Sospendere per 48 ore l’ordinanza che colloca la Lombardia in zona rossa in attesa dei dati di martedì che certificheranno “il minor grado di rischio“. Lo ha chiesto la nuova vicepresidente della Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti al ministro della Salute Roberto Speranza. Domenica il ministro Francesco Boccia su Rai Tre a Che tempo che fa ha ricordato che “quei numeri (i parametri per stabilire le fasce di colore, ndr), li abbiamo condivisi insieme“, quindi “rispettiamoli”. Sulla stessa linea la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa: “Sorprende che la Lombardia contesti oggi un metodo che ha approvato insieme a tutti gli altri. E’ dall’inizio che è cosi: i 21 indici sono stati approvati da tutte le Regioni, Lombardia compresa, ed è sulla base di quei 21 indici che avviene poi il calcolo matematico che determina la colorazione. I dati vengono raccolti sempre nello stesso modo, con la stessa tempistica, e vengono forniti dalle Regioni stesse e vorrei ricordare che in Cabina di regia siedono tre rappresentanti scelti dalle Regioni. Quindi questo fa capire come potremmo risparmiarci tutti quanti un’inutile polemica”.
“Fondamentalmente abbiamo un compito in questo momento: mettere in sicurezza la salute delle persone – fa notare Zampa ai microfoni di ‘InBlu Radio’ – E le scelte ispirate da un principio di massima precauzione sono la cosa che ci deve interessare di più, sia nelle vesti di esponenti politici del Governo che dei territori, delle Regioni. Non c’è un altro punto di vista, perché dove non è stato adottato questo punto di vista le cose vanno male”.
La Moratti insiste sul fatto che il monitoraggio Iss su cui si è basata la decisione di venerdì non è aggiornato e chiede di attendere 48 ore perché “la revisione sollecitata per martedì potrà essere molto più puntuale e oggettiva e dimostrare il minor grado di rischio della Lombardia a seguito del ricalcolo aggiornato dell’indice Rt che il 16 gennaio a Regione Lombardia risulterebbe di 1,01” dall’1,17 di domenica 10 gennaio.