Tra le 6mila e le 9mila persone sono partite la settimana scorsa da San Pedro Sula in Honduras per raggiungere il confine degli Usa, ma si sono scontrate con la polizia guatemalteca. E ora sono bloccate nel dipartimento di Chiquimula
Hanno provato a superare un folto sbarramento di forze di sicurezza, che hanno usato contro di loro sfollagente, gas lacrimogeni e granate assordanti. Diversi migranti sono rimasti feriti, tutti parte della mega carovana di persone – fra 6mila e 9mila secondo le fonti – partite la settimana scorsa da San Pedro Sula in Honduras, e decise a raggiungere il confine con gli Stati Uniti. Sono bloccate da 48 ore in Guatemala nel dipartimento di Chiquimula.
I coordinatori della carovana studiano ora una nuova strategia per poter superare l’ostacolo e proseguire nell’impresa, mentre il governo del Guatemala cerca con ogni mezzo di scoraggiare i migranti “ad insistere in un progetto destinato quasi certamente al fallimento“. Da parte sua l’Istituto guatemalteco della migrazione (Img) ha reso noto che dal 14 gennaio a ieri “909 cittadini honduregni hanno deciso volontariamente di tornare in Patria“. Di questi, 815 erano adulti e 94 minori non accompagnati. Inoltre le autorità locali hanno intercettato 474 honduregni che non fanno parte della carovana bloccata a Chiquimula (376 adulti e 98 minori non accompagnati) consegnandoli all’Igm. Infine, il ministero della Salute del Guatemala ha riferito di avere localizzato 21 migranti dell’Honduras positivi al Covid-19, trasferendoli in centri sanitari dove resteranno in quarantena prima di fare ritorno al loro Paese.