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Sondaggi, per il 53% degli italiani Renzi ha sbagliato a provocare la crisi: approvazione solo tra gli elettori di destra

La rilevazione di Swg: la maggioranza degli intervistati boccia la mossa del leader di Italia Viva. Per il 40% sono solo le sue scelte irresponsabili ad aver portato a questa situazione. Il giudizio sui leader: Conte raggiunge la sufficienza, per Renzi il voto è 2,6

La maggioranza degli italiani boccia la mossa di Matteo Renzi, che ha provocato la crisi di governo nel mezzo della pandemia. Solo tra gli elettori di destra, critici nei confronti del governo di Giuseppe Conte, c’è approvazione per il comportamento del leader di Italia Viva. Il sondaggio realizzato da Swg tra il 14 e il 15 gennaio racconta per il 53% degli intervistati Renzi ha sbagliato a provocare la crisi. L’ex premier viene bocciato dal 74% degli elettori Pd e dal 79% di chi vota M5s. L’ex premier, invece, ha fatto bene a rompere per il 45% degli elettori della Lega e per il 53% degli elettori di Fratelli d’Italia.

Per il 40% degli intervistati da Swg, d’altronde, la ragione principale della crisi di governo sono le scelte irresponsabili di Renzi. Il 19% invece ritiene che la colpa sia di entrambe le parti, dell’incapacità di dialogo. Solo un intervistato su dieci invece indica come causa dell’attuale situazione l’inefficacia del governo, il protagonismo di Conte o la debolezza di Pd e M5s. Il presidente del Consiglio è anche l’unico leader della maggioranza che ottiene un giudizio sufficiente. La media è 5,9, diventa 8,6 tra gli elettori M5s e 7,6 tra i democratici. Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio invece ricevono in media un 4,2, ma hanno la sufficienza tra gli elettori della maggioranza. Chi viene sonoramente bocciato è di nuovo Matteo Renzi: il suo voto è un 2,6. Gli elettori Pd lo giudicano da 2.

Infine, Swg ha chiesto agli intervistati quale esito preferirebbero per la crisi di governo: il 36% spera che venga formato un nuovo governo Conte ter, senza Italia Viva. La maggior parte di questi sono elettori di Pd e M5s. Gli elettori di destra tifano invece per nuove elezioni: sono il 22% del totale. Il 15% degli intervistati vorrebbe un esecutivo di larghe intese, mentre solo l’8% spera in un governo sostenuto dalla stessa maggioranza ma con un altro premier.