L'Antitrust aveva fatto ricorso contro due deliberazioni che limitavano gli aiuti alle società che avessero sia la sede operativa che la sede legale nei confini della Regione. Per il tribunale amministrativo gli importi erogati erano esigui e avevano lo scopo non tanto di alterare, quanto di conservare il mercato concorrenziale, impendendo la scomparsa di imprese detenute da soggetti economici insediati sul territorio
UDINE – Nello scontro con l’Antitrust, il Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia ha dato ragione alla Regione respingendo il ricorso dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) contro due deliberazioni della giunta guidata da Massimiliano Fedriga riguardanti le misure straordinarie e urgenti a ristoro dei danni causati dall’emergenza Covid-19 al sistema economico friulano. L’Autorità si era rivolta a giudici amministrativi, sostenendo che le misure fossero limitative della concorrenza. Infatti, i ristori andavano a beneficio delle società che avessero sia la sede operativa che la sede legale nei confini della Regione.
Il Tar, invece, ha ritenuto che l’eccezionalità della situazione di crisi sanitaria determinata dalla pandemia e le sue ricadute sul tessuto economico giustificassero una deroga, in quanto limitata, ai principi della concorrenza, anche perché gli importi erogati una tantum erano esigui e avevano lo scopo non tanto di alterare, quanto di conservare il mercato concorrenziale. Inoltre, avevano l’obiettivo di impedire la scomparsa di imprese detenute da soggetti economici insediati esclusivamente sul territorio regionale.
Secondo l’Antitrust, invece, le delibere adottate in primavera ed estate, integravano “un profilo di restrittività, in contrasto con i principi di concorrenza”, perché il dover avere sia la sede operativa che quella legale in Fvg “comporta l’indebita esclusione di imprese che, pur avendo sede legale fuori regione, sono comunque operative nel territorio e in grado quindi di ‘restituire’ al tessuto economico regionale i frutti del beneficio ricevuto”. Sostenendo questa tesi, l’Antitrust non aveva fatto altro che sviluppare una posizione già assunta in altri casi di finanziamenti pubblici a imprese private di un determinato territorio.
“Il provvedimento – ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini – conforta le scelte più che ponderate della Giunta regionale in un contesto di risorse limitate in cui la Regione deve intervenire, laddove possibile, soprattutto per garantire la vicinanza delle istituzioni al sistema economico del Friuli Venezia Giulia. Il sostegno delle realtà territoriali di dimensione locale può quindi continuare ad essere l’obiettivo che la Giunta avrà a riferimento anche per i prossimi interventi”.