducia. L’Italia ha diritto alla speranza , c’è una prospettiva da perseguire per il futuro”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
14.00 – Azione + Europa: “Non voteremo fiducia a governo”
Noi di Azione e +Europa non voteremo la fiducia al Governo e anche qualora trovasse una maggioranza noi saremo all’opposizione”. Lo ha detto Enrico Costa intervenendo in Aula alla Camera sulle comunicazioni del premier, Giuseppe Conte, sulla crisi di Governo.
13.57 – Borghi (Lega): “Ve ne andrete quando avrete distrutto tutto”
“I risultati del suo governo sono qui e sono i morti di persone e morti di impresa. Noi siamo primi al mondo per morti per milioni di persone, ma allora di cosa ci vantiamo?” Lo ha detto il deputato leghista Claudio Borghi nell’intervento in Aula, dopo le comunicazioni del premier Conte alla Camera e sul Recovery plan ha aggiunto: “Quanti soldi abbiamo preso adesso per il Recovery plan? Quanto è arrivato nella nostra economia? Zero. In realtà con il prossimo scostamento di bilancio sono 150 i miliardi autorizzati, senza bisogno di nessun Recovery”.
E ha proseguito: “Lei se ne andrà quando si sarà reso conto che la montagna di guano accumulata sarà così enorme da non potersi nascondere e allora ve ne andrete come chi lascia la casa occupata dopo aver distrutto e aver defecato nel centro della stanza”, interrotto a questo punto dal presidente della Camera, Fico che gli ha chiesto di moderare i toni. Quindi ha concluso: “Lei non ha la fiducia degli italiani, da parte nostra ha solo compassione per quello che sta facendo”.
13.55 – La risoluzione di maggioranza
“Camera, udite le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri sulla situazione politica in atto, le approva”. E’ il testo della telegrafica risoluzione di maggioranza alla Camera depositata dopo l’intervento del premier in aula. A firmarla i capigruppo Davide Crippa (M5s), Graziano Delrio (Pd), Federico Fornaro (Leu) e anche Alessandro Fusacchia (Centro democratico), Renate Gebhard (Minoranze linguistiche) e Antonio Tasso (Maie).
13.50 – Udc voterà No
“Ci troviamo a smentire, per l’ennesima volta, ricostruzioni fantasiose riportate da alcuni organi di stampa oggi. L’Udc voterà compattamente NO alla fiducia del Governo Conte bis”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Ufficio stampa nazionale dello Scudo crociato, guidato da Lorenzo Cesa.
13.45 – Tasso (Maie): “Buon lavoro Conte, Maie offre sostegno”
“Buon lavoro, presidente Conte: poco o tanto che sia il Maie gli offre il suo sostegno”. Lo dice nell’Aula della Camera Antonio Tasso del Maie nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. “Dopo la sua esauriente relazione parliamo di una crisi che non ho francamente capito e che non capiscono i nostri partner europei”, conclude.
13.34 – Fusacchia (Misto): “Conte offri prospettiva a chi vuole contribuire”
“Conte usi la sua popolarità per dimostrare che il governo presieduto da lui sia il meglio. Offra un percorso, una prospettiva, non a chi vuole tornare in auge ma a tutti quelli che vogliono poter contribuire a risollevare le sorti di un Paese intero”. Lo dice nell’Aula della Camera Alessandro Fusacchia del gruppo Misto, considerato vicino a Centro Democratico di Bruno Tabacci, nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio. “Lo scostamento di 32 miliardi non sia come i precedenti destinato solo a sussidi e ristori ma anche su investimenti. Chiediamo la certezza di una prospettiva chiara, che sulla scuola usciremo dal balletto di aprire e chiudere, che i soldi del Recovery non finiranno in progetti senza impatto. La crisi diventi la occasione per una nuova fase in cui dentro la maggioranza saremo tutti più uniti ma anche meno accomodanti”, conclude.
13.21 – Occhiutto (Fi): “Aiuteremo il Paese, non il governo”
“In Aula ha chiesto aiuto. E noi vi diciamo subito che aiuteremo il Paese, ma non il suo governo!”. Lo ha detto il deputato di Fi, Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario azzurro alla Camera nel suo intervento in Aula sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte.
