“La crisi si sta aggravando, non possiamo e non consentiremo che la gente diventi affamata, sia sfrattata o perda il lavoro per una colpa non sua. Agire è un obbligo morale, un imperativo economico”: lo ha detto il neopresidente statunitense Joe Biden presentando due nuovi ordini esecutivi dedicati al rilancio dell’economia. “I benefici degli aiuti saranno superiori di gran lunga ai loro costi”, ha aggiunto. Biden ha quindi rilanciato il suo appello al Congresso ad agire subito per approvare un nuovo pacchetto di aiuti anti Covid. “Dobbiamo agire ora, muoverci subito e insieme, in modo deciso e coraggioso”, ha proseguito, ricordando che il Paese è in una “emergenza nazionale”. Il Covid farà “più di 600 mila morti” negli Usa, ha avvertito il presidente. Al momento gli Stati Uniti contano oltre 412 mila vittime.
“Molti americani sono stati sfrattati e vivono in auto sperando di trovare un nuovo lavoro, molti non sanno se avranno il cibo per i figli. Chi ha mantenuto il lavoro spesso ha visto ridursi lo stipendio e non sa che cosa accadrà. Ciò accade negli Usa oggi, non possiamo lasciare che la gente abbia fame, che perda il lavoro”, ha affermato Biden, parlando alla Casa Bianca. Tra le misure più importanti contenuti nei due ordini l’innalzamento del salario minimo federale a 15 dollari l’ora, poco più del doppio rispetto agli attuali 7,25$, un valore fermo dal 2009. Biden ha indicato questa come soglia minima per consentire a chi lavora di non scivolare in condizione di povertà. Tra gli altri elementi qualificanti del piano l’impegno a dimezzare la povertà tra i minori che oggi colpisce circa 10 milioni di bimbi statunitensi, per il 40% di famiglie ispaniche. Nell’ambito del sostegno a famigli e lavoratori si inquadra anche lo sforzo per facilitare l’accesso agli asili nido per cui vengono proposte nuove agevolazioni oltre al blocco degli affitti e agli aiuti a chi deve pagare un mutuo.