Sono 10.497 i nuovi contagi da coronavirus accertati nelle ultime 24 ore in Italia, in leggero aumento rispetto agli oltre 8mila di ieri. Allo stesso tempo, sono stati effettuati 100mila tamponi in più: tra molecolari e antigenici, si contano 254.070 test in un giorno, mentre ieri erano circa 158mila. Di conseguenza, il tasso di positività passa dal 5,56% al 4,1%. Si allenta anche la pressione sugli ospedali: in terapia intensiva si sono liberati 57 posti letto al netto delle entrate e delle uscite, mentre i pazienti ricoverati in area medica sono in calo di 185 unità. Il numero dei morti, invece, resta altissimo: oggi sono 603 le persone decedute a causa del Covid-19.
Le uniche Regioni che superano quota 1.000 casi sono la Sicilia (+1.641), il Lazio (+1.100) e l’Emilia Romagna (+1.034). Seguono il Veneto, con 957 positivi in più, la Lombardia (+930) e la Puglia (+850). 716 i nuovi contagi accertati in Piemonte, 651 in Campania. Tutte le altre Regioni vanno da un massimo di circa 400 casi in Friuli e provincia di Bolzano a un minimo di 60 in Basilicata, 34 in Valle d’Aosta e 18 in Molise.
Guardando all’andamento settimanale, risulta che tra ieri e oggi sono stati accertati 19.322 casi in tutto il Paese. Negli stessi giorni di una settimana fa, invece, i contagi ammontavano a 26.774. Saranno decisivi i dati dei prossimi giorni per capire se si tratta di un calo tendenziale o momentaneo. Due settimane fa i positivi erano pari a 26.178, mentre a fine dicembre (lunedì 28 e martedì 29 gennaio) erano di poco superiori al numero di questi giorni (19.809).
Dall’inizio della pandemia a oggi sono stati accertati in tutta Italia 2.400.598 casi di coronavirus. 83.157 i decessi, di cui 26.339 in Lombardia e oltre 8mila in Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. 1.781.917 persone sono guarite dal Covid-19 o sono state dimesse dall’ospedale, mentre i cittadini attualmente positivi sono 535.524. Di questi, 510.338 si trovano ancora in isolamento domiciliare, mentre oltre 25mila sono ricoverati in ospedale. 22.699 pazienti si trovano nei reparti di area medica, mentre per 2.487 è stato necessario ricorrere al ricovero in terapia intensiva.