13.19 – Ricciardi (M5s): “Ciao a chi ha scelto irresponsabilità”
“Presidente, le diciamo di andare avanti. Su questa strada riteniamo di avere molti compagni di viaggio. A chi ha deciso di seguire un’altra strada, quella dell’irresponsabilità, diciamo semplicemente ciao senza alcuna nostalgia”. Così Riccardo Ricciardi, vicecapogruppo del M5S alla Camera, intervenendo dopo le comunicazioni del premier Conte.
13.15 – Cominciata la discussione alla Camera
E’ cominciata, nell’aula della Camera, la discussione sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte che ha appena concluso il suo intervento, in vista della fiducia al suo governo. Per ora sono iscritti a parlare 26 deputati.
13.10 – L’appello di Conte: “Governo aperto a tutti coloro che hanno a cuore l’Italia”
“Costruiamo un governo aperto a tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia”. Lo dice il premier Giuseppe Conte concludendo il suo intervento in Aula alla Camera.
13.07 – Conte: “Delegherò i Servizi e non manterrò Agricoltura”
“Viste le nuove sfide e anche gli impegni internazionali, non intendo mantenere la delega all’Agricoltura se non lo stretto necessario e mi avvarrò anche della facoltà di designare un’autorità delegata per l’intelligence di mia fiducia”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera.
13.05 – Conte: “Ci sia appoggio limpido liberale, popolare, socialista”
“Questa alleanza può già contare su una solida base di dialogo alimentata da M5s, Pd, Leu, che sta mostrando la saldezza del suo ancoraggio e l’ampiezza del suo respiro. Sarebbe un arricchimento di questa alleanza poter acquisire contributo politico di formazioni che si collocano nella più alta tradizione europeista: liberale, popolare, socialista. Chiedo un appoggio limpido e trasparente”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera.
13.02 – Conte: “Serve il più ampio consenso di forze volenterose”
Per le sfide che attendono l’Italia servono “la massima coesione possibile, il più ampio consenso in Parlamento. Servono un governo e forze parlamentari volenterose, consapevoli della delicatezza dei compiti. Capaci di sfuggire gli egoismi e l’utile personale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera.
12.58 – Arriva la risoluzione di maggioranza per l’ok a Conte
“La Camera, udite le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla situazione politica, le approva”. E’ il testo della risoluzione di maggioranza presentata a Montecitorio. E’ firmata dai capigruppo di Pd, M5s e Leu ma anche da Fusacchia (riferito a Bruno Tabacci di Cd), Gebhard (minoranze) e Tasso (Maie).
12.55 – Conte: “Governo promuoverò sistema elettorale proporzionale”
“Il governo, chiaramente nel rispetto delle determinazioni delle forze parlamentari, si impegnerà a promuovere una riforma elettorale proporzionale, quanto più possibile condivisa, che possa coniugare le ragioni del pluralismo con l’esigenza di assicurare stabilità al sistema politica”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera.
12.45 – Conte: “Paese merita governo coeso”
Il Paese “merita un governo coeso, ora si volta pagina”. Il Recovery Plan italiano sarà un piano “largamente condiviso, uno sforzo collettivo di cui andare fieri”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera.
12.43 – Conte: “Non si può cancellare quello che è accaduto”
“Questa crisi ha provocato profondo sgomento nel Paese, rischia di produrre danni notevoli e non solo perché ha fatto salire lo spread ma ancor più perché ha attirato l’attenzione dei media internazionali e delle cancellerie straniere. Diciamolo con franchezza, non si può cancellare quello che è accaduto” Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera parlando della fiducia tra le forze alleate come “condizioni imprescindibile” per guidare il Paese.
