Il Nordreno-Westfalia, il Land più popoloso della Germania, interrompe le vaccinazioni per 10 giorni per mancanza di dosi del vaccino Biontech-Pfizer: lo ha confermato il ministero della Salute del Land tedesco, confermando le prime indiscrezioni uscita sulla stampa tedesca. “La modificata quantità di fornitura di vaccini ordinati rendono necessario un cambiamento del piano vaccinale”, è scritto in una lettera. Le vaccinazioni nelle case di riposo e di cura per anziani e negli ospedali saranno sospese quindi fino al 31 gennaio, con le prossime consegne del vaccino. Allo stesso tempo, l’inizio della campagna per le persone con più di 80 anni è rimandata all’8 febbraio, una settimana dopo rispetto a quanto originariamente previsto. Il Land ha precisato che riuscirà invece a garantire la somministrazione della seconda dose per chi ha effettuato la prima.
I ritardi nelle consegne da parte di Pfizer, che già hanno provocato rallentamenti nelle vaccinazioni in Italia, sono un problema anche in Germania, seppure l’altra azienda produttrice del vaccino è la tedesca Biontech. Il Nordreno-Westfalia non è un Land qualunque: è il più grande del Paese – conta 53 centri di vaccinazione – ed è amministrato da Armin Laschet, fresco di elezione a successore di Angela Merkel alla guida della Cdu, il più grande partito cristiano-democratico d’Europa. Ma anche altri Länder hanno dovuto cambiare i loro programmi: in Baviera, Brandeburgo, Sassonia, Saarland, Schleswig-Holstein e Amburgo per ora sono stati sospesi gli appuntamenti per le nuove vaccinazioni. Molti stanno aspettando le nuove consegne per capire come muoversi, ma tutti hanno annunciato ritardi inevitabili.
La Germania subirà un rallentamento soprattutto la prossima settimana, quando arriveranno solo 485.550 dosi (considerando sei dosi per fiale), rispetto alle 842.400 previste questa settimana. Praticamente, una consegna dimezzata. Per tornare ad aver più di 900mila dosi alla settimana, i tedeschi dovranno aspettare il 22 febbraio, quasi un mese. Poi, come promesso all’Italia, la produzione e di conseguenza le consegne da parte di Pfizer dovrebbero aumentare. “Il fattore decisivo, soprattutto nelle prime settimane, è l’affidabilità“, ha commentato Michael Müller, sindaco e governatore di Berlino, che in questo momento presiede la Conferenza dei presidenti dei Länder: “Abbiamo già chiesto urgentemente di essere informati in tempo utile su quando possiamo aspettarci quale consegna“, ha aggiunto.
La Germania ha effettuato finora 1.254.760 vaccinazioni e 24.741 persone hanno ricevuto anche la seconda dose. Si tratta di 1,51 somministrazioni per 100 abitanti, mentre l’Italia con 1.226.321 iniezioni totali è a 2. Se la campagna tedesca, dopo un iniziale balbettio, aveva raggiunto la scorsa settimana un ritmo che si stava avvicinando alle 100mila somministrazioni al giorno, ora anche la Germania è stata costretta a rallentare: negli ultimi 4 giorni la media è stato di poco inferiore alle 60mila dosi utilizzate.