di Stefano Manganini

Nel suo La Società aperta e i suoi Nemici, Karl Popper sosteneva che le teorie della cospirazione sono il risultato della secolarizzazione religiosa. Il progresso e uno sviluppo basato sul paradigma capitalista hanno ampiamente modificato gli stili di vita tradizionali, lasciando l’essere umano a dover interpretare la realtà senza l’ausilio dei grandi schemi di comprensione del mondo, come appunto la religione.

Ed è proprio in questa mancanza di comprensione del mondo che le teorie cospiratorie trovano terreno fertile per riprodursi, offrendo una comprensione del mondo estremamente semplificata, così illogica da sembrare più logica della complessissima realtà che ci troviamo a vivere.

L’evoluzione della nostra specie è stata costellata di schemi di comprensione quasi fantascientifici per spiegare l’inspiegabile, come il Sole che sorge e tramonta perché trainato da un carro o i fulmini attribuiti alla rabbia di Giove. Abbiamo un bisogno innato di comprendere e quando non ci riusciamo allora necessitiamo di spiegazioni che, seppur fantascientifiche, sembrano spiegare l’inspiegabile a cui stiamo assistendo.

Ed è così che funzionano le teorie cospiratorie. Spiegano in maniera infantile quello che altrimenti andrebbe spiegato con studi, teorie e dimostrazioni. Poco importa che le teorie siano palesemente ridicole, c’è chi ci crederà perché sono immediate e non richiedono alcuno sforzo di ricerca. Sono per natura uno strumento pigro e codardo. Non si tratta solo di idiozie da bar, ma vere e proprie lenti d’analisi della realtà, che sopperiscono alla mancanza di strumenti per interpretare un mondo sempre più complesso.

Uno studio redatto da Proijen e Jostmann dimostra che l’incomprensione del funzionamento di una struttura di potere facilita l’insorgenza di teorie della cospirazione. Più una di queste strutture agisce con riservatezza, più si ha spazio per fantasticare su teorie bizzarre che, troppo spesso, diventano armi nelle mani di politicanti senza scrupoli che ne approfittano per persuadere le fasce di popolazione meno avvezza al pensiero razionale.

Ed è cosi che, nelle mani di tali politicanti, la necessaria riservatezza istituzionale su argomenti sensibili diviene espressione di un “governo criminale” o che agisce con il favore delle tenebre. Poco importa quali siano le prove che sostengono tali accuse o quali siano i motivi di determinata riservatezza, l’importante è che le accuse, seppur vuote, siano urlate a gran voce, così da permettere all’emotività di prendere il sopravvento sulla razionalità.

Ma la questione è ben altra: può sopravvivere una democrazia in queste condizioni di rifiuto della razionalità? Nella tradizione dell’antica Grecia i cittadini dopo essersi documentati con quanta più razionalità possibile erano chiamati ad esprimere il proprio pensiero sulle vicende relative alla polis. Era insomma una democrazia che, per poter funzionare, doveva essere fondata sulla capacità razionale dell’individuo.

Ma se questa capacità razionale viene a mancare, allora può sussistere il concetto di democrazia? Se un cittadino rifiuta di prendersi la briga di documentarsi utilizzando un metodo scientifico, è giusto che costui abbia diritto di partecipare alla vita democratica? O è forse un atto di tradimento poiché contribuisce al fallimento della democrazia stessa? Se la democrazia è una valore sacro allora è giusto difenderla da coloro i quali cercano di deturparla per pigrizia, ignoranza o malafede.

Tuttavia, chi si dovrebbe occupare di definire chi merita di partecipare alla vita democratica? Si tratta di un esercizio pericolosissimo, ma una cosa è chiara: così non si può continuare e i fatti di Capitol Hill ne sono la conferma. Sembra ora che una discussione di questo tipo vada affrontata, perché il pericolo che gli individui razionali si trovino alla mercé degli individui irrazionali sembra divenire di giorno in giorno più pressante.

Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’abbonamento Sostenitore e diventando membri del Fatto social club. Tra i post inviati Peter Gomez e la redazione selezioneranno quelli ritenuti più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Se vuoi partecipare sottoscrivi un abbonamento volontario. Potrai così anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione, mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee, sceglierai le inchieste che verranno realizzate dai nostri giornalisti e avrai accesso all’intero archivio cartaceo.
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

TRUMP POWER

di Furio Colombo 12€ Acquista
Articolo Precedente

Condannato a due anni e mezzo l’erede del gruppo Samsung: “Ha corrotto la presidente perché appoggiasse una fusione”

next
Articolo Successivo

Ohio, fucili semiautomatici e armi d’assalto: la protesta dei gruppi di estrema destra fuori dal palazzo in cui è atteso Biden – Video

next