12.41 – Conte: “Crisi di cui non trovo alcun plausibile fondamento”
Nel pieno della pandemia Covid e mentre “da casa ci ascolta chi ha perso i propri cari, confesso di avvertire un certo disagio. Sono qui oggi non per annunciare nuove misure di sostegno o per bozza ultima del Recovery plan ma per provare a spiegare una crisi in cui non solo i cittadini ma io stesso non trovo alcun plausibile fondamento”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera, raccogliendo un lungo applauso
12.40 – Conte: “Energie dissipate in polemiche sterili”
“Le nostre energie dovrebbero essere tutte, sempre concentrate sulla crisi del Paese. Così, agli occhi dei cittadini, appaiono dissipate in contributi polemici, spesso sterili, del tutto incomprensibili. Rischiamo così tutti di perdere contatto con la realtà. C’era davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? No”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera.
12.38 – Conte: “Crisi deve trovare qui il proprio chiarimento”
“Il 13 gennaio in una conferenza stampa sono state confermate le dimissioni delle ministre di Iv. Si è aperta una crisi che deve trovare qui in questa sede il proprio chiarimento in trasparenza del confronto e linearità di azione che hanno caratterizzato il mio mandato”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera.
12.37 – Conte: “Politica non sia logica di potere”
“Proprio nei momenti più critici del Paese dobbiamo trovare le ragioni più nobili e alte della politica”, come “servizio per i bisogni della comunità nazionale” e non come “logica di potere. Alla società che sta uscendo con difficoltà dalla pandemia non possiamo offrire risposte mediocri. Il governo deve essere all’altezza di questo compito.” Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera.
12.35 – Conte: “Da opposizioni contributo fondamentale”
“E’ stato fondamentale anche il senso di responsabilità delle forze opposizione che, pur nella dialettica della politica, hanno contribuito ad affrontare dei passaggi critici. Bisogna darne atto. Avete avanzato anche proposte concrete, qualificanti, alcune delle quali sono state accolte dalle forze di maggioranza”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera.
12.31 – Conte: “Da luglio assegno unico per famiglie con figli”
“L’assegno unico mensile si colloca in una cornice di interventi volti ad alleggerire il peso fiscale sulle famiglie”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera annunciando che da “luglio” sarà introdotto “l’assegno unico mensile” per famiglie con figli sotto i 21 anni.
12.30 – Conte: “Abbiamo raccolta sfida di trasformare difficoltà in opportunità”
“Politica è stata la scelta di accompagnare le misure emergenziali con interventi strutturali. Anche nei momenti più complessi dell’emergenza non abbiamo mai riunciato a porre le basi del rilancio del Paese, pur con le debolezze strutturali” del Paese. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera.
“Noi abbiamo da subito raccolto la sfida di trasformare le difficoltà in opportunità”, aggiunge.
12.27 – Conte: “Con Recovery impresso svolta irreversibile all’Ue”
“Politica è stata la determinazione con cui il governo ha chiesto all’Unione europea”, nel segno dell’europeismo, “di farsi promotrice”, nella pandemia, “di politiche espansive, con debito comune orientato al raggiungimento di strategie condivise. Lo storico accordo su Next generation Eu ha impresso alla politica europea una svolta irreversibile inaugurando un nuovo corso in grado di cambiare i paradigmi delle politiche economiche e il volto stesso dell’Ue”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera.
12.25 – Conte: “Governo ha operato con tutte le energie. Posso parlare a testa alta”
“Abbiamo operato sempre scelte migliori? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Per parte mia posso dire che il governo ha operato con massimo scrupolo e attenzione per i delicati bilanciamenti anche costituzionali. Se io oggi posso parlare a nome di tutto il governo a testa alta non è per l’arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori ma è per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e psichiche per la comunità nazionale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera.
12.23 – Conte: “Pandemia sfida di portata epocale”
“Agli inizi 2020” il progetto del governo si è dovuto “misurare con la pandemia che ha sconvolto in profondità la società e la dinamica stessa delle nostre relazioni. Affontiamo una sfida di portata epocale, si vivono paure primordiali, più spesso conosciute da generazioni del passato. Torniamo a sentirci profondamente fragili, alcune certezze radicate sono state poste in discussione. Ci siamo misurati quotidianamente come mai in passato con scienza e tecniche, con la difficoltà a fornire risposte efficaci e rapide”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera. “Primi in occidente siamo stati costretti a introdurre misure restrittive dei diritti della persona, operando delicatissimi bilanciamenti dei principi costituzionali”.
