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Record di vittime in Regno Unito: oltre 1.600. Germania, verso lockdown prolungato al 14 febbraio. In Israele fino al 31 gennaio

Resta da capire se le attuali restrizioni saranno rafforzate, come auspicato dalla Cancelliera. Sul tavolo il coprifuoco notturno, l'obbligo di indossare mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici, la riduzione della capienza massima a un terzo sul trasporto pubblico e un aumento dello smartworking. Record di contagi in Israele. In Francia il ministro della Salute dichiara che il coprifuoco anticipato ha portato a un calo del 16% dei casi nelle aree dove è in vigore dal 2 gennaio. E gli Usa superano i 400mila morti

Nuovo record assoluto di decessi in Gran Bretagna. L’ultimo bollettino sanitario del Regno parla di 1.610 morti per Covid nelle ultime 24 ore: un numero mai raggiunto dall’inizio della pandemia. Lo certificano i dati governativi diffusi oggi, che includono un recupero statistico di alcuni dati raccolti in ritardo nel weekend. I nuovi contagi giornalieri, influenzati dalla diffusione della nuova variante del virus, sono scesi invece a 33.355, contro i 37.535 di ieri.

Il governo centrale e i 16 Länder tedeschi hanno raggiunto un accordo per l’estensione del lockdown duro fino al 14 febbraio. Angela Merkel riesce quindi a ottenere il prolungamento delle restrizioni chiesto pubblicamente nelle scorse settimane, decisione auspicata anche dagli operatori sanitari, visto che alcuni ospedali sono ancora in difficoltà, con i reparti di terapia intensiva saturi in alcune zone del Paese. Non è ancora chiaro, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Cancelliera, se alla serrata corrisponderanno anche ulteriori misure restrittive, come auspicato dalla leader tedesca in seguito al boom di decessi registrato nelle ultime settimane e con i contagi che rimangono su cifre preoccupanti, con lo spettro di una diffusione ancora più massiccia dovuta alle varianti inglese, sudafricana e brasiliana considerate più aggressive. In particolare, va capito se alla chiusura di ristoranti, attività non essenziali e scuole seguiranno anche il coprifuoco notturno, l’obbligo di indossare mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici, provvedimento già adottato in Baviera e che sembra essere passato nel corso del vertice che si deve ancora concludere, la riduzione della capienza massima a un terzo sul trasporto pubblico e di un aumento dello smartworking.

Anche la Scozia ha deciso di optare per un lockdown fino a metà febbraio, con la maggior parte degli studenti che continuerà a fare lezione da casa con la didattica a distanza. Lo ha annunciato al Parlamento di Edimburgo la first minsiter scozzese Nicola Sturgeon, stando a quanto riferito dalla Bbc. Nel suo intervento ha esortato i cittadini alla “cautela”, malgrado il recente calo dei nuovi casi di Covid-19: “Dobbiamo vedere se questa tendenza prosegue per essere certi che questa fase della pandemia sia ora su una traiettoria discendente. E secondo dobbiamo essere realisti sul fatto che ogni miglioramento a cui stiamo assistendo dipende, in questa fase, dal fatto che restiamo a casa e riduciamo le nostre interazioni. Qualsiasi allentamento del lockdown potrebbe rapidamente invertire la situazione”, ha dichiarato. Sturgeon ha auspicato un graduale ritorno in classe a partire dalla seconda metà del mese prossimo.

Nonostante il terzo lockdown ancora in corso e la percentuale di persone vaccinate più alta al mondo, nelle ultime 24 ore Israele ha fatto registrare un nuovo record di contagi giornalieri, sfondando il tetto dei 10mila: per l’esattezza, sono 10.021 i nuovi positivi nel Paese a fronte di circa 100mila test, con un tasso di positività del 10,2%. Così il governo ha deciso all’unanimità di estendere l’attuale lockdown fino al 31 gennaio. È stato introdotto anche l’obbligo del tampone negativo entro le 72 ore precedenti per chi arriva in Israele.

In Francia, dove il 14 gennaio il governo ha imposto il coprifuoco anticipato alle 18 in tutto il Paese, sono 23.608 i nuovi casi di coronavirus e 373 i decessi avvenuti nell’ultima giornata. Secondo quanto riferito dal ministro della Salute, Olivier Véran, nei 15 dipartimenti in cui l’anticipo dalle 20 alle 18 è operativo già dal 2 gennaio il numero dei nuovi casi quotidiani è diminuito del 16%. Dato che fan ben sperare per un miglioramento a livello nazionale già dalle prossime settimane. “È stata una scelta difficile – ha aggiunto – ma necessaria poiché gli effetti tendono a farsi sentire”. Per il ministro, il calo “non farà arretrare l’epidemia in tempi brevi ma consentirà di stabilizzarla”. A livello nazionale, invece, ha ammesso Véran, bisogna aspettare ancora un po’ perché si manifesti l’effetto del coprifuoco, operativo da sabato sera. In ogni caso, “la circolazione del virus resta preoccupante”. E con 113 voti a favore e 43 contrari, l’Assemblea nazionale ha votato per l’estensione dello stato d’emergenza sanitaria fino al prossimo primo giugno. Il progetto di legge passa ora al Senato, che lo esaminerà a partire da mercoledì prossimo. La legge dovrebbe passare prima del 16 febbraio, data in cui scade l’attuale stato d’emergenza sanitaria.

