“Muore ad Andria una persona transgender, Gianna, indigente perché scartata dalla società. La famiglia decide di affiggere manifesti funebri con il suo nome al maschile. Un’offesa al nome e all’identità con cui la conoscevano tutti. Abbiamo deciso di rifare la locandina funebre per darle un rispettoso ultimo saluto. Le esequie si terranno oggi mercoledì 20 gennaio alle 16:00 presso la Parrocchia San Riccardo ad Andria. Ringraziamo Vladimir Luxuria per la segnalazione“. Tutto è qui, scritto chiaramente, senza possibilità di sbagliare. È il manifesto funebre che Taffo ha voluto regalare a Gianna, su segnalazione di Vladimir Luxuria. Gianna è morta ma ad Adria i parenti hanno finto di non sapere della sua identità e hanno fatto manifesti funebri col suo nome al maschile. Il manifesto di Taffo, uno schiaffo alla transfobia, è diventato virale.