12.20 – Conte: “Durante la pandemia la maggioranza ha dimostrato responsabilità”
“In questi mesi drammatici” della pandemia da Covid “questa maggioranza ha dimostrato grande responsabilità, raggiungendo convergenza di vedute, risolutezza di azione anche nei momenti più difficili”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera.
12.19 – Conte: “Mi sono adoperato per stagione riformatrice”
“Sin dall’inizio mi sono adoperato perché si delineasse la prospettiva di un disegno riformatore, ampio e coraggioso” per “configurare una nuova stagione riformatrice” basata sulla “sostenibilità, sulla coesione sociale e territoriale, sul pieno sviluppo della persona umana. E ancora oggi “c’è una visione” Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo in Aula alla Camera.
12.17 – Conte: “Governo nato su valori Carta e con vocazione europeista”
“All’inizio di questa esperienza di governo, nel 2019, prefigurai un chiaro progetto politico per il Paese. Precisai che il programma non poteva risolversi in una mera elencazione di proposte eterogenee o una sterile sommatoria delle posizioni delle forze di maggioranza. Un’alleanza tra formazioni provenienti da storie, esperienze, culture di diversa estrazione e che in passato si erano confrontate con asprezza, poteva nascere solo su due discriminanti. Il convinto ancoraggio ai valori costituzionali e la solida vocazione europeista del Paese”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in Aula alla Camera.
12.15 – Iniziano le comunicazioni di Conte
Al via nell’Aula della Camera alle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla situazione politica determinata dalle dimissioni dei ministri di Iv.
11.55 – Renzi: “Posizionamento Pd molto vicino al M5s”
“Il posizionamento del Pd di questi giorni – molto, molto, molto vicino ai Cinque Stelle – è un fatto nuovo davvero rilevante per il futuro della politica italiana. Dico grazie a chi in Italia Viva sta resistendo a ogni forma di pressione. E dico grazie a chi ci sta aiutando con l’iscrizione, con il sostegno economico, con la presenza sul territorio e nei social”. Lo scrive nella sua newsletter Enews il leader di Iv Matteo Renzi.
11.50 – Renzi: “Recovery non va. Preoccupa maggioranza raccogliticcia”
“Piano piano, trasmissione dopo trasmissione, giorno dopo giorno, la verità inizia a venire fuori. Si capisce che il Recovery Plan ancora non va. Cresce la preoccupazione per una maggioranza raccogliticcia e senza respiro. Si avverte come chiediamo da mesi l’esigenza di un progetto Paese”. Lo scrive Matteo Renzi, leader di Iv, nella newsletter Enews.
11.40 – Il centrodestra presenta la sua risoluzione
Il centrodestra ha presentato una risoluzione unitaria per respingere le comunicazioni del premier Conte in cui si evidenzia il fallimento del suo governo contro la pandemia sia da un punto di vista sanitario che economico. E’ quanto si apprende da fonti della coalizione.
11.30 – Conte: “Situazione non semplice”
“La situazione non è affatto semplice, c’è una crisi. Speriamo di uscirne rapidamente”. Così il premier Giuseppe Conte ai microfoni del TG2 prima di entrare, a piedi, dall’ingresso posteriore di Palazzo Chigi.
11.25 – Conte: “Ho fiducia nei parlamentari”
“Si parla nelle sedi opportune, nelle sedi istituzionali. Se ho fiducia nei parlamentari? Ho fiducia nei parlamentari e nel Paese”. Così il premier Giuseppe Conte, in una battuta a Fanpage.it, mentre fa il suo ingresso – a piedi, con cartellina in mano – a Palazzo Chigi entrando dall’ingresso posteriore dell’edificio.
