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Il pubblico a Sanremo? Sì, ci sarà ma sarà composto solo da figuranti: ecco perché

Come anticipato dal Fattoquotidiano.it, in platea (e solo in platea) un pubblico di lavoratori. "Sanremo 2021 non sarà un evento pubblico, se il nuovo Dpcm, in vigore fino al 5 marzo, non consente spettacoli aperti al pubblico nei teatri e nei cinema anche all'aperto, all'Ariston non c'è alcuna ipotesi di presenza di pubblico né pagante, né su inviti", le parole del prefetto

di Giuseppe Candela

Sanremo 2021 andrà in onda su Rai1 dal 2 al 6 marzo, date confermate nei giorni scorsi con una nota stampa da Viale Mazzini. “Tra i temi affrontati nel corso dell’incontro, il Protocollo sanitario e organizzativo che sarà a breve sottoposto alle autorità competenti in modo da poter prevedere una presenza del pubblico nella platea del Teatro Ariston”, si leggeva nel comunicato Rai. L’organizzazione per il grande evento a cui la Rai, anche per ragioni pubblicitarie, non può rinunciare e che, come spiegato diverse volte, non avrebbe senso far slittare di poche settimane.

Pubblico in presenza, una quota ridotta ma non recluso su una nave. “Sanremo 2021 non sarà un evento pubblico, se il nuovo Dpcm, in vigore fino al 5 marzo, non consente spettacoli aperti al pubblico nei teatri e nei cinema anche all’aperto, all’Ariston non c’è alcuna ipotesi di presenza di pubblico né pagante, né su inviti“, parola del prefetto di Sanremo Alberto Intini che parla di “una certezza scontata anche per la Rai“. Ieri il primo incontro di circa un’ora tra Intini e l’azienda sul piano sicurezza per il prossimo Festival, a cui seguiranno incontri con la Asl e con il sindaco Biancheri in cui, spiega l’agenzia Ansa, si scenderà nei dettagli del protocollo sanitario e organizzativo che Viale Mazzini sta mettendo a punto per sottoporlo alle autorità competenti cercando di limitare il più possibile le occasioni di contagio.

Tradotto: niente pubblico a invito e nemmeno pagante. A differenza di quanto inteso da molti non significa niente pubblico all’Ariston. Perché, come riportano le agenzie Ansa e Adnkronos, la soluzione potrebbe essere quella di aprire la platea a un numero ridotto di figuranti. Ipotesi già anticipata nei giorni scorsi dal FattoQuotidiano.it: i figuranti sarebbero contrattualizzati Rai, con l’Ariston equiparato ad uno studio televisivo, quindi più facilmente controllabili, messi in sicurezza e in questo modo si risolverebbe per i presenti anche il problema del coprifuoco previsto alle 22 con la chiusura dello show fissata intorno alle due di notte. Una soluzione che coinvolgerebbe persone presenti già sul posto e in numero ridotto. La platea “a pieno regime” ha una capienza di 1.242 posti ma saranno molti meno se si considerano lo spazio del palco e le norme per il distanziamento tra un posto e l’altro. C’è chi parla di 150 presenti chi si avvicina a 400 persone. La galleria (che ha una capienza di 662 posti) molto probabilmente sarà vuota o occupata solo dai fotografi al lavoro.

Unica deroga accennata dal prefetto è quella per la serata finale del 6 marzo: “E’ ancora tutto in itinere e prima di compiere valutazioni bisognerà capire l’evolversi della situazione, l’unica cosa che mi sento di dire è che la norma è chiara e Sanremo non sarà un’eccezione. Il programma televisivo sarà tarato in base ai riverberi che può avere la città“, ha aggiunto Intini lasciando intendere che per evitare assembramenti al centro della città potrebbero essere ridimensionate le attività svolte fuori dall’Ariston.

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