Anche Samsung ha ceduto ed ha deciso di rimuovere il caricatore e le cuffie dai box di vendita dei nuovi Galaxy S21, come hanno già fatto in precedenza sia Apple che Xiaomi. La motivazione è presto detta, questo tipo di accessori sono presenti nelle nostre case a bizzeffe e non è necessario continuare a riproporli ogni volta che si acquista un nuovo smartphone. Il vantaggio? Meno inquinamento e meno rifiuti elettronici da smaltire. Ma non è tutto perché i Galaxy S21 non saranno gli unici dispositivi ad essere interessanti dalle scelte di Samsung, infatti, nel prossimo futuro anche i nuovi dispositivi che siano top o medi di gamma non vedranno più la presenza di questi due accessori all’interno delle proprie confezioni di vendita.
Patrick Chomet, un dirigente Samsung, ha affermato che questo risultato è il frutto di un mix di varianti, tra cui, da una parte il comportamento generale degli utenti e dall’altra l’impegno dell’azienda verso un futuro più sostenibile. “Riteniamo che la rimozione graduale del caricabatterie e degli auricolari dalle confeziono dei nostri dispositivi possa dare una mano a risolvere i gravi problemi emersi negli anni relativi alla sostenibilità del mondo che ci circonda ed evitare così lo spreco”.
Secondo l’azienda ci sarebbero infatti moltissimi utenti che preferiscono riutilizzare gli accessori già a disposizione, come quelli di un vecchio dispositivo, dimostrandosi sempre più responsabili ed attenti alle esigenze del nostro pianeta. “Per supportare la nostra comunità, stiamo rimuovendo il caricabatterie e gli auricolari dai nostri Galaxy”, ha chiosato Chomet.
Fin qui tutto corretto e condivisibile se non fosse che la stessa casa sud-coreana era stata la prima a criticare ed a prendere in giro, attraverso un’immagine pubblicata sui social, la scelta fatta da Apple, salvo poi decidere, a distanza di pochi mesi, di proseguire sulla strada tracciata dai diretti concorrenti. Non a caso il post è stato poi eliminato. C’è poi da fare un’altra considerazione, è giusto preservare l’ambiente ed anche queste scelte possono dare una mano in tal senso ma bisognerebbe anche considerare tutte quelle persone che magari non hanno mai avuto uno smartphone in precedenza o magari hanno avuto un modello diverso e non dispongono di un caricabatterie idoneo.
In questo caso, all’utente non resta che acquistarlo separatamente e spendere altri soldi e come nel caso dei nuovi Galaxy S21 ma anche degli iPhone 12 la cifra richiesta non è poi così irrisoria. Per venire incontro ai consumatori, i due colossi del tech hanno deciso di ridurre il prezzo di vendita dei propri caricatori ma non è di certo una giustificazione. Soprattutto se si spendono 1000 euro o più per un nuovo smartphone l’utente pretende il meglio da quel prodotto e non vuole rinunciare a nulla e se per qualcuno la rimozione di queste due componenti risulta ininfluente per tanti altri potrebbe rappresentare un problema o semplicemente potrebbe far storcere il naso.
Sotto l’occhio del ciclone è finita anche Xiaomi che ha deciso di eliminare il caricabatterie sul nuovo Mi 11 ma dando anche la possibilità agli acquirenti, almeno nella fase iniziale, di acquistare una versione completa con tutti gli accessori allo stesso prezzo. Tra tutte, quest’ultima ci sembra la scelta più saggia, infatti, dovrebbe essere sempre il consumatore finale a poter dire la sua e decidere in autonomia cosa per lui potrebbe risultare superfluo e di cosa invece potrebbe aver bisogno.