Stamattina i ragazzi delle scuole superiori tornano in classe dopo mesi di stop, ma non in tutt’Italia. Su 20 Regioni, sono in quattro a riaprire le aule con tanto di benedizione del Comitato tecnico scientifico, che ieri si è incontrato d’urgenza per dare il suo parere su richiesta del governo. Si tratta di Emilia Romagna, Piemonte, Lazio e Molise, a cui si aggiungono Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta che hanno riportato i ragazzi in aula già l’11 gennaio scorso, mentre il Trentino aveva scelto di aprire le porte delle scuole il giorno dopo l’Epifania. Altre 4 Regioni hanno posticipato la campanella al 25, mentre in Lombardia e in Sicilia, entrambe in zona rossa, gli studenti della secondaria di secondo grado e di seconda e terza media continueranno a fare lezione a distanza.

Lo scenario infatti è complesso: si va da chi, come il presidente della Puglia Michele Emiliano, continua a firmare ordinanze che lasciano l’opzione casa o scuola per il primo ciclo, a chi come Stefano Bonaccini rispetta l’ordinanza del Tar che ha sospeso la sua decisione di fare didattica on line per le superiori al 100% fino al 23. Poi c’è Massimiliano Fedriga, che in Friuli si rifiuta di dare seguito all’ordinanza del Tar che impone il rientro, mentre il solito Vincenzo De Luca ha riportato in classe solo i bambini dalla prima alla terza elementare. Il tutto in un clima di protesta che vede i ragazzi delle superiori occupare le scuole e altri che, con il sostegno della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, insistono per tornare in classe. Ecco la mappa regione per regione e ordine di scuola di come e dove si rientra in aula.

Lombardia – La Regione obtorto collo si è ritrovata in fascia rossa. Di conseguenza vengono applicate le regole imposte dal Dpcm: i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria vanno in presenza, così come le prime classi delle medie. Mentre dalla seconda secondaria di primo grado fino alle superiori tutti a casa a fare lezione online finché non migliorerà la situazione epidemiologica.

Veneto – Luca Zaia ha intrapreso una strada e non è più tornato indietro. Dal 7 gennaio scorso gli allievi del primo ciclo sono tornati tra i banchi, mentre il secondo ciclo continuerà a fare didattica a distanza fino al primo febbraio.

Piemonte – Orgogliosi del piano scuola elaborato, gli amministratori piemontesi provano a riaprire da oggi le scuole superiori: studenti e insegnanti potranno fare tamponi più volte al mese. I più piccoli, invece, sono già rientrati in aula dal 7 gennaio.

Valle d’Aosta – Gli studenti di questa regione sono già tutti in presenza. La scuola primaria e secondaria di primo grado è ripartita il 7 gennaio mentre le superiori l’11.

Provincia di Bolzano – Secondo il ministero della Salute l’intero territorio è in fascia rossa, ma il presidente Arno Kompatscher e l’assessore provinciale alla salute Thomas Widmann hanno detto che la decisione del Governo è avvenuta “valutando in modo inadeguato alcune delle specificità altoatesine”. Tutte le scuole, dunque, continueranno a fare didattica in presenza.

Provincia di Trento – Qui è dal 7 gennaio che nessun bambino o ragazzo è stato costretto ad accendere il personal computer per fare lezione. Tutto si svolge tra i banchi.

Friuli Venezia Giulia – I più piccoli hanno ricominciato ad andare a scuola dal giorno dopo la Befana, mentre per le superiori si è aperto un braccio di ferro. Il Tar nei giorni scorsi ha accolto il ricorso di alcuni genitori contro l’ordinanza regionale che disponeva la chiusura delle scuole secondarie di secondo grado fino alla fine di gennaio. imponendo la riapertura. Ma il Governatore Fedriga si è opposto e stamattina terrà chiusi gli istituti superiori.

Liguria – Anche nella terra governata da Giovanni Toti primaria e infanzia sono ripartite dal 7, mentre i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado rientreranno in aula solo il 25.

Emilia Romagna – Stefano Bonaccini voleva mantenere la dad al 100% alle superiori fino al 23 gennaio, ma anche qui il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di una ventina di genitori. Risultato? Da oggi in presenza anche i ragazzi più grandi.

Toscana – La Toscana è ormai alla sua prima settimana di prova del nove. Il piano presentato con sentinelle alle fermate e davanti alle scuole, aumento di corse e controlli delle forze dell’ordine sta funzionando: dall’11 gennaio i ragazzi delle superiori sono tornati in classe senza problemi. I più piccoli lo erano già dal 7 gennaio.

Umbria – Maestri e professori della scuola media sono tornati a lavorare da due settimane, mentre i colleghi delle superiori restano a casa fino al 25 gennaio.

Marche – Anche in questa regione i più piccoli sono tornati a fare scuola in presenza, mentre i ragazzi delle superiori prima di rivedersi de visu dovranno aspettare lunedì prossimo.

Abruzzo – Da una settimana le superiori hanno già riaperto le classi, mentre gli studenti delle scuole dell’obbligo sono tornati a fare lezione in presenza dal 7 gennaio.

Lazio – Dopo giorni di trattative con i presidi e le proteste degli studenti, anche la Regione Lazio stamattina mette in atto il suo piano scuole riportando fuori dalle case gli studenti più grandi. Gli allievi delle elementari e delle medie sono ripartiti il 7 gennaio.

Molise – Anche qui oggi torna a suonare la campanella per i ragazzi più grandi.

Campania – Discorso a parte per la regione governata da Vincenzo De Luca. Da stamattina alle elementari tornano in classe anche i ragazzi di otto anni che si uniscono a quelli di seconda e prima che sono già a scuola. Quarta e quinta dovranno attendere ancora. Per le medie e le superiori la data per abbandonare la didattica a distanza è fissata per il 25 gennaio.

Basilicata – Scuole elementari e medie hanno già spalancato le porte dal 7 gennaio, mentre gli studenti della secondaria di secondo grado restano a casa fino a fine mese.

Puglia – Anche qui Emiliano fa caso a parte. Alla scuola dell’obbligo le famiglie possono scegliere se mandare i bambini a scuola in presenza o tenerli a casa in dad, mentre per le superiori il calendario del governatore ha un cerchio verde sul 25.

Calabria – Gli allievi della scuola dell’obbligo son tornati tutti a rivedere maestri e professori da una settimana. Gli adolescenti delle superiori dovranno attendere il primo giorno di febbraio.

Sicilia – La regione è in fascia rossa, perciò Nello Musumeci si attiene alle disposizioni del caso: didattica a distanza a partire dalla seconda media fino alle superiori fino a data da destinarsi.

Sardegna – I ragazzi della secondaria di secondo grado restano a casa a fare lezione on line fino a fine mese, mentre gli studenti di primaria e secondaria di primo grado hanno già fatto due settimane in presenza.

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