10.35 – D’Uva (M5s): “Parlamento voterà progetto, non a scatola chiusa”
“Il Parlamento dirà la sua, come è giusto che sia. Non sarà una decisione presa a scatola chiusa. Il Governo, con il premier Giuseppe Conte, porterà un progetto. Su quello saremo chiamati a esprimerci. E significherà anche prendersi le proprie responsabilità”. Lo scrive in un tweet il deputato M5s e questore Francesco D’Uva.
09.55 – Calenda: “Soccorso al governo da Azione? No”
Nessun soccorso di Azione al governo? “No”, ha risposto telegrafico Carlo Calenda ospite di Radiouno. “Che uomo sarei se votassi la fiducia a un governo rispetto al quale sono sempre stato all’opposizione? Non mi appartiene”, ha aggiunto il leader di Azione spiegando: “Io ho un giudizio molto negativo sul modo in cui Renzi sta gestendo la crisi, non si capisce nulla. Da un mese critica il governo, come se non ne facesse parte. Una cosa che non si comprende. Se parli male di Conte e poi dici non ho preclusioni hai una grande confusione. Questo avanti e indietro è inaccettabile”.
9.45 – Mastella: “Sono tutti terrorizzati dal voto”
“Ci sono, ma non si vede. Sono il medico a cui si domanda la cura. Sono tutti terrorizzati dal voto. Anche quelli dell’opposizione. Se ti vuoi salvare io ti indico la strada”. Così Clemente Mastella su La Repubblica.
9.20 – Rosato (Iv): “Il governo Conte, rigenerato, riparta: è la cosa più semplice”
“La cosa più semplice è che il governo Conte, rigenerato, riparta. Può darsi anche che trovino i responsabili. I costruttori è un’immagine molto bella del Presidente Mattarella, ma che io non sfrutterei. Io in questa fase vorrei un governo con l’80% del parlamento, quindi non è che mi darebbe fastidio la presenza di responsabili”. Lo ha detto Ettore Rosato a radio Cusano campus.
9.00 – Orlando: “Renzi ha chiuso la porta, ieri l’ha blindata”
“La porta l’ha chiusa Renzi e ieri l’ha ulteriormente blindata continuando ad attaccare il Pd”. Lo ha detto Andrea Orlando a Mattino cinque.
8.50 – Orlando: “Governo? Non riuscirà il tentativo di farlo cadere”
“Il tentativo di far cadere il governo non riuscirà e questa è la cosa più importante. Non ce lo possiamo permettere, non se lo può permettere il Paese”. Lo ha detto il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, a Mattino Cinque.
8.40 – Salvini: “Se Conte non ha i numeri, elezioni o governo di centrodestra”
“Oggi il problema per molte famiglie il problema è la salute con i vaccini che mancano e la scuola con migliaia di ragazzi in classe senza sicurezza e le scadenze fiscali che nessuno ha rimandato, che tutto questo è in secondo piano perchè Mastella e Tabacci cercano senatori di notte è imbarazzante. Io non ci rimarrei mai così al governo. Se Conte non ha i numeri le strade sono due: o le elezioni oppure se Mattarella ritenesse il centrodestra ha progetti e poche cose da fare velocemente per tirare fuori il paese dalla pandemia” Lo afferma il leadear della Lega, Matteo Salvini.
8.30 – Di Maio: “In Aula vedremo costruttori e distruttori”
“Noi siamo fiduciosi per martedì, ma al momento attuale è una crisi aperta, aperta da Renzi in modo irresponsabile. Conte in Aula parlerà e lì ci sarà una distinzione tra costruttori e distruttori”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sul Corriere della sera. “Trovo folle pensare ad elezioni nel mezzo di una pandemia – osserva – ma voglio chiarire subito che tra governi stiracchiati, governicchi e governissimi allora meglio il voto”.
8.20 – Bonaccini: “Niente veti personali”
“In questi giorni ho letto di veti su Renzi come di veti su Conte – prosegue – e i veti personali sono la negazione stessa della politica e della funzione di governo. Bisognerebbe avere la capacità di guardarsi negli occhi e di confrontarsi. Il resto è solo un danno diretto all’Italia. O c’è uno scatto in avanti o i cittadini chiederanno un cambio più radicale”. Così il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini su La Stampa.