La scena è avvenuta a dicembre, ma il video è uscito solamente qualche giorno fa. Grazie alle condivisioni sui social è stato possibile identificare l'autore
Pugni e calci interminabili. È quanto filmato in un video diventato virale sui social che riprende un ragazzino picchiare un coetaneo. La scena è avvenuta a dicembre, ma il video è stato notato solamente qualche giorno fa. Il ragazzino è figlio di un pugile e titolare di una palestra in Calabria. È stato proprio il padre a pubblicare un lungo post su Facebook per condannare il gesto del figlio e per porgere pubblicamente le scuse alla famiglia del ragazzino picchiato. “Non posso che condannare, come padre, come atleta e come cittadino, il gesto fatto da mio figlio”, ha scritto l’uomo che nel post ricostruisce quanto accaduto. Quando a dicembre, prima di Natale, era venuto a conoscenza del fatto, aveva contattato i genitori del ragazzo per capire cosa fosse successo. “In quella occasione ho chiesto scusa al ragazzo e alla famiglia. I due ragazzi si sono stretti la mano in segno di pace. Ma non hanno riferito quanto si vede nel video, che ho avuto modo di vedere solo nelle ultime ore, con forte rammarico“.
Dopo aver visto il video l’uomo riferisce di aver di nuovo incontrato i genitori del ragazzo insieme “alle forze dell’ordine, portate da me”. “Anche in quella occasione ho chiesto umilmente scusa, ho invitato il ragazzo a venire in palestra gratuitamente, nonostante porto ancora in cuore il rammarico e la delusione per quanto accaduto”. Il pugile sottolinea che come uomo e come atleta è contrario a ogni forma di violenza. “Insegno ai miei allievi la non violenza e anzi, utilizzare la nobile arte fuori dalla palestra, qualunque sia il motivo, vuol dire essere immediatamente espulsi”, scrive l’uomo che conclude esprimendo rammarico per le critiche ricevute dopo la diffusione del video. “Sono stato messo in queste ore alla gogna perché sarei un genitore che insegna la violenza – ha aggiunto – Ho dato a mio figlio i migliori consigli che un padre possa dare. Gli ho insegnato che si è forti se si è buoni nell’animo e non violento nella mani. Non accetto critiche gratuite e fuori luogo”.