I magistrati hanno sequestrato il cellulare. Secondo una prima ricostruzione la ragazzina si è chiusa in bagno e ha partecipato a una "sfida di soffocamento", legandosi la cintura di un accappatoio al collo. L'ospedale è in contatto con le forze dell'ordine e la magistratura per ricostruire l'accaduto. L'azienda del social network: "La sicurezza è la nostra priorità assoluta, a disposizione delle autorità competenti per le indagini"
Una bambina di 10 anni è ricoverata in rianimazione all’ospedale Di Cristina di Palermo dov’è arrivata accompagnata dai genitori in arresto cardiocircolatorio dovuto a una asfissia prolungata. I medici hanno dichiarato la morte cerebrale e i genitori hanno acconsentito all’espianto degli organi. Secondo quanto è stato ricostruito finora la ragazzina si è sentita male durante una prova estrema di soffocamento su TikTok. In particolare la ragazzina si trovava in bagno e si sarebbe legata una cintura di accappatoio alla gola. Sempre per quanto viene ricostruito al momento il cuore della bambina si è fermato per alcuni minuti prima di ricominciare a battere grazie alle manovre rianimatorie eseguite dal personale sanitario arrivato dopo la chiamata al 118. La magistratura ha aperto due fascicoli d’inchiesta, uno alla Procura ordinaria e un altro alla Procura dei minori che procede per istigazione al suicidio contro ignoti.
A riferire della sfida di TikTok sono stati i genitori in ospedale ma la squadra mobile della questura di Palermo – che ha sequestrato il cellulare della bambina – sta indagando a 360 gradi insieme alla polizia postale. Un portavoce di TikTok ha commentato quanto è accaduto a Palermo: “Siamo davanti ad un evento tragico e rivolgiamo le nostre più sincere condoglianze e pensieri di vicinanza alla famiglia e agli amici di questa bambina. La sicurezza della community TikTok è la nostra priorità assoluta, siamo a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle loro indagini”.
Secondo una prima ricostruzione la piccola avrebbe raccolto la sfida che sulla app viene chiamata “hanging challenge” e che prevede una prova di resistenza. La sfida, per quanto si faccia fatica a comprenderla, consiste nello stringersi una cintura attorno al collo e resistere il più possibile. La piccola avrebbe seguito i vari passaggi prima di restare asfissiata, trovandosi poi senza forze e crollando per terra. Quando i genitori della bambina si sono accorti della situazione hanno liberato la figlia dalla cintura e l’hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico. Il quadro clinico della piccola è apparso subito gravissimo. La direzione sanitaria si è messa subito in contatto con le forze dell’ordine e con la magistratura che dovrà ricostruire la dinamica dell’incidente e chiarire i contorni della vicenda.