L’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito è stato assolto dai giudici della corte di Appello di Genova dall’accusa di aver causato un danno d’immagine al Carroccio con la sua condotta. Il partito aveva chiesto a Belsito (e a tre imprenditori) un risarcimento da 500mila euro perché secondo i legali del partito dopo il deflagrare dell’inchiesta sui fondi della Lega, nella quale era rimasto coinvolto Belsito, ci sarebbe stata una perdita di consenso elettorale nel 2011 e 2013. Per i giudici, invece, le cose non sono andate così e non c’è stato alcun danno d’immagine.
Il partito guidato da Matteo Salvini aveva impugnato la sentenza con la quale nel giugno del 2019 il tribunale aveva assolto i quattro (con Belsito, Romolo Girardelli, Stefano Bonet, Stefano Lombardelli) dall’accusa di associazione a delinquere per un giro di consulenze tecnologiche fasulle per grandi gruppi industriali in cambio di sgravi fiscali. La sentenza è passata in giudicato nell’aspetto penale, perché la procura non l’ha impugnata, ma la Lega, che si era costituita parte civile, lo ha fatto per cercare di avere un risarcimento. Il caso nasce sulla scia delle indagini sui rimborsi elettorali per 49 milioni di euro non dovuti (la Cassazione ha confermato la confisca, i soldi sono spariti, la procura di Genova li cerca e intanto la Lega ha stabilito una rateizzazione da 600 mila euro all’anno), e sugli investimenti a Cipro e in Tanzania. Il processo ruotava attorno alla Polare, società guidata da Bonet. Gli anni in questione vanno dal 2008 al 2013.
“La giustizia finalmente sta arrivando e ha dimostrato che da parte della Lega non c’è stata correttezza” ha detto Belsito dopo l’assoluzione. “Sono felice per me e i miei avvocati che hanno creduto in questa assoluzione. In tutti questi processi che vanno avanti da tanti anni, alla fine l’unico sempre presente e a pagare sono stato sempre io. Mi sono tolto un grosso sasso dalla scarpa”. I giudici hanno condannato il partito al pagamento delle spese processuali. “La condanna della Lega – ha sottolineato Antino Gallinaro, avvocato di Belsito – dimostra come questa fosse una lite temeraria“. “Il presunto danno di immagine per il decremento dei voti – ha rimarcato l’avvocato Giuseppe Maria Gallo, che difende Girardelli – non c’è mai stato. E oggi è stato dimostrato“.