Il governo, nonostante il rafforzamento delle restrizioni, ha comunque deciso “con orgoglio” di mantenere le scuole in presenza. Il ministro dell’Educazione, Jean-Michel Blanquer, ha detto che non c’è al momento “alcuna esplosione dei contagi” negli istituti e che sembra ci sia una stabilizzazione “su un plateau alto”: “Una trentina di scuole e un centinaio di classi”, ha detto a France Info, sono attualmente chiuse, e “questo numero rischia di aumentare un po’ nei prossimi giorni”, ma “non siamo in una situazione di esplosione dei contagi”. Secondo il ministro si osserva attualmente “la stessa curva” di contagio che c’era dopo le vacanze di Ognissanti ad inizio novembre. Al momento “non è in discussione una chiusura delle scuole. Certamente, io sono pragmatico, ma sarebbe l’ultima cosa da chiudere” nel caso di un aggravamento della situazione.

E anche il titolare della Salute francese invita la popolazione a non utilizzare mascherine artigianali: “Restano valide tutte le mascherine il cui potere filtrante è superiore al 90% – ha dichiarato – Al contrario, le mascherine artigianali fabbricate in casa con le migliori intenzioni del mondo, rispettando le norme Afnor, non offrono necessariamente tutte le garanzie necessarie”.

Pechino, preoccupata per il nuovo aumento di casi, ha deciso di estendere il periodo di osservazione sanitaria a 28 giorni per i viaggiatori in entrata dall’estero. Il nuovo modello comprende la quarantena medica centralizzata di 14 giorni, una settimana di isolamento domiciliare o quarantena centralizzata e un’altra settimana di monitoraggio sanitario. Le persone in arrivo attraverso altre città cinesi devono attendere 21 giorni prima di entrare nella capitale e dopo il loro ingresso è richiesto un monitoraggio sanitario di sette giorni. Per chi ha un periodo di ingresso inferiore a 21 giorni ma si trova già a Pechino, l’isolamento ‘7 + 7’ e il monitoraggio sanitario devono essere completati nella città, hanno detto le autorità locali. Durante i sette giorni di monitoraggio della salute, le persone possono seguire le loro normali routine evitando le riunioni.

Stati Uniti – Sono 137.885 i casi e 1.381 i decessi registrati nel Paese nelle ultime 24 ore, che portano il numero delle vittime totali da inizio pandemia a oltre 400mila. I numeri diffusi oggi mostrano un calo rispetto alle passate settimane e questo è bastato al presidente uscente, Donald Trump, per annunciare che dal 26 gennaio saranno revocate le restrizioni di viaggio dall’area Schengen, dalla Gran Bretagna, dalla Repubblica Irlandese e dal Brasile. Un provvedimento che dovrebbe partire una settimana dopo il giuramento della nuova amministrazione Biden che ha già escluso la possibilità di togliere le restrizioni esistenti. “Con il peggioramento della pandemia e l’emergere nel mondo di varianti più contagiose, questo non è il momento di revocare le restrizioni sui viaggi internazionali – ha spiegato la nuova portavoce Jen Psaky -. Su consiglio del nostro team medico, l’amministrazione non intende togliere queste restrizioni il 26 gennaio. Infatti intendiamo rafforzare le misure di salute pubblica sui viaggi internazionali per mitigare ulteriormente la diffusione del Covid 19″.

Cina – Il Paese combatte nuovi focolai di coronavirus nel gelido nord-est, dando il via a ulteriori blocchi e divieti di viaggio in vista delle vacanze del Capodanno lunare del mese prossimo. Il Paese ha segnalato altri 118 casi, di cui 43 nella provincia di Jilin. La provincia di Hebei, appena fuori Pechino, ha visto altri 35 casi, mentre quella di Heilongjiang, al confine con la Russia, ha segnalato 27 nuovi contagi. Pechino, dove alcune comunità residenziali e agglomerati periferici sono stati sottoposti a lockdown, ha segnalato solo un nuovo caso. La provincia settentrionale di Liaoning ha imposto quarantene e restrizioni di viaggio per impedire l’ulteriore diffusione del virus, come parte delle misure imposte in gran parte del Paese per prevenire nuovi focolai durante le vacanze del Capodanno lunare. Le autorità hanno invitato i cittadini a non viaggiare, ordinato la chiusura delle scuole con una settimana di anticipo e condotto test su vasta scala. La capitale della provincia dello Hebei, Shijiazhuang, ha inoltre costruito un complesso di unità abitative prefabbricate per consentire la quarantena di oltre 3mila persone mentre lotta per controllare un numero alto di infezioni.

Russia – La Russia ha registrato 21.734 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, il numero più basso dal 18